Libri di L. P. Nicoletti (cur.)
Mario Negri. Scultore a Milano
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 159
A trent'anni dall'ultima grande retrospettiva, la scultura di Mario Negri (1916-1987) è ospite negli spazi di Villa Necchi Campiglio, dove entra in dialogo con le stanze dell'abitazione e con alcuni pezzi della collezione Gian Ferrari. Artista e intellettuale, autore di opere intessute di raffinati rimandi culturali alla storia della scultura, amico di umanisti e scrittori (da Giovanni Testori a Vanni Scheiwiller) ma anche di grandi figure internazionali come Alberto Giacometti, Negri è stato un punto di riferimento per una certa cultura artistica e letteraria milanese. Negli ambienti disegnati da Piero Portaluppi la sua opera trova una nuova casa. Negri stesso, infatti, aveva sostenuto che le sculture non sono presenze isolate ma attori di una rappresentazione nello spazio, come erme ieratiche e solitarie di una misteriosa popolazione che parla una lingua moderna ma porta con sé un respiro antico. Realizzata in occasione della mostra a cura di Luca Pietro Nicoletti con Chiara, Marina e Maria Laura Negri, la monografia presenta i contributi del curatore e di Flavio Fergonzi, Alessandro Del Puppo, Duccio Nobili, oltre alle testimonianze di Chiara Negri, Ruggero Savinio, Enrico Della Torre, Arno Hammacher e alle opere dell'artista.
Carlo Ramous. Scultura architettura città-Carlo Ramous. Sculpture architecture city. Catalogo della mostra (Milano, 12 luglio-17 settembre 2017)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2017
pagine: 299
Carlo Ramous (1926-2003), protagonista trascurato della scultura italiana del secondo novecento, ha attraversato in pieno le fasi cruciali dell'arte moderna approdando, all'inizio degli anni settanta, alla dimensione dell'opera d'arte ambientale. Dopo il restauro di un significativo nucleo di grandi sculture, in parte collocate in luoghi pubblici milanesi, il volume ripropone il percorso dell'artista nella sua ampiezza e problematicità, mostrando tutti i passaggi della sua evoluzione stilistica e poetica. Fin da giovanissimo Ramous strinse un proficuo sodalizio con architetti e progettisti che gli consentì di realizzare, già nella seconda metà degli anni cinquanta, alcuni significativi interventi scultorei applicati all'architettura religiosa e industriale: le facciate delle chiese alla periferia di Milano e gli stabilimenti di nuova costruzione in Italia e all'estero divennero il campo di grandi decorazioni istoriate od ornamentali in tutt'uno con l'edificio. È negli anni settanta, però, che l'artista giunse a una articolata concezione ambientale della scultura, che abbandona le precedenti ricerche sul segno e sulla materia per dare respiro a forme geometriche dai profili nitidi che si articolano nello spazio con ardito calcolo degli equilibri. Riflettendo sui volumi plastici secondo idee già futuriste, Ramous aveva da subito concepito la scultura come forma pronta a staccarsi da terra per librarsi nello spazio. Come scrisse Giuseppe Marchiori nel 1973, "i netti profili delle sculture di Ramous devono disegnarsi in uno spazio ampio: per esempio nello spazio del 'paesaggio' urbano. Esiste un singolare rapporto tra queste 'sigle' monumentali e lo sfondo anonimo delle periferie cittadine".
Burri «esistenziale». Un «taccuino critico» storico preceduto da un dialogo attuale
Enrico Crispolti
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 265
A cent'anni dalla nascita di Alberto Burri (1915-1995), questo volume ripropone gli scritti di Enrico Crispolti, uno dei più acuti e penetranti interpreti della sua opera, spaziando dal 1957 fino al secondo decennio del XXI secolo. Sulla scorta della letteratura più agguerrita, ma prima dell'importante monografia di Cesare Brandi del 1963, l'allora giovanissimo storico dell'arte romano per primo aveva offerto un'interpretazione in chiave esistenzialista della pittura di Burri. L'opera di Jean-Paul Sartre si dimostrò, nell'analisi di Crispolti, particolarmente adatta a decifrare il pessimismo radicale, privo di orizzonti e di speranza, che forniva la base concettuale alla materia combusta e lacerata di Burri. Il critico metteva già allora in evidenza il significato filosofico dell'uso di materiali eterodossi in funzione pittorica: il sacco bruciato e rattoppato, la plastica toccata dalla fiamma, la lamiera di ferro saldata rimangono nella dimensione compositiva del quadro, ma trasferiscono nel suo spazio la loro insopprimibile evidenza di oggetti quotidiani e, allo stesso tempo, diventano una metafora immediata della carne ferita, della caduta esistenziale, tanto materiale quanto psichica.
