Libri di L. Argentieri
In principio fu Troia. L'Europa nel mondo antico
Simon Price, Peter Thonemann
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 409
Lingue, calendari, sistemi politici: è incredibile quanto ancora oggi continuiamo a vivere all'ombra del mondo classico e quanto ancora adottiamo schemi di riferimento creati dalle antiche culture mediterranee. Lo stesso accadeva anche agli abitanti di quelle civiltà: i loro miti, la loro storia, i loro edifici erano il frutto di un raffinato confronto con un passato già antico e riverito, fatto di grandi personaggi, scrittori, migrazioni e guerre. Anzi, la nostra conoscenza così precisa dell'antichità è dovuta in gran parte proprio all'importanza ossessiva che tante generazioni di Greci e Romani attribuirono alla loro storia, interpretando e reinterpretando continuamente i propri miti e leggende. "I Greci non consideravano i propri miti 'mitologici', ossia alla stregua di storie fiabesche, ma come racconti di un passato remoto che si potevano ricollegare a luoghi e oggetti realmente esistiti". Per loro e per i Romani, la guerra di Troia e gli eventi immediatamente successivi costituirono il limite più antico della consapevolezza del passato umano e divennero le fondamenta dell'identità europea. Questo libro è un racconto di lungo respiro che spazia dalla Scozia alla valle del Nilo, dalla costa atlantica del Portogallo alle montagne dell'Armenia, con due popolazioni protagoniste su tutte e un'era, dalla civiltà minoica al tardo impero romano, che da alcuni punti di vista è molto remota, ma da altri è sorprendentemente vicina.
I cristianesimi perduti. Apocrifi, sette ed eretici nella battaglia per le sacre scritture
Bart D. Ehrman
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 356
In questo libro Ehrman offre un quadro interessante delle prime forme di cristianesimo e mostra come alla fine esse vennero soppresse, riformate o dimenticate. Tutti questi gruppi sostenevano di seguire gli insegnamenti di Gesù e dei suoi apostoli e tutti si fondavano su scritti che convalidavano le loro affermazioni, libri attribuiti ai seguaci stessi di Gesù. L'indagine archeologica moderna ha recuperato un certo numero di testi-chiave e queste scoperte spettacolari, come mostra Ehrman, rivelano una grande diversità religiosa. L'autore prende in esame varie "Scritture perdute", nonché le fedi di sette come gli Ebioniti giudeo-cristiani, i Marcioniti anti-ebraici e vari gruppi gnostici.
Saladino
Hannes Möhring
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 145
Saladino, sultano di Egitto e di Siria, che nel 1187 conquistò Gerusalemme, fu il più grande avversario dei crociati. Per molto tempo fu considerato il prototipo del "pagano nobile" e del sovrano illuminato. Il volume descrive la vita del sultano e l'ascesa che fece di lui l'uomo più potente del Medio Oriente, ne illustra il ruolo nelle crociate e analizza i fondamenti della sua leggenda così come si è diffusa in Occidente. Per i suoi tratti cavallereschi fu visto come un cristiano "in pectore", e l'età dell'Illuminismo ravvisò in lui un rappresentante del proprio ideale di tolleranza. Ma il vivido profilo che queste pagine ci offrono dà conto anche del punto di vista musulmano su Saladino, ricostruito grazie a un uso approfondito delle fonti arabe.
La criminalità nel mondo antico
Jens-Uwe Krause
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 218
Nei circa mille anni di antichità classica di cui si occupa questo libro, lo stato procedeva di propria iniziativa contro i criminali attraverso giudici e magistrati soltanto quando si sentiva minacciato negli aspetti fondamentali del suo ordinamento. Nel testo viene proposto un nuovo sguardo alla storia sociale e culturale della criminalità nel mondo antico e si mostra quali valori giuridici fossero considerati più degni di tutela.
