Libri di M. Mele
Curare e prendersi cura. Introduzione alla filosofia della medicina
Jacob Stegenga
Libro: Copertina morbida
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 328
La pratica della medicina ha ovviamente un'importanza immensa nella nostra società. Due dei suoi scopi principali sono curare e prendersi cura: sembra una cosa semplice, ma per perseguirli la medicina deve lavorare con teorie, pratiche, concetti e deduzioni controversi e tutt'altro che semplici. Questo libro descrive alcune delle complicazioni insite in questa scienza e alcuni dei principali dibattiti che la animano. Essere sani vuol dire solo non essere malati o si tratta di qualcosa di più? La malattia è solo uno stato fisiologico anormale oppure è una condizione che ha una componente valutativa? Di che genere di evidenze abbiamo bisogno per giustificare delle inferenze causali sull'efficacia degli interventi medici? La medicina riesce bene nei suoi intenti di curare e prendersi cura, in altre parole, gli interventi medici convenzionali sono generalmente efficaci? L'omeopatia funziona? È giusto che le innovazioni mediche siano protette da brevetto oppure dovrebbero essere contributi al bene comune, non tutelati dalle leggi di proprietà intellettuale? Jacob Stegenga ci introduce alla filosofia della medicina affrontando i risvolti concettuali, metafisici, epistemologici e politici, e le loro inevitabili implicazioni etiche, e presentandoci non solo il "nucleo canonico" di questa disciplina, ma anche come essa viene praticata oggi, in modo innovativo, dai suoi massimi studiosi. Il territorio è molto mutato negli ultimi quindici anni, e questo volume ne descrive non solo il substrato archeologico ma anche il paesaggio contemporaneo. Prefazione di Paolo Vineis.
La danza, la mia vita
Natalia Makarova
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2016
pagine: 190
In questa autobiografìa, la grande Natalia Makarova rivela la propria storia di danzatrice e le sue idee sull'arte del balletto, rievocando la carriera che l'ha vista protagonista sia al Kirov, in Russia, sia - dopo la sua defezione dall'Unione Sovietica, nel 1970 - in Occidente. Scrive di quella decisione cruciale e di quanto ne conseguì: la difficoltà di esibirsi per la prima volta in Inghilterra e in America; il lavoro intrapreso per rafforzare la tecnica e andare incontro alla grande varietà di ruoli e alla fitta agenda di spettacoli con cui presto dovette confrontarsi; la sfida di ricreare (per l'American Ballet Theatre) un atto de La bayadère e di preparare le danzatrici americane a eseguirlo nello stile classico più puro. E poi racconta la sua scelta più importante: interrompere l'attività per avere un bambino. Ma, ciò che forse più conta, Natalia analizza quasi ogni ruolo da lei eseguito, in particolare in Giselle e ne Il lago dei cigni, due balletti di cui è stata l'interprete suprema. E ci spiega le sue convinzioni sulla tecnica, l'ispirazione e l'interpretazione; sul balletto sovietico; sulle compagnie con cui ha collaborato nell'Est Europa e in Occidente; sui danzatori e sui coreografi che l'hanno accompagnata. E nel ricordare tutto questo, Natalia rivela anche un tratto della personalità che la accomuna profondamente agli altri grandi artisti: da un lato, l'inflessibile senso della critica verso se stessa, dall'altro il sincero apprezzamento del genio altrui.
Parole senza musica. La mia vita
Philip Glass
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 401
La vita, l'opera e le iniziazioni progressive di un genio nelle sue stesse parole, "senza musica" soltanto per discrezione e pudore, poiché l'autobiografia di Philip Glass è in realtà un assolo che percorre una sinfonia di mondi, volti, nomi, storie. Dall'infanzia nella Baltimora del dopoguerra agli anni dell'università a Chicago, dagli esperimenti alla Juilliard al primo viaggio a Parigi per studiare con Nadia Boulanger sugli spartiti dei grandi classici, fino al leggendario viaggio in India e all'elaborazione del minimalismo, di cui diviene il capofila insieme a Steve Reich, trionfando con la strepitosa prima di "Einstein on the Beach" nel 1976: questo memoriale, condotto con la sicurezza stilistica di uno scrittore affermato, racconta la trasformazione di un talento musicale in erba in compositore di fama mondiale. Glass rievoca i suoi maestri, l'eterogeneità di una formazione a tutto tondo e gli apprendistati in un'epoca ricca di contrasti e di improvvise impennate estetiche, ricostruendo i luoghi che contribuirono a formare la sua coscienza artistica: la formazione tra Pop Art e Beat Generation, lo yoga e l'incontro con la figura straordinaria del mahatma Gandhi; i matrimoni, le separazioni, i lutti, resi con una grazia che emoziona e commuove; la dura esperienza sulle strade newyorkesi negli anni settanta, quando il compositore lavora senza posa come traslocatore, tassista e idraulico di giorno.
