Libri di L. Geymonat
Relatività. Esposizione divulgativa e scritti classici su spazio geometria fisica
Albert Einstein
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2011
pagine: 336
Nello stato magmatico della fisica novecentesca Albert Einstein è il nucleo solido, la roccia stabilmente configurata che sta al centro. Di qui la sua posizione di "classico", come testimonia al più alto livello questa esposizione della teoria della relatività. Una teoria che ha segnato un vero mutamento di paradigma, non solo in campo scientifico: la potenza teorica dell'equivalenza relativistica massa-energia ha trovato, come sappiamo, la sua tragica verifica a Hiroshima, nel terrificante potenziale distruttivo della bomba atomica. Oggi, a oltre un secolo dalla originaria formulazione einsteiniana, è la comprensione della "relatività della relatività" che vuol essere perseguita. A introdurre il lettore a questa nuova dimensione provvede un'antologia di scritti di quegli autori che fondarono la scienza fisico-matematica classica e ne avviarono l'evoluzione in senso relativistico.
Storia delle scienze agrarie. Dalle società mediterranee al Rinascimento europeo
Antonio Saltini
Libro: Copertina morbida
anno edizione: 2010
pagine: 632
Il volume affronta l'esame dei testi agronomici delle civiltà mediterranee, del Medioevo e del Rinascimento. Nei testi superstiti greci e latini ricerca le prime espressioni di un autentico pensiero scientifico, fondato sull'osservazione sistematica dei fenomeni biologici legati alla crescita delle colture e alla vita degli animali allevati, alla ricerca di leggi sistematiche la cui conoscenza diviene il fondamento dello sfruttamento razionale delle risorse naturali. Individuato in Columella il primo autentico scienziato dell'agricoltura occidentale, l'analisi identifica nell'eredità dell'autore romano la chiave della scienza agronomica medievale e rinascimentale. Uno spazio immenso può rilevarsi, infatti, tra le opere degli autentici successori del maestro latino, l'arabo Ibn al Awwâm, l'italiano Agostino Gallo e il francese Olivier de Serres, e quelle dei contemporanei che, incapaci di esperire un originale sforzo di osservazione scientifica, non fanno che trascrivere mere cognizioni empiriche frammiste al frutto della fabulazione, spesso della superstizione.
Introduzione al pensiero matematico. La formazione dei concetti nella matematica moderna
Friedrich Waismann
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1976
pagine: 266
Scopo dell'opera, dice Waismann, è di «trarre, da ciò di cui si occupa il matematico, quel che può interessare il filosofo», di dare una «esposizione delle idee matematiche» e non una collezione di teoremi e dimostrazioni. Esaminando i vari problemi sollevati dalla teoria dei numeri, Waismann sottolinea di volta in volta l'arbitrarietà o la limitatezza o la contraddittorietà di questa o quella soluzione presentata da coloro che lo hanno preceduto (in particolare Peano, Frege, Russell, Hilbert). La sostanza delle obiezioni e delle alternative avanzate da Waismann è semplice: invece di tentare di dare una «definizione del concetto di numero», noi cercheremo di procurarci una «descrizione dell'uso effettivo» della parola «numero» e delle altre che denotano i singoli numeri, ossia la loro «grammatica logica». «Il miglior modo di rispondere a chi ci domandi che cosa sono i numeri, consisterà nel fargli vedere come si opera su di essi».
I principi della matematica
Bertrand Russell
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2011
pagine: 721
Pugnace censore di ogni forma di dogmatismo e fanatismo, Bertrand Russell è stato uno dei fondatori della filosofia analitica e ha avuto un ruolo di primo piano, con G. E. Moore, nella "rivoluzione" che ha travolto l'idealismo della filosofia anglosassone d'inizio Novecento: rivoluzione di cui i Principi della matematica (1903) rappresentano uno dei testi fondativi. "L'opera - scrive Russell - ha un duplice scopo: primo, provare che tutte le proposizioni della matematica pura sono deducibili da un numero piccolissimo di principi logici fondamentali; [...] secondo, spiegare i concetti fondamentali che la matematica accetta come indefinibili - un compito puramente filosofico, e io non mi illudo di aver fatto altro che indicare un vasto campo di ricerche".
Saggi sulla religione
John Stuart Mill
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2006
pagine: 162
"Il Dio del Mill non è un «principio del mondo»; ma è un essere completamente inserito nel mondo, come vi sono inseriti tutti gli altri esseri. L'ipoteticità della sua esistenza significa però che alcuni filosofi possono ammetterlo, altri non ammetterlo; non significa però che, se lo si ammette, si possa attribuirgli un'esistenza al di fuori del mondo. La lotta tra bene e male non è, per il Mill, una lotta fra due principi trascendenti; è semplicemente la lotta degli esseri intelligenti e buoni che vivono nel mondo per imporre al corso dei fenomeni un genere di sviluppo invece che un altro. Non manichesimo dunque, ma illuminismo." (dall'Introduzione di Ludovico Geymonat)