Libri di Luciano Della Mea
Alla ricerca del socialismo libertario. Scritti scelti 1962-2003
Luciano Della Mea
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2015
pagine: 240
Luciano Della Mea (1924-2003) è stato, in primo luogo, un intellettuale atipico, uno scrittore e un pensatore "irregolare". Formatosi politicamente all'interno di un'area specifica del Psi milanese - quella che ebbe fra i suoi esponenti più significativi intellettuali come Raniero Panzieri, Gianni Bosio, Giovanni Pirelli - della Mea è stato un interprete originale del marxismo critico e un protagonista della vita culturale e politica della sinistra italiana del secondo dopoguerra. Redattore dell'"Avanti!", dei "Quaderni rossi", di "Nuovo Impegno" e di numerose riviste di base, ha preso parte all'intensa stagione dei movimenti che hanno contrassegnato la scena politica e sociale italiana negli anni Sessanta e Settanta, ponendosi come trait-d'union fra l'originale elaborazione teorico-politica del "socialismo di sinistra" e le pratiche politiche e sociali dei movimenti della Nuova Sinistra. La cifra dell'apporto dato da Della Mea alla cultura della sinistra italiana può essere sintetizzata nella costante tensione che ha contraddistinto il suo impegno politico nel superare la separazione esistente fra pratica e teoria operando all'interno del conflitto sociale: come osservatore partecipante, rifiutando quindi il ruolo di intellettuale esterno. Il volume raccoglie una silloge di scritti pubblicati da Della Mea fra il 1962 ed il 2003 relativi a una pluralità di tematiche: l'operaismo, l'imperialismo, la struttura del capitale, il disagio psichiatrico...
Vita da Tobia come vissuta da un facchino assai povero, assai solo, assai resistente e da me
Luciano Della Mea
Libro: Libro rilegato
editore: Unicopli
anno edizione: 2014
pagine: 102
È la Milano-sobborgo del secondo dopoguerra, piena di palazzi in costruzione e di osterie popolari, a fare da sfondo alle picaresche vicissitudini di Tobia e del suo amico Luciano. Il facchino "assai povero, assai solo, assai resistente" che dopo una giornata passata a scaricare legnami brucia la magra paga offrendo da bere a tutti, raccoglie mattoni per dare una casa alla sua Margot che gli scrive da una Germania distrutta, ruba un sellino per avere finalmente una bicicletta, vive di espedienti senza perdere la propria dignità ci riporta ad un'umanità dolente e semplice eppure vitale e animata da un'ingenua e calda solidarietà pur dentro alla cruda lotta per l'esistenza. Insieme a Tobia sono gli ambienti popolari in cui ha vissuto il giovane Luciano Della Mea i veri protagonisti di questa storia toccante e coinvolgente, ritratti qui con uno stile rapido e asciutto, tra realismo e leggera lievitazione fantastica, che gli valse l'attenzione e la stima di intellettuali come Franco Fortini e Italo Calvino.
Una vita schedata
Luciano Della Mea
Libro
editore: Jaca Book
anno edizione: 1996
pagine: 128
Luciano Della Mea non concede nulla nei confronti di quell'attuale realtà politico-economica che può essere chiamata secondo Jaffe "l'azienda mondo". Radicato in una realtà operaia, toscana e nord-italiana, ha sempre avuto una visione globale e internazionale del modo di produzione, che non lo ha mai distratto dal vedere il sistema di sottosviluppo coatto, come base dell'attuale "sviluppo" sul piano mondiale.