La guerra di Spartaco
Barry Strauss
Libro: Libro rilegato
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: XI-265
Questa è una storia di guerra. Un caso di insurrezione condotta da un genio della guerriglia e della reazione del potere regolare che imparò, con fatica e dolorosamente, come battere il nemico giocando al suo stesso gioco. Ma questa è anche la storia di un conflitto etnico, una storia d'amore, una crociata. C'era una moglie o un'amante di cui non resta il nome, sacerdotessa di Dioniso, che predicava un messaggio trascinante: Spartaco aveva una missione divina. Non solo. Questa è una storia sulla complessità delle rivolte di schiavi e di politica dell'identità. Pur ribellandosi contro Roma, Spartaco era più romano di quanto volesse ammettere, e certamente più di quanto i Romani potessero ammettere. Li terrorizzò non solo perché era straniero, ma perché era familiare. Spartaco era un soldato che aveva servito Roma, e il suo comportamento forse ricordò ai Romani i loro eroi. Come il generale Marcello, bramava di uccidere. Come Cicerone, era un oratore. Come Catone, era un uomo di gusti semplici. Come i Gracchi, credeva nell'idea di dividere la ricchezza. Come Bruto, lottava per la libertà. Roma era grande, potente e lenta; Spartaco era piccolo, indomabile e veloce. Roma era vecchia e attaccata alle proprie tradizioni; Spartaco era un innovatore. Roma era pesante, Spartaco era agile. Ci volle la fame per prenderlo.
In principio fu Troia. L'Europa nel mondo antico
Simon Price, Peter Thonemann
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 409
Lingue, calendari, sistemi politici: è incredibile quanto ancora oggi continuiamo a vivere all'ombra del mondo classico e quanto ancora adottiamo schemi di riferimento creati dalle antiche culture mediterranee. Lo stesso accadeva anche agli abitanti di quelle civiltà: i loro miti, la loro storia, i loro edifici erano il frutto di un raffinato confronto con un passato già antico e riverito, fatto di grandi personaggi, scrittori, migrazioni e guerre. Anzi, la nostra conoscenza così precisa dell'antichità è dovuta in gran parte proprio all'importanza ossessiva che tante generazioni di Greci e Romani attribuirono alla loro storia, interpretando e reinterpretando continuamente i propri miti e leggende. "I Greci non consideravano i propri miti 'mitologici', ossia alla stregua di storie fiabesche, ma come racconti di un passato remoto che si potevano ricollegare a luoghi e oggetti realmente esistiti". Per loro e per i Romani, la guerra di Troia e gli eventi immediatamente successivi costituirono il limite più antico della consapevolezza del passato umano e divennero le fondamenta dell'identità europea. Questo libro è un racconto di lungo respiro che spazia dalla Scozia alla valle del Nilo, dalla costa atlantica del Portogallo alle montagne dell'Armenia, con due popolazioni protagoniste su tutte e un'era, dalla civiltà minoica al tardo impero romano, che da alcuni punti di vista è molto remota, ma da altri è sorprendentemente vicina.
La guerra di Spartaco
Barry Strauss
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2009
pagine: 265
Questa è una storia di guerra. Un caso di insurrezione condotta da un genio della guerriglia e della reazione del potere regolare che imparò, con fatica e dolorosamente, come battere il nemico giocando al suo stesso gioco. Ma questa è anche la storia di un conflitto etnico, una storia d'amore, una crociata. C'era una moglie o un'amante di cui non resta il nome, sacerdotessa di Dioniso, che predicava un messaggio trascinante: Spartaco aveva una missione divina. Non solo. Questa è una storia sulla complessità delle rivolte di schiavi e di politica dell'identità. Pur ribellandosi contro Roma, Spartaco era più romano di quanto volesse ammettere, e certamente più di quanto i Romani potessero ammettere. Li terrorizzò non solo perché era straniero, ma perché era familiare. Spartaco era un soldato che aveva servito Roma, e il suo comportamento forse ricordò ai Romani i loro eroi. Come il generale Marcello, bramava di uccidere. Come Cicerone, era un oratore. Come Catone, era un uomo di gusti semplici. Come i Gracchi, credeva nell'idea di dividere la ricchezza. Come Bruto, lottava per la libertà. Roma era grande, potente e lenta; Spartaco era piccolo, indomabile e veloce. Roma era vecchia e attaccata alle proprie tradizioni; Spartaco era un innovatore. Roma era pesante, Spartaco era agile. Ci volle la fame per prenderlo.
La guerra di Troia
Barry Strauss
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2007
pagine: 302
"La storia non è fatta di pietre o di parole, ma di persone. Ci fu mai una regina di nome Elena, e il suo volto mosse mille navi? Ci fu un guerriero di nome Achille che in un accesso di furore compì stragi tra i nemici? E che dire di Ettore, Odisseo, Priamo, Paride, Agamennone, Menelao? Sono esistiti? Li ha inventati un poeta?" La guerra di Troia è il conflitto più famoso della storia, il racconto immortale che ci accompagna da sempre. Si è pensato a lungo che Omero avesse narrato gli eventi piegandoli alle necessità della poesia e dell'epica, che Troia fosse in realtà un luogo da nulla e che la guerra venisse decisa in duelli tra eroi. Oggi sappiamo - così ci raccontano le nove fonti dell'archeologia e della storiografia - che Troia era una città ricca e potente, vassallo dell'impero ittita, e che il conflitto fu il culmine di una lunga faida tra greci e troiani per il potere, la ricchezza e l'onore.
