Libri di Johann Lerchenwald
H. Come Hitler vedeva i suoi tedeschi
Johann Lerchenwald
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2020
pagine: 245
In questo romanzo, Adolf viene descritto fino all’età di trent’anni come un soggetto un po’ nevrotico, sì, ma per il resto normale. Normale, non comune. Perché, nonostante i suoi limiti, mostra di possedere quelle caratteristiche che Thomas Mann è costretto suo malgrado a riconoscergli in Fratello Hitler: le caratteristiche che solitamente contraddistinguono l’artista. E a farlo diventare quello che infine diverrà non saranno solo e in primo luogo le predisposizioni personali o le circostanze storiche, ma i tedeschi, con quella miscela unica di stolta fede nell’autorità e presunto idealismo che dei piccolo-borghesi ignari fece dei criminali esecutori di ordini. Tutti gli elementi essenziali su cui poggia la trasfigurazione letteraria non sono in ogni caso immaginari, ma rigorosamente documentati. E, se l’autore ha voluto, in certi momenti, accentuare un poco la coscienza che Hitler ha di sé e della sua situazione, questo artificio serve unicamente a far meglio risaltare la tragica simbiosi tra il dittatore e le masse. Presentazione di Franco Cardini.
Elogio della sincerità
Johann Lerchenwald
Libro
editore: Felix Krull Editore
anno edizione: 2016
pagine: 150
"È sintomatico", scrive l'autore, "che la perdita di sincerità, crescente oggi al quadrato col prodotto nazionale lordo, si accompagni al proliferare della stupidità...". Indotto a scrivere questo polemico libello dalla lettura di Indignezvous, Johann Lerchenwald ha individuato una delle principali cause del diffuso disagio contemporaneo nell'insincerità che ha invaso ogni campo dell'agire e del pensare umani. E pare siano proprio i Tedeschi a detenere, accanto al primato economico, quello della menzogna.
Vent'anni prima
Johann Lerchenwald
Libro
editore: Felix Krull Editore
anno edizione: 2012
pagine: 380
Un moderno romanzo di formazione ambientato nella prima metà