Libri di Laura Guarino
La lunga marcia
Simone de Beauvoir
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 528
Insieme a Jean-Paul Sartre, nel 1955 Simone de Beauvoir viaggiò per sei settimane attraverso la Cina, invitata dal governo cinese. Da quell'esperienza nacque La lunga marcia (1957), un ricco resoconto del grande paese asiatico e dei cambiamenti che il comunismo vi stava portando. Tra visite minuziosamente organizzate e libere passeggiate, conferenze ufficiali e spontanee conversazioni, vestigia del passato e realizzazioni del presente, de Beauvoir fissa sulla pagina un periodo storico di rapida transizione, in cui «è impossibile fermarsi nell'istante». Testimone dei mutamenti nelle condizioni di vita dei lavoratori, nella situazione femminile e familiare, l'autrice coglie la fugacità del momento incarnato dalla Cina alla metà degli anni Cinquanta, quel «momento particolarmente commovente della storia in cui l'uomo si strappa alla sua immanenza per conquistare l'umano». Per questo La lunga marcia rimane ancora oggi un documento fondamentale dello scontro tra capitalismo e comunismo, e soprattutto una profonda riflessione su identità e diversità e sul significato della libertà nei differenti contesti culturali.
Cahiers di Miserabilia. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 160
Parlare di miseria all’interno delle scienze sociali e dei temi di progettualità di politica urbana non è sicuramente cosa nuova e inedita. Espediente etnografico per le prime, cruccio governativo per la seconda. Due ambiti disciplinari e operativi spesso in comunicazione tra loro, laddove uno ha bisogno dell’altro per legittimarsi a trattare la miseria. Non è un caso a questo proposito che la Misère du monde di Bourdieu fosse stata sovvenzionata dalla Caisse de Dêpots, attore finanziario in prima linea sulle questioni di politica urbana e sociale francese. Ma se proprio Bourdieu nel 1993 introduceva l’idea di una miseria di posizione – o petite misère – quella cioè presa in relazione ad altre situazioni più vantaggiose, e di miseria di condizione – la grande misère – quella totalizzante, noi vorremmo altresì intendere la miseria come un processo, non per forza definitivo: quello di immiserimento per l’appunto. Non si nasce miseri ma lo si può diventare e magari si può morire miseri – o a causa di una condizione di estrema miseria. Miseria che non chiama in causa però solo delle mere vittime, prive di qualsiasi possibilità di riscatto, poichè nella maggior parte delle situazioni è dettata dal manifestarsi di una certa violenza sistemica e organizzata, che fa dell’immiserimento un proprio strumento di oppressione – si pensi ad esempio alla condizione dei e delle palestinesi, a noi contemporanea. È allora in questa cornice di discorso che si inseriscono le riflessioni e i contributi presentati in questo volume, il secondo cahier prodotto all’interno del PRIN “Miserabilia. Spazi e spettri della miseria” – volume complesso da introdurre senza rischiare di essere ridondante con quanto verrà densamente esposto nei vari contributi. L’obiettivo è quello di indagare, analizzare, mettere in prospettiva e in discussione, andare alla ricerca delle tracce della miseria, più o meno apparenti nel tempo e nello spazio – o del tutto assenti, come articolato nell’intervento di Dario Gentili. Facendo attenzione però a non cadere in una lettura né miserabilista né edulcorata, quasi celebrativa, delle condizioni di miseria come alternativa possibile a un apparato consumistico globale. Un miserabilismo che intendiamo come quel “sistema che produce miseria e poi la razionalizza perpetuando l’idea che tale miseria comprenda l’unica realtà possibile”, citazione attribuita a Ron Sakolsky in “Creating Anarchy”, come riportato nell’interessantissimo estratto degli Hawthorne Archive presentato in questo volume.
Storia della sessualità. Volume Vol. 2
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2015
pagine: 251
"In questo saggio vorrei sottolineare alcuni elementi generali che caratterizzano il modo in cui il pensiero greco classico si è piegato sul comportamento sessuale come campo di valutazione e di scelta morali. Partirò dalla nozione, allora comunemente accettata, di 'uso dei piaceri' - chrésis aphrodisiòn - per individuare i modi di soggettivazione cui essa si riferisce: sostanza etica, tipi di assoggettamento, forme di elaborazione di sé e di teleologia morale. Quindi, partendo ogni volta da una pratica che aveva nella cultura greca le sue radici, il suo status e le sue regole (la pratica del regime igienico, quella della gestione della famiglia, quella del corteggiamento amoroso), studierò il modo in cui il pensiero medico e filosofico ha elaborato questo 'uso dei piaceri' e ha formulato alcuni temi di austerità che sarebbero divenuti ricorrenti su quattro grandi assi dell'esperienza: il rapporto con il corpo, il rapporto con la sposa, il rapporto con i ragazzi e il rapporto con la verità."
Storia della sessualità. Volume Vol. 2
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 272
"L'uso dei piaceri" è il secondo volume di quella "Storia della sessualità" di cui Michel Foucault aveva esposto ne "La volontà di sapere" il progetto iniziale: comprendere come, nelle società occidentali moderne, si era costituito qualcosa di simile a una "esperienza" della "sessualità", nozione familiare e tuttavia apparsa solamente all'inizio del diciannovesimo secolo. Parlare di sessualità come di un'esperienza storicamente singolare ha richiesto di ricostruire i percorsi del "soggetto desiderante", risalendo dall'epoca moderna fino all'Antichità classica. "L'uso dei piaceri", appunto, entra nel vivo della rappresentazione delle pratiche e delle teorie sessuali nella città greca, e dà così concreto avvio a un'opera storiografica dall'ambizione assolutamente unica: non più indagine parziale o settoriale sui problemi della sessualità, essa presenta globalmente la genealogia dell'esperienza più ignota, anche quando più esibita, della nostra cultura e della nostra storia, offrendoci al contempo una sorta di specchio delle radici più remote e cancellate della logica degli odierni comportamenti sessuali.
Storia della sessualità. Volume Vol. 3
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2015
pagine: 243
"Tutta una riflessione morale sull'attività sessuale e i suoi piaceri sembra sottolineare, nei primi due secoli della nostra era, un certo rafforzamento delle tematiche di austerità. Vi sono medici che considerano allarmati gli effetti della pratica sessuale, tendono a raccomandare l'astinenza e dichiarano di preferire la verginità all'uso dei piaceri. E vi sono filosofi che condannano ogni eventuale relazione extramatrimoniale e prescrivono agli sposi una fedeltà rigorosa e assoluta. Infine, l'amore per i ragazzi sembra essere investito da una certa squalifica dottrinale. Si deve forse riconoscere, nello schema che così si prefigura, l'abbozzo di una morale a venire, quella che si troverà nel cristianesimo quando l'atto sessuale stesso sarà considerato un male, quando non gli si attribuirà legittimità che all'interno del legame coniugale e quando l'amore per i ragazzi sarà condannato come contro natura? E si deve supporre che nel mondo greco-romano alcuni avessero già presagito quel modello di austerità sessuale cui si darà poi, nelle società cristiane, struttura legale e supporto istituzionale?".
Storia della sessualità. Volume Vol. 2
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 256
«In questo saggio vorrei sottolineare alcuni elementi generali che caratterizzano il modo in cui il pensiero greco classico si è piegato sul comportamento sessuale come campo di valutazione e di scelta morali. Partirò dalla nozione, allora comunemente accettata, di “uso dei piaceri” – chrēsis aphrodisiōn – per individuare i modi di soggettivazione cui essa si riferisce: sostanza etica, tipi di assoggettamento, forme di elaborazione di sé e di teleologia morale. Quindi, partendo ogni volta da una pratica che aveva nella cultura greca le sue radici, il suo status e le sue regole (la pratica del regime igienico, quella della gestione della famiglia, quella del corteggiamento amoroso), studierò il modo in cui il pensiero medico e filosofico ha elaborato questo “uso dei piaceri” e ha formulato alcuni temi di austerità che sarebbero divenuti ricorrenti su quattro grandi assi dell’esperienza: il rapporto con il corpo, il rapporto con la sposa, il rapporto con i ragazzi e il rapporto con la verità».
Storia della sessualità. Volume Vol. 3
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 256
«Tutta una riflessione morale sull’attività sessuale e i suoi piaceri sembra sottolineare, nei primi due secoli della nostra era, un certo rafforzamento delle tematiche di austerità. Vi sono medici che considerano allarmati gli effetti della pratica sessuale, tendono a raccomandare l’astinenza e dichiarano di preferire la verginità all’uso dei piaceri. E vi sono filosofi che condannano ogni eventuale relazione extramatrimoniale e prescrivono agli sposi una fedeltà rigorosa e assoluta. Infine, l’amore per i ragazzi sembra essere investito da una certa squalifica dottrinale. Si deve forse riconoscere, nello schema che così si prefigura, l’abbozzo di una morale a venire, quella che si troverà nel cristianesimo quando l’atto sessuale stesso sarà considerato un male, quando non gli si attribuirà legittimità che all’interno del legame coniugale e quando l’amore per i ragazzi sarà condannato come contro natura? E si deve supporre che nel mondo greco-romano alcuni avessero già presagito quel modello di austerità sessuale cui si darà poi, nelle società cristiane, struttura legale e supporto istituzionale?».
