Libri di Marco Trotta
Adriatico. Per un paradigma storiografico tra cultura e identità
Marco Trotta
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2025
pagine: 312
Questo contributo alla riflessione storiografica intorno a immagini peculiari e multiformi dell’Adriatico tra le due sponde prende in considerazione la sua duplice dimensione, di pregnante realtà materiale e di luogo dell’incontro e di proiezione spirituale. Di tale mare-crocevia culturale viene così significativamente evidenziato il carattere transnazionale, sovranazionale e solidale di “patria comune”, non più isolata, ma pienamente coinvolta nel quadro di una visione prospettica della sua ininterrotta storia, integrata in un contesto europeo finalmente consapevole, rigenerato e coeso. Prefazione di Egidio Ivetic.
Giuseppe Galasso. Storico e uomo delle istituzioni
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2021
pagine: 322
Il volume raccoglie gli Atti del convegno dedicato alla figura di Giuseppe Galasso svoltosi a Lecce il 26 e il 27 novembre 2019. Dai contributi dei relatori emerge il profilo versatile e multiforme di uno tra i maggiori storici europei e di un intellettuale di vaglia al servizio della politica e delle istituzioni per il bene comune. Con tale pubblicazione si è voluto tributare un omaggio doveroso alla memoria di un Maestro autentico, la cui vastissima opera scientifica e pubblicistica rappresenta un lascito considerevole nonché una lezione che, nel solco dell’insegnamento crociano, ha alimentato il costante e dialettico confronto tra passato e presente. Un’esperienza viva e vitale, quella di Galasso, che ha lasciato aperta, per i suoi tanti allievi, la via dell’impegno storiografico e della battaglia civile.
Francesco De Sanctis tra storia e memoria. Sulla «Giovinezza» edizione critica di Giovanni Brancaccio
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2020
pagine: 124
Della Giovinezza, testo autobiografico di Francesco De Sanctis, riletto alla luce della ricca ed esauriente edizione critica di Giovanni Brancaccio, studiosi di diverse discipline offrono in questo libro una varietà di spunti interpretativi originali ed innovativi, che rendono un significativo omaggio al grande letterato e statista italiano, ma anche allo stesso curatore dell'opera, che ha sempre orgogliosamente conservato un legame stretto e profondo con la propria terra, l'Irpinia, piccola grande “patria” eletta di De Sanctis.
Nel Mezzogiorno moderno. Il Contado di Molise: politica, economia e società (secoli XVI-XVIII)
Marco Trotta
Libro: Copertina morbida
editore: Biblion
anno edizione: 2017
pagine: 240
La feudalità del Mezzogiorno moderno trasse il proprio dominio dal possesso e dalla rendita della terra, dallo scambio mercantile e dal reddito proveniente da diverse situazioni di monopolio commerciale. Pure l'esercizio dei privilegi di giurisdizione contribuì a rendere consistente il patrimonio del ceto agrario meridionale, come dimostrò l'esperienza economica e sociale del Contado di Molise tra XVI e XVIII secolo, caratterizzata dalla presenza diffusa di "microsignorie", che, nel quadro della vicenda dello Stato moderno napoletano, conferì al paesaggio feudale della regione un tratto originale. In tale prospettiva, la continuità plurisecolare di un modello rurale mediterraneo, nel quale l'asse della pastorizia agì come potente fattore di freno alla modernizzazione, determinò il mancato coinvolgimento dell'agricoltura indigena negli ingranaggi del commercio internazionale, proiettando la "provincia" molisana verso la marginalizzazione del proprio territorio.
Il santuario di San Michele sul Gargano dal tardoantico all'altomedioevo
Marco Trotta
Libro
editore: Adda
anno edizione: 2012
pagine: 336
Il Mezzogiorno nell'Italia liberale. Ceti dirigenti alla prova dell'Unità (1860-1899)
Marco Trotta
Libro: Copertina morbida
editore: Biblion
anno edizione: 2012
pagine: 211
Nell'ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia è al mutato equilibrio tra Nord e Sud e ai nodi essenziali della nuova Italia che gli storici hanno rivolto il loro maggiore impegno di studio, individuando e stigmatizzando, pur nel quadro di un'interpretazione non negativa della conclusione risorgimentale, i suoi principali limiti e le sue pesanti contraddizioni. Il volume, incentrato sulla formazione dei gruppi dirigenti meridionali e sulla macchina del potere da loro messa a punto e sperimentata nell'Italia liberale della seconda metà dell'Ottocento, sulle forme e sulla prassi delle relazioni tra potere centrale e periferia, si colloca all'interno di questo filone di ricerca. Nella sua analisi l'autore privilegia due punti fondamentali della storia postunitaria: la questione meridionale, che fece sprofondare il Mezzogiorno con la sua arretratezza strutturale nel contesto del nuovo Regno in una posizione subalterna; il trasformismo, inteso come pratica caratterizzante l'azione della classe politica ed amministrativa a difesa di uno Stato fondato su basi ristrette, e come sinonimo di corruzione e degrado. Prefazione di Giovanni Brancaccio.