So what? Vita di Miles Davis
John F. Szwed
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 518
"Non cercare di farmi passare per uno simpatico." Sono parole di Miles Davis, inconfondibilmente sue, ed è la regola alla quale si è attenuto John Szwed per scrivere la biografia più completa e documentata della leggenda che più di una volta ha cambiato il jazz, musicista camaleontico capace di inventare radicalmente sempre nuove direzioni - cool jazz, jazz modale, jazz-rock - e uomo tormentato, ossessionato da se stesso. Timido figlio di un dentista affermato dell'Illinois, Miles - che fin da giovanissimo mostra una forte predisposizione per la tromba - si sposa a diciotto anni, si trasferisce a New York, frequenta la Juilliard e suona nella band di Charlie Parker. Ma Miles è determinato a non cedere alla frustrazione del confronto con la genialità spavalda di Parker: non gli basta seguire, vuole trovare il proprio stile. È l'atto di nascita del mito, che, come tutti i miti, conosce luci sfolgoranti di stelle e passaggi bui, disperati. Senza venire meno alla norma che si è dato, Szwed tratteggia una vita fuori controllo, in cui la precoce resa dei conti con l'abuso di droga e alcol trascende la vicenda biografica personale per diventare una riflessione sul gorgo che ha risucchiato troppi jazzisti. Allo stesso modo, le turbolente storie d'amore con Juliette Greco e Cicely Tyson rimarcano come narcisismo, voracità sessuale e violenza abbiano il potere di distruggere intere esistenze. Ma è la musica il cuore di questo lavoro, e alla musica sempre si torna, nonostante gli scandali.
Gandhi commenta la Bhagavad Gita
Mohandas Karamchand Gandhi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2012
pagine: 342
Una grande opera spiegata da un grande maestro. Tra le numerose interpretazioni della Gita brilla per autorevolezza e approfondimento questa del Mahatma Gandhi, il padre dell'indipendenza dell'India. Il volume raccoglie la trascrizione eseguita da due allievi dell'Ashram di una serie di conversazioni sulla Gita che Gandhi tenne dal 24 febbraio al 27 novembre 1926 presso l'Ashram Satyagraha di Ahmedabad. Il fatto che si tratti di un testo ricostruito dagli appunti presi nel corso di vere e proprie "lezioni" di commento alla Gita rende vivo e spontaneo il linguaggio dell'opera, cosicché sembra al lettore di partecipare di persona all'ascolto delle spiegazioni del Mahatma. Non si può non rilevare come una perfetta rispondenza tra dottrina e vita pratica abbia sempre ispirato l'esistenza dell'apostolo delle non-violenza. Nella vita e nelle azioni quotidiane Gandhi riuscì sempre a coniugare i sublimi ideali espressi dalla Gita con l'opera alla quale si era votato. Il libro contiene così continui richiami e confronti tra il proprio agire e l'insegnamento della Gita, esprimendo una assoluta e davvero unica sintonia tra i principi e la pratica.
Darwin loves you. La selezione naturale e il reincanto del mondo
George Levine
Libro: Copertina morbida
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 352
Negli Stati Uniti, l'accesa polemica che contrappone creazionisti ed evoluzionisti si esprime anche negli adesivi che si attaccano sulle automobili. Al frequente adesivo o bumper sticker che afferma Jesus loves you, «Gesù ti ama», si può controbattere con quello che dichiara Darwin loves you, «Darwin ti ama». Si tratta di una risposta ironica, che secondo George Levine però sottintende forse involontariamente qualcosa di vero e importante su Charles Darwin. Levine offre infatti una lettura di Darwin come uomo e scienziato mosso principalmente da un amore profondo verso il mondo naturale e l'uomo, e lo adotta come modello per un secolarismo incantato. Con gli occhi di un critico letterario, egli analizza diversi «usi» a cui sono state sottoposte le idee di Darwin, nonché la sua prosa e aspetti della sua vita, facendoci scoprire nell'opera e nella vita di Darwin una forma di incanto alternativa a quella religiosa, in cui il mondo appare non meccanicistico e brutale, ma ricco di valore e significato. Con questa interpretazione insolita ed efficace, Darwin loves you afferma con forza l'idea di un etica naturalistica capace di porsi alla base di una nuova visione del rapporto tra uomo e natura.
