Libri di Maria Galizia

Mujà, misteriosa figura femminile attorno alla quale ruota il destino dei personaggi del romanzo, è una donna capace di amare e di soffrire oppure è una maga, conoscitrice di erbe, che ha fatto della solitudine la sua sola compagna di vita e ha trasformato in reali fantasmi i suoi ricordi e i suoi segreti? Chi è il giovane uomo che cerca di scoprire i suoi segreti, desideroso di riannodare i fili di un misterioso passato per poter vivere il presente? Mujà è un romanzo che si snoda lungo un paesaggio montano selvaggio e incontaminato, sulle tracce di antichi mestieri dimenticati e ancestrali abitudini che favoriscono lo sbocciare di un nuovo giovane amore, segno dell'eterno trionfo dello spirito del bene sul male, della luce sul buio.

Nico amava le stelle. Non aveva mai studiato astronomia, ma sapeva il loro nome e, soprattutto, il loro segreto. A rivelarglielo era stata la nonna che, poco prima di morire, gli consegnò una chiave che avrebbe aperto un misterioso baule. E così un giorno, per assecondare i desideri delle persone tristi che incontrava, aprì il baule, tirò fuori un retino magico e si mise ad osservarlo stupito mentre saliva, saliva, saliva fra le stelle come un aquilone portato dal vento. Poi vide solo la luce viva, argentea, della stella catturata. La sera, arrampicato sul tetto del vecchio palazzo, come un Don Chisciotte delirante, Nico continuò a rubare le stelle e a realizzare i sogni perduti della gente, ma così facendo la città rimase al buio, nel cielo non risplendeva più alcuna stella e la notte di San Lorenzo nessuno avrebbe più potuto esprimere un desiderio. Allora il Signore delle Stelle cercò una soluzione, perché fu proprio lui che un giorno aveva confidato il segreto delle stelle a una terrestre di cui si era innamorato...