Libri di M. A. Massimello
Tesori dell'inconscio. C. G. Jung e l'arte come terapia
Libro: Copertina rigida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2019
pagine: 252
Carl Gustav Jung non si è rivelato soltanto un grande artista in prima persona. Ha sempre incoraggiato anche i suoi analizzandi (tra cui numerosi allievi) a esprimersi con colori e matite, vincendo la loro iniziale riluttanza a provarsi con mezzi che giudicavano impropri rispetto al tenore solo verbale dell'analisi, e di cui non comprendevano la finalità. Presto, però, tutti dovevano ricredersi. Raffigurare ciò che si agitava nelle regioni profonde della psiche era un «compito a casa» molto spesso risolutivo per l'evolversi della psicoterapia. Nelle mani di chi non aveva mai impugnato un pennello il contenuto dei sogni e delle visioni diurne prendeva forma materiale e, osservava Jung, «dispiegava completamente il suo effetto», ossia diventava «fantasia operante», e conduceva il paziente verso «qualcosa di inestimabile»: la «maturità psicologica». Ma, oltre all'efficacia terapeutica, qualcos'altro - non intenzionale, non messo in conto da nessuno, analista o paziente - traspare da queste figure e si impone: la bellezza. L'Archivio delle immagini conservato a Kiis-nacht dal C. G. Jung Institut di Zurigo custodisce 4500 opere di pazienti, raccolte da Jung tra il 1917 e il 1955, perlopiù anonime e di difficile datazione. «Tesori dell'inconscio» ne porta alla luce 178, selezionate e commentate da un gruppo di studiosi che vanta competenze sia analitiche sia storico-artistiche. Jung spiegherebbe l'aria di famiglia che colpisce subito negli acquerelli, guazzi e disegni inediti qui riprodotti riferendone il «simbolismo primitivo», l'«arcaismo inconfondibile» e la «barbarica intensità» alla comune radice nell'inconscio collettivo. Ed è la stessa forza - dischiusa dai soggetti raffigurati, siano essi paesaggi, demoni interiori, furie animalesche o mandala - che vediamo agire nelle tavole de «Il Libro rosso» o negli splendidi manufatti di «L'arte» di C. G. Jung.
Opere. Volume 13
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1988
pagine: 447
Opere. Volume Vol. 10/1
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1985
pagine: 474
Opere. Volume Vol. 10/2
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1986
pagine: 376
Opere. Volume 14\1
Carl Gustav Jung
Libro: Copertina rigida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1989
pagine: 289
L'arte di C. G. Jung
Libro: Copertina rigida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2018
pagine: 280
Per Carl Gustav Jung l'arte fu l'amorosa compagna segreta di tutta la vita. Disegnò, dipinse, scolpì, intagliò il legno, progettò architetture con la maestria e la versatilità di un artista rinascimentale. Pochissimi, tuttavia, ne conoscevano il talento fuori del comune, perché egli decise di non rendere pubbliche le sue opere. Il mondo rimase quindi stupefatto quando nel 2009, a quasi cinquant'anni dalla morte, venne dato alle stampe il Libro rosso, l'inedito forse più strabiliante dell'intero Novecento, dove Jung calligrafò la sua potente visione dell'inconscio, illustrandola con tavole degne della migliore tradizione miniaturistica del Medioevo. Da allora, l'artista che non volle mai chiamarsi tale occupa il posto che gli spetta anche nella storia dell'arte, oltre che nel pensiero contemporaneo. Ma molto rimaneva da scoprire. Al desiderio di ammirare finalmente i tesori mai usciti dagli archivi risponde questo libro, curato dall'istituzione che custodisce il lascito junghiano. La sontuosa iconografia, in larga parte inedita, e i saggi che ne commentano ogni aspetto - dalle raffinate tecniche pittoriche all'uso dei colori, dalle figurazioni simboliche alle valenze meditative, fino alle scelte collezionistiche, che fecero della biblioteca di Jung una «stanza delle meraviglie» - integrano in modo sostanziale quanto si sapeva della psicologia analitica, della sua genealogia e dei suoi sviluppi. Spesso prologhi visivi degli scritti, gli abbozzi, gli acquerelli, i guazzi e le sculture esprimono quel pensare per immagini che rende riconoscibili i processi psichici: un esercizio in vivo, con esiti artistici alti, del metodo dell'immaginazione attiva. E di fronte al cromatismo che accende qualsiasi soggetto Jung raffiguri, paesaggio, demone o mandala, non sarà eccessivo parlare di capolavoro.
Opere. Volume 14\2
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1990
pagine: 396
Opere. Volume Vol. 15
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1991
pagine: 346-XVI
Opere. Volume Vol. 14
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1991
pagine: 688
La vita simbolica
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1993
pagine: 124
Per Jung un simbolo è la migliore rappresentazione possibilie di ciò che non può essere pienamente conosciuto, è la manifestazione dell'archetipo nella realtà concreta e dalla sua comprensione consegue la capacità dell'uomo di trascendere il mondo perchè l'inconscio si esprime attraverso i simboli (i sogni, i giochi dei bambini, certe espressioni artistiche, i culti religiosi). Gran parte dell'opera di Jung è dedicata al tentativo di spiegazione degli effetti culturali dei simboli che, a differenza di quanto pensava Freud, servono non solo a mascherare ma anche a unificare conscio e inconscio, mondo reale e mondo spirituale, presente e passato dell'umanità.
Il segreto del fiore d'oro. Un libro di vita cinese
Carl Gustav Jung, Richard Wilhelm
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2001
pagine: 160
Rivelato all'Occidente nel 1929 dall'opera congiunta di Jung e di Richard Wilhelm, il Segreto del fiore d'oro conserva ancora oggi un duplice, eccezionale interesse. Ai cultori delle filosofie orientali e dell'alchimia, e agli storici delle religioni, si offre come un testo prezioso della tradizione esoterica taoistica, che enuncia con chiarezza i metodi e il senso ultimo della sapienza cinese: i princìpi della «circolazione della luce» e della «difesa del centro», l'arte della respirazione ritmata, i segreti della meditazione immobile. Ma, nello stesso tempo, il Segreto del fiore d'oro ha guidato Jung nella riscoperta del significato dell'alchimia che lo ha portato a comprendere i processi dell'inconscio collettivo, e lo ha iniziato a quel «confronto psicologico» con l'Oriente che è una delle costanti più significative e attuali della sua riflessione.
Psicologia del profondo e nuova etica
Erich Neumann
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2005
pagine: 140
Questo libro sfida le analisi effimere e arriva a noi messo alla prova da sessant'anni durante i quali davvero "tutto è cambiato": la verifica del tempo non ne diminuisce il valore, anzi lo esalta. Sembra che Erich Neumann, allievo di Carl G. Jung, emigrato in Israele per sfuggire al nazismo, abbia guardato i decenni che sarebbero seguiti alla guerra mondiale e abbia diagnosticato il nostro presente. L'anno in cui queste pagine furono pubblicate, il 1948, è l'anno della "Dichiarazione dei diritti universali dell'uomo" alle Nazioni Unite e della fondazione dello Stato d'Israele e della guerra contro gli stati arabi che ne volevano impedire la nascita.