Il silenzio non esiste
Kyle Gann
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Isbn/Guidemoizzi
anno edizione: 2012
pagine: 175
Nel mondo della musica contemporanea c'è un prima e un dopo "4'33"" di John Cage. Questa composizione senza note, questo silenzio "attivo" - un pianista che non suona per 4 minuti e 33 secondi - rappresenta una delle opere d'arte più famose, controverse e incomprese di tutti i tempi. Kyle Gann racconta la vita estrosa di John Cage e analizza il suo capolavoro, illuminandone le influenze musicali e filosofiche: da Marcel Duchamp alla teoria dello Zen, da Erik Satie alle tele bianche tli Robert Rauschenberg. Nel centenario della nascita del compositore e a sessant'anni esatti dalla prima rivoluzionaria esecuzione di "4'33"", questo saggio esplora le interpretazioni e le reazioni che il gesto di Cage ha suscitato (un esperimento dadaista? una riflessione sull'ascolto? una presa in giro?), e i modi in cui ha cambiato tutta la musica che è stata scritta da quella sera del 1952 ad oggi.
Exile on Main St. Il capolavoro riscoperto dei Rolling Stones. Guida all'ascolto
Bill Janovitz
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2010
pagine: 202
Exile on Main St. è esattamente come il rock dovrebbe sempre essere: urgente. Un gruppo di musicisti che suonano canzoni grandiose chiusi in una stanza, una comunione di suoni che colano uno dentro l'altro, con il rullante che vibra senza posa e gli amplificatori che ronzano incuranti. Baccanale sfrenato di bottiglie infrante, scalpiccio di piedi, voci mormoranti e grida d'entusiasmo. Un cocktail fulminante di acrobazie senza rete e urli selvaggi; il tutto con la maschera abbassata. Inciso nel 1972 da Mick Jagger, Keith Richards, Mick Taylor, Charlie Watts e Bill Wyman in una villa francese trasformata in studio di registrazione, Exile suona ancora oggi come la quintessenza del rock americano. Bill Janovitz, in questo agile volumetto, analizza le tecniche di registrazione e i testi delle canzoni, racconta gli aneddoti e la genesi dell'album dei Rolling Stones che ha influenzato generazioni di musicisti.
Studiare la popular music
Richard Middleton
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2007
pagine: 416
Il libro di Middleton si propone di introdurre gli studenti alle teorie più importanti e stimolare gli studiosi e gli appassionati di musica a un'ulteriore ricerca. Il testo si concentra sulla musica inglese e americana degli ultimi due secoli, in particolare del Novecento. Il tema dominante è la qualità elusiva della "popolarità" che si riscontra in tanti stili musicali: dalla canzone folk alla canzone da music hall, dal blues al rock and roll, dal punk alla disco. Capire che cosa sia veramente questa "popolarità" e quale sia la "musicalità dei processi che conferiscono alla Popular Music questo effetto, richiede una teoria culturale della musica che, allo stesso tempo, possa porre le basi di una "musicologia della cultura".
Grandi alberghi d'Europa-Europe's finest hotels
Nicola Lecca
Libro: Copertina rigida
editore: Editoriale Giorgio Mondadori
anno edizione: 2005
pagine: 255
Alberghi d'Europa è un viaggio attraverso la storia, l'arte e la mondanità del Vecchio Continente: dal Portogallo alla Russia, dalla lontana Islanda alla Turchia e, ancora, dalle nuove Repubbliche Baltiche all'impeccabile tradizione della Svizzera. Fra queste pagine, il lettore ripercorrerà le vite di grandi scrittori, musicisti, uomini di stato, ma anche episodi di spionaggio internazionale e riunioni segrete, racconti di indimenticabili feste mondane così come ricordi di guerra e di rivoluzione. Questo libro - oltre che un elegante volume da collezione - è anche la ricognizione insolita e privilegiata di un'Europa sempre più unita.
Nuove risorse musicali
Henry Cowell
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 1998
pagine: 148
La prima traduzione italiana di uno dei "pochi testi che affronta con concretezza e perspicacia le idee relative alla teoria musicale sviluppate durante la prima metà del Novecento" (M. Kagel). Prefazione di Gianfranco Vinay.