Libri di Jorie Graham
2040
Jorie Graham
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2025
pagine: 304
In questa lettera aperta al 2040, Jorie Graham evoca un futuro probabilmente inevitabile. Come una storica o una cartografa, disegna un mondo apocalittico dove la pioggia deve essere tradotta, il silenzio canta più forte delle parole, gli uccelli sono artificiali e l’America come la conosciamo è finita nel 2030. È raro trovare un intero skyline in fiamme e subito dopo la calma per seguire un singolo verme, per sentire respirare il suolo: la quindicesima raccolta della poetessa americana ci mostra che è possibile. Con una voce che riflette sulla propria mortalità immersa in un profondo silenzio, nella memoria di un paesaggio scomparso, 2040 non può che renderci sempre più consapevoli della bellezza di questo mondo che potremmo distruggere.
Fast
Jorie Graham
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 284
In questa nuova raccolta - la più personale, coinvolgente e innovativa - Jorie Graham esplora i limiti dell'umano e le inquietanti seduzioni del post-umano. Evocando una varietà di voci e prospettive diverse - dalla sacra sindone ai fondali oceanici - questi testi danno forma e urgenza alla sempre più rapida trasformazione da cui è investito il pianeta: tra cyber-vita, «vita» stampata in 3D, vita dopo la morte, vita biologicamente, chimicamente ed elettronicamente modificata, fast getta luce sulla nostra esistenza, sulla nostra individualità e su una specie che oggi sembra camminare costantemente in bilico sull'orlo di un burrone.
Il posto. Testo inglese a fronte
Jorie Graham
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: 231
Fin dalle prime battute, questo libro di Jorie Graham coinvolge il lettore e lo stupisce per l'energia incalzante, per la scrittura ansiosa, che si realizza in un incontenibile fluire di pensieri e immagini. Tra incedere narrativo ad ampio respiro (ma con frequenti fenditure interne) e una sorta di monologo interiore, l'autrice esplora, partendo dai dati della memoria e dalla sua reale esperienza, la molteplicità dell'esistente, le innumerevoli presenze che popolano il mondo, nella loro dimensione temporale, nella meraviglia e nel mistero dell'unica vita loro concessa. Jorie Graham parte da spunti aneddotici, da paesaggi, introduce personaggi di varia natura catturati dalla sua acutezza di osservatrice, come il falco silenzioso, il tronco morto, la talpa, il violinista, l'uomo che lavora, tutti coinvolti nell'immenso esserci eppure sempre in bilico sul nulla e "la sua splenderne vacuità". Ne scaturisce una poesia carica di tensione, scandita in ritmi aperti e molto vari, dall'orizzontalità della prosa all'impennarsi improvviso del canto, dentro una complessità magmatica dove figure e apparizioni danzano sulla pagina. Una poesia - qui proposta nella versione italiana di Antonella Francini, che con l'autrice ha lavorato fianco a fianco - che è un'alta avventura intellettuale il cui passo continuamente si inerpica fino al poemetto finale ispirato da una visita alla cattedrale di San Patrizio a Armagh.