Renzo Ferrari. Opere grafiche 1958-2013
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 192
L'opera grafica (1958-2013) di Renzo Ferrari ha un percorso lungo più di cinquant'anni, quasi "clandestino", poiché per la maggior parte è inedita. Sono infatti rarissime le tirature e le stampe di testa in cataloghi di mostre o plaquettes. In questo volume è proposta una scelta di centosessanta incisioni (da un corpus di diverse centinaia) caratterizzate da una "diversa evidenza del segno" a confronto del disegno e quali sorprendenti radiografie della pittura. Le modalità tecniche specifiche di queste opere (lontane dagli usuali tecnicismi degli atelier calcografici), non sempre ritenute ortodosse per la loro immediatezza, sono sottolineate nel testo di Flaminio Gualdoni, nell'intervista di Marta Silenzi e nella nota di Luca Pietro Nicoletti.
Modigliani. Ritratti
Gualtieri di San Lazzaro
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2013
pagine: 48
Breve ritratto di Modigliani, il testo di Gualtieri di San Lazzaro unisce vita e arte, ricordando il pittore di Livorno tramite i racconti degli amici che più gli sono stati vicini, che l'autore ha conosciuto dopo la morte dell'artista. Entrambi italiani di Parigi, Gualtieri di San Lazzaro e Amedeo Modigliani non si sono mai incontrati: la prima volta che il futuro editore e scrittore mette piede nella Ville Lumière, appena ventenne, nel 1924, il pittore di Livorno è già morto da quattro anni. Eppure, ricorderà San Lazzaro molto più tardi, ogni cosa, a Montmartre e a Montparnasse, gli parlava del leggendario Modì. Il giovane catanese, appena arrivato da Roma, poi, era italiano come il pittore: il requisito migliore per recitare la parte del "cugino" in cerca di opere del parente scomparso. San Lazzaro era allora un giovane con forti ambizioni letterarie, che sogna un futuro da scrittore e che, complice Parigi, vedrà mutare il proprio destino grazie a Leopold Zborowsky, il mercante polacco del pittore livornese. Ma soprattutto, per chi come San Lazzaro veniva dalla penisola, in cui si profilavano gli albori del regime fascista, non solo Modigliani incarnava la via al moderno.
Francesca Magro. Incarnazione del segno. Catalogo della mostra (Urbino, 8 marzo-8 maggio 2013). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2013
pagine: 96
Questo libro dà conto di un ciclo unitario di opere grafiche realizzate da Francesca Magro nell'arco di un biennio, fra 2011 e 2012. Si tratta di una serie anomala in quanto costituita da acqueforti su rame di misure variabili, di contro all'abitudine che vorrebbe il rispetto delle medesime misure per tutto il ciclo. Queste opere sono tenute insieme dall'omogeneità stilistica e iconografica, come se si trattasse di un unico diario immaginario che rende visibile una possibile umanità futura, modificata e snaturata dalla biotecnologia fino a competere con la robotica, in tutte le sue tensioni e inclinazioni. Il volume accoglie numerosi contributi critici di specialisti in diverse discipline, e apparati biobibliografici. Testi: Andrea Angelucci, Florinda Cambria, Federicapaola Capecchi, Silvia Cuppini, Luca Pietro Nicoletti, Giancarlo Ricci, Francesco Tadini, Roberto Travaglini. Fotografie: Andrea Angelucci.
Parigi era viva. La capitale dell'arte nel ventesimo secolo
Gualtieri di San Lazzaro
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2011
pagine: 296
È la lunga autobiografia, raccontata "in terza persona" sotto lo pseudonimo di Silvio, di un celebre editore e critico d'arte, nonché gallerista, uno spaccato della sua vita parigina vista da un'angolazione particolare, in cui le ragioni estetiche si mescolano con l'aneddoto e con la descrizione anche umana degli artisti nel loro contesto (lo studio di Kandinsky, le visite a Picasso, le conversazioni con Matisse e con Alberto Magnelli, le incomprensioni con de Chirico). Gualtieri di San Lazzaro (al secolo Giuseppe Papa, 1904- 1974) fondò e diresse la rivista "XXe Siècle", pubblicata a Parigi a partire dal 1938, dedicando ogni numero a un diverso tema di arte contemporanea e illustrandolo con grafiche originali di maestri come Arp, Henri Laurens, Miró, Klee, Moore, Marino Marini, Magnelli e Picasso. Edito da Garzanti nel 1948 (Premio Bagutta Opera Prima 1949) e da Mondadori nel 1966, il libro diventa oggi una preziosa testimonianza di un clima culturale e dei suoi protagonisti, raccontati da un testimone diretto e partecipe. Viene qui riproposta l'edizione modificata e accresciuta dallo stesso autore nel 1966.