L'archeologo e l'uva. Vite e vino dal Neolitico alla Grecia arcaica
Patrick E. McGovern
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 334
La storia della civiltà coincide, sotto molti aspetti, con la storia del vino. Nel libro vengono ricostruite le prime fasi di questa storia affascinante attraverso l'investigazione archeologica, dalla biologia molecolare all'analisi del DNA, dalle testimonianze scritte a quelle figurative di popolazioni lontane e dimenticate. In un viaggio a ritroso nel tempo, fin oltre 7.000 anni fa, seguiamo i primi tentativi di acclimatare la vite eurasiatica e di imparare a produrre e conservare il vino. Rimedio curativo, lubrificante sociale, sostanza stupefacente, bene prezioso e merce di scambio, il vino acquisisce ben presto un ruolo centrale nei culti religiosi, nella farmacopea, nell'economia e nella vita sociale di molte civiltà antiche. Quando oggi sorseggiamo del vino ricapitoliamo questa storia, che ci ha consentito, partendo da una singola specie di uva, di ricavare una gamma pressoché infinita di gusti e di bouquets.
La leggenda di Roma. Testo latino e greco a fronte. Volume Vol. 1
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: CXXXII-493
Attorno alle origini di Roma i popoli che l'hanno costruita, subita, accettata e disprezzata hanno creato una complessa, affascinante leggenda che l'opera inaugurata dalla Fondazione Valla intende ricostruire su basi nuove. Essa si articola in tre volumi e offre al lettore un'ampia raccolta di fonti (annalistiche, antiquarie e poetiche; da Esiodo ai Padri della Chiesa) divise per "mitemi" o unità mitiche fondamentali, e analizzate comparativamente alla ricerca dei "motivi canonici" fissati dalla tradizione e di una storiografia del mito confrontata con gli scavi archeologici. Sullo sfondo, alcune domande che ci intrigano. Come nascono i miti? Rispecchiano o no la realtà? E ancora, da dove vengono il nome di Roma e di Romolo? E lui, Romolo è davvero esistito? Nel primo volume, in particolare, si ripercorrono le vicende dell'amore tra Rea Silvia e Marte; della nascita dei gemelli Romolo e Remo, poi abbandonati e allevati dalla lupa; del conflitto tra i due per la fondazione della città e della conseguente uccisione di Remo.
Inscrivere e cancellare. Cultura scritta e letteratura
Roger Chartier
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2006
pagine: 252
La paura della cancellazione ha tormentato le società europee dall'inizio dell'era moderna. Per dominare la loro inquietudine, esse hanno fissato per mezzo della scrittura le tracce del passato. Ma anche il testo scritto non è un'entità data una volta per tutte e cristallizzata: il processo di incarnazione in libro è un percorso collettivo e implica numerosi attori scrittori, copisti, librai editori, stampatori, compositori, correttori - che ad ogni passaggio manipolano e trasformano il testo iniziale. Immaterialità senza tempo del testo e labile materialità del libro sono legate da un rapporto profondo di reciproca influenza, eppure la cultura occidentale, per secoli, le ha considerate come aspetti separati. Un percorso colto e suggestivo, dai manoscritti medievali fino a Diderot e Condorcet, esplora i densi luoghi letterari in cui oggetti e pratiche della cultura scritta sono filtrati nel tessuto testuale, trasformandosi in materiale dell'invenzione creativa.
I cristianesimi perduti. Apocrifi, sette ed eretici nella battaglia per le sacre scritture
Bart D. Ehrman
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 356
In questo libro Ehrman offre un quadro interessante delle prime forme di cristianesimo e mostra come alla fine esse vennero soppresse, riformate o dimenticate. Tutti questi gruppi sostenevano di seguire gli insegnamenti di Gesù e dei suoi apostoli e tutti si fondavano su scritti che convalidavano le loro affermazioni, libri attribuiti ai seguaci stessi di Gesù. L'indagine archeologica moderna ha recuperato un certo numero di testi-chiave e queste scoperte spettacolari, come mostra Ehrman, rivelano una grande diversità religiosa. L'autore prende in esame varie "Scritture perdute", nonché le fedi di sette come gli Ebioniti giudeo-cristiani, i Marcioniti anti-ebraici e vari gruppi gnostici.