Libri di M. Jevolella
Il collare della colomba. Sull'amore e gli amanti
Ibn Hazm
Libro: Copertina morbida
editore: Apogeo
anno edizione: 2010
pagine: 207
"II collare della colomba" è uno dei capolavori assoluti della letteratura araba medievale, tradotto in numerose lingue del mondo. È un trattato sull'amore scritto circa mille anni fa in Andalusia dal teologo e poeta Ibn Hazm di Córdoba. Ma non è un libro di teoria o di filosofia: nulla a che vedere con le allegorie spirituali e i "sensi mistici" di Dante. L'autore descrive infatti l'amore in tutti i suoi aspetti naturali e terreni. I suoi innamorati e le sue Beatrici sono creature in carne ed ossa. Il tema dei racconti e degli esempi è quello dei dolori e dei piaceri dell'amore sentimentale e sessuale. Le sue osservazioni sulla fenomenologia dell'amore sono assolutamente libere da ogni sorta di pregiudizi: ed è questa, insieme alla piacevolezza dei suoi racconti, la ragione principale dell'interesse che questo autore può suscitare nel momento attuale. È grazie a questo che ci fa entrare, come in un sogno a occhi aperti, nella Córdoba califfale dell'anno Mille, cioè nella città che allora - e da almeno due secoli prima di allora poteva dirsi a buon diritto la metropoli più civile, splendida e progredita di tutto il continente europeo.
Non sprecare questa vita
Gyatso Tenzin (Dalai Lama)
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 78
Dal quattordicesimo Dalai Lama tibetano, la più importante figura del buddhismo contemporaneo, un'intensa riflessione sulla vita in forma di folgoranti aforismi. Insegnamenti di apparente semplicità che, come lampi di luce, illuminano la mente immergendola nella meditazione sui concetti più profondi. Un invito a non sprecare la propria vita, ma ad approfittarne, affrontando ogni giorno con consapevolezza e offrendo compassione, gentilezza, amore e rispetto a ogni essere vivente.
Ascolta la musica dell'anima
Jalâl Al-Din Rumi
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: 92
Vissuto nella Persia del XIII secolo, Jalal al-Din Rumi ha unito nella propria persona e nelle proprie opere il fascino del derviscio, la saggezza del santone inebriato di Dio, e la sottile cultura dei più sofisticati mistici sufi. Nei suoi versi, pieni di entusiasmo sacro, di visioni e di anelito verso la purezza, ci ha lasciato un monumento alla poesia, ma soprattutto all'uomo e alla natura, riflessi della realtà divina. Le sue parole ci mostrano un volto dell'islam che non siamo più abituati a vedere, quello dolce, tollerante, festoso, ma soprattutto invitano l'uomo, di ogni tempo e di ogni religione, a compiere il viaggio più straordinario alla ricerca della verità: quello nelle profondità insondate del proprio animo.
Il tesoro nella cenere e altri racconti Sufi
Jalâl Al-Din Rumi
Libro
editore: BE Editore
anno edizione: 2003
pagine: 128
L'autore, fondatore della confraternita sufi dei 'dervisci danzanti', è uno dei più grandi poeti mistici d'ogni tempo. Un profeta gioioso, un cantore di fede e di speranza ancora poco noto al pubblico italiano, al quale viene qui presentata una raccolta di sorprendenti racconti tratti dal suo capolavoro 'Mathnawi-i ma'nawi', un monumento letterario che conta più di 26000 versi.
L'alchimia della felicità. Racconto iniziatico sufi
Muhyî-d-Dîn Ibn Arabî
Libro
editore: Red Edizioni
anno edizione: 1996
pagine: 88
Due pellegrini guidati da un profeta s'incamminano sulla "scala mistica" che conduce al Trono di Dio. Uno di loro verrà premiato con la gioiosa contemplazione dei misteri delle sfere planetarie, mentre il secondo accumulerà "tristezza su tristezza" e dovrà fermarsi al settimo cielo, senza poter proseguire l'ascensione verso la visione beatifica del Trono. Qual è la ragione di questo diverso destino? La chiave del mistero è nella "giusta misura" dell'Elisir alchemico, che consente al mistico di ottenere l'Oro spirituale. E la giusta misura proviene dalla rinuncia all'orgoglio della ragione umana, che non s'inchina davanti all'abisso divino.