Libri di KAJ MUNK
Teatro. La parola-Il verbo. Egli siede al crogiolo. Prima di Canne
Kaj Munk
Libro: Libro in brossura
editore: D'Amico Editore
anno edizione: 2025
Il danese Kaj Munk (1898-1944), è stato uno dei più importanti drammaturghi della sua epoca. Come in altri autori scandinavi (in primo luogo Henrick Ibsen) le sue opere sono caratterizzate da tematiche filosofiche e religiose; affrontò in particolar modo il dibattito della “filosofia sulla vita” che animava il mondo culturale danese del tempo, con la religione contrapposta al marxismo e al darwinismo, proponendo personaggi che lottano con convinzione per i propri ideali. La sua opera di predicatore religioso, articolista e drammaturgo dette tanto filo da torcere alla Germania nazista che per eliminarlo venne inviato appositamente da Berlino, su ordine di Himmler, il gruppo di Otto Skorzeny, il commando autore della spettacolare liberazione di Mussolini sul Gran Sasso d’Italia.
Un idealista e altri drammi
Kaj Munk
Libro: Libro in brossura
editore: Lastaria Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 418
Vi ho ingannato, vi ho maltrattato e tormentato, ho dato per scontata la vostra obbedienza e ho risposto alla vostra disobbedienza con castighi e supplizi – in breve, sono stato come Yahweh per voi… (Un Idealista, Atto X). Così, all’apice della sua lucida follia, re Erode arringa la sua attonita corte, inorridita e terrorizzata dalle atrocità di cui durante il suo lungo regno il sovrano si è macchiato. Colui che siede fermamente sul trono e calca saldamente la corona sul proprio capo non è un folle omicida, almeno non solo, ma un uomo che ha scelto di conquistare il regno per potersi vendicare del popolo ebraico e del Dio di Giacobbe, ritenuti responsabili dell’esilio millenario della sua stirpe e del furto della sua legittima eredità. È il re di un popolo che detesta, il vassallo di un impero che non serve, un genio votato a una sola vocazione: il potere e il suo mantenimento. Chi però riuscisse per un momento a distogliere lo sguardo dall’orrore dei suoi delitti scoprirebbe un uomo dalle qualità eccezionali che ha impegnato ogni forza, affetto e scintilla della sua genialità a perseguire la missione di cui si è autoinvestito. Praticamente, Un Idealista.
Lungo i fiumi di Babilonia. Sermoni di guerra (1940-1944)
Kaj Munk
Libro: Libro in brossura
editore: Lastaria Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 400
Questi sermoni, che intendo raccogliere in un libro, non sono scritti per l'Eternità, ma per il presente. Sono destinati a svolgere un lavoro per questo istante e poi essere dimenticati. Ma dopotutto è pensiero cristiano ciò che, fatto per il presente, è altresì fatto per l'Eternità. (Sermone 42). Questo pronunciava il pastore luterano Kaj Munk una domenica del 1941 dal pulpito della piccola parrocchia di Vederso, comunità di poco più di settecento anime nella profonda provincia danese. Quel curato di campagna non era una figura anonima per il suo tempo, era infatti noto in tutto il Nord Europa come uno dei più affermati drammaturghi contemporanei, “l’Ibsen del XX secolo” come ebbero a chiamarlo. Oltre alla stesura di copioni teatrali, Munk si dedicò con costanza alla pubblicazione di numerosi contributi giornalistici e componimenti poetici. Nonostante ciò, non trascurò mai i suoi doveri come pastore di anime, primo tra tutti la predicazione. Il presente volume raccoglie le omelie pronunciate e pubblicate dal 1940 al 1944, secondo la selezione operata dall’Università di Aalborg e dedicata ai testi composti all’indomani dell’invasione nazista in Danimarca.
Il Verbo
Kaj Munk
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2020
pagine: 60
Scritto nel 1925, Il Verbo fu uno dei più clamorosi successi del teatro danese, dal momento in cui, nel 1932, a Copenaghen, fu messo in scena dalla regista Betty Nansen. L’evocazione di un moderno miracolo di resurrezione, nel contesto della profonda provincia danese, animata da aspri conflitti religiosi, non solo sollevò attenzione e un lungo strascico di polemiche teatrali e persino teologiche, ma impressionò in particolare il regista Carl Theodor Dreyer che, a distanza di molti anni, avrebbe tratto dal copione di Munk l’omonimo capolavoro cinematografico Ordet, premiato con il Leone d’Oro alla Biennale veneziana del 1955. Il film di Dreyer ha quasi oscurato il testo di Munk, che pure presenta interessanti diversità rispetto alla pellicola e che, negli ultimi anni, ha comunque conosciuto un certo revival su palcoscenici prestigiosi (memorabile, nel 2008, la fascinosa messinscena di Lars Norén al Teatro Reale di Copenaghen).