America
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 144
«L’America è la versione originale della modernità, noi ne siamo la versione doppiata o sottotitolata. L’America esorcizza la questione dell’origine, non ha il culto dell’origine né il mito dell’autenticità, non ha un passato né una verità fondatrice. Non avendo conosciuto l’accumulazione primitiva del tempo, vive in una perenne attualità. Non avendo conosciuto l’accumulazione lenta e secolare del principio di verità, vive nella simulazione perpetua, nella perenne attualità dei segni. Essa non ha un territorio ancestrale; quello degli indiani è oggi circoscritto entro i limiti delle riserve che sono l’equivalente dei musei dove sono stipati i Rembrandt e i Renoir. Ma tutto questo non ha importanza – l’America non ha problemi di identità. La potenza futura è riservata ai popoli senza origine, senza autenticità, e che sapranno sfruttare sino in fondo questa situazione. […] Gli Stati Uniti sono l’utopia realizzata. Non bisogna valutare la loro crisi allo stesso modo della nostra, quella dei vecchi paesi europei. La nostra è crisi di ideali storici posti di fronte a una realizzazione impossibile. La loro è crisi dell’utopia realizzata in relazione alla sua durata e alla sua permanenza. La convinzione idillica degli americani di essere il centro del mondo, la potenza suprema e il modello assoluto, non è falsa. E non si fonda tanto sulle risorse, le tecnologie e le armi, quanto sul presupposto miracoloso di un’utopia incarnata, di una società che, con un candore che può apparire insopportabile, si regge sull’idea di essere la realizzazione di tutto ciò che gli altri hanno sognato – giustizia, abbondanza, diritto, ricchezza, libertà: essa lo sa, ci crede, e finiscono per crederci anche gli altri. Nella crisi attuale dei valori, tutti finiscono col rivolgersi verso quella cultura che ha osato, con un atto di forza teatrale, materializzarli senza indugio, verso quella cultura che, grazie alla rottura geografica e mentale dell’emigrazione, ha potuto pensare di creare da tutti i singoli elementi un mondo ideale – e non si sottovaluti la consacrazione fantasmatica di tutto ciò da parte del cinema. Qualunque cosa accada, qualunque cosa si pensi sull’arroganza del dollaro o delle multinazionali, questa cultura affascina in tutto il pianeta persino coloro che ne sono vittime, in quanto nutrono l’intima e delirante convinzione che essa abbia materializzato tutti i loro sogni».
Nel cuore del fantastico
Roger Caillois
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 176
Roger Caillois (1913-1978) ha sempre affrontato da un'angolatura insolita problematiche della conoscenza, territori specifici in cui si fa incerto e deformato lo specchiarsi della ragione nell'oggetto: il gioco, il sogno, il mito e soprattutto il fantastico, che costituisce l'affascinante tema di questo libro. Per Caillois il fantastico proviene, più che dal soggetto, dal modo di trattarlo; non è un fantastico dichiarato, ma rottura dell'ordine riconosciuto, irruzione dell'inconcepibile all'interno della normalità, e s'insinua quasi di nascosto, attraverso scarti e contraddizioni nelle situazioni normali e nel cuore stesso del «fantastico istituzionalizzato», come un elemento estraneo. È questo «fantastico insidioso» a suscitare il nostro turbamento: non sappiamo bene di dove venga e come operi, eppure ne avvertiamo la presenza celata, in superficie o in profondità, nelle strutture del nostro mondo.
Gli otto ragazzi Schumann
Nicolas Cavaillès
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2018
pagine: 80
Racconto di Nicolas Cavaillès sugli otto figli di Robert e Clara Schumann. Le loro storie difficili e brevi raccontano vite segnate dal destino romantico alle soglie della follia che ha caratterizzato la biografia del noto compositore delle scene d'infanzia che ancora oggi toccano la nostra sensibilità.
Nel cuore del fantastico
Roger Caillois
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2004
pagine: 176
"Sono attratto dal mistero. Non ch'io mi abbandoni con compiacimento alla seduzione della magia o alla poesia del meraviglioso. La verità è un'altra: non mi piace non capire, la qual cosa è molto diversa dall'aver caro ciò che non si capisce, ma che tuttavia vi si avvicina in un punto molto preciso che è quello di trovarsi come calamitato dall'indecifrato. La somiglianza non va oltre. Infatti, invece di considerar subito l'indecifrato indecifrabile e rimanere dinanzi a lui affascinato e appagato, io lo considero, al contrario, come qualcosa "da decifrare", con il fermo proposito di giungere in qualche modo, se possibile, a capo dell'enigma." (Roger Caillois)
La lunga marcia
Simone de Beauvoir
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: 560
Nel 1955 Simone de Beauvoir viaggiò per due mesi attraverso la Cina insieme a Jean-Paul Sartre. Da quell'esperienza nacque un resoconto del grande paese e dei mutamenti che il comunismo vi stava portando. Temi ricorrenti sono le condizioni di vita dei lavoratori, la situazione femminile e lo stato delle famiglie. Il saggio costituisce un'analisi di una cultura fino allora poco conosciuta, che rimane ancora oggi un documento fondamentale dello scontro tra capitalismo e comunismo, oltre che una profonda riflessione su identità e diversità e sul significato della libertà nei diversi contesti culturali.