Libri di L. Vettori
Teatro: Il posto delle patate preceduto da L'aumento
Georges Perec
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2014
pagine: 123
Le due pièces riunite in questo volume sono, a quanto risulta, le due sole opere teatrali scritte da Georges Perec, e restano fra i testi più radicali del teatro dell'assurdo: L'aumento (L'augmentation, 1970) e Il posto delle patate (La poche Parmentier, 1974). L'aumento, oltre che una figura retorica, è anche, più banalmente, ciò che il dipendente spera di ottenere dal capo: «Come disporre» spiega il sottotitolo, «delle maggiori possibilità di successo nel chiedere al proprio capo-ufficio un adeguato aumento di stipendio, quali che siano le condizioni sanitarie, psicologiche, climatiche, economiche o di altra ragione». Nel Posto delle patate, strampalato capolavoro del teatro dell'assurdo, quasi un omaggio a Ionesco, sei personaggi percorrono, uno alla volta, lo stesso labirintico itinerario alla ricerca della verità. E a introdurre questo drame comique è giusto sia l'epigrafe: «Sbucciare le patate resta forse la più grande avventura del mondo moderno».
Teatro: Il posto delle patate preceduto da L'aumento
Georges Perec
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1991
pagine: 128
Viaggio d'inverno, viaggio d'inferno
Georges Perec, Jacques Roubaud
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2001
pagine: 72
1939. Un giovane professore, Vincent Degrael, in vacanza a casa del suo amico Denis Borrade, scopre "Le poesie di Hugo Vernier", un libro di versi, plagiati dai più famosi poeti della letteratura francese di fine Ottocento. L'opera di Vernier è "un'antologia premonitrice", che infiamma tutti coloro che la prendono in mano: da Beaudelaire, Rimbaud e Mallarmé, che vi hanno attinto a piene mani per le loro poesie, al professor Degrael, che morirà senza riuscire a dimostrare pubblicamente la sua sensazionale scoperta. Tutta l'indagine è fedelmente trascritta nel racconto "Viaggio d'inverno" di Georges Perec, ex alunno dello stesso Degrael. E la domanda cruciale rimane sempre la stessa: il poeta Hugo Vernier è veramente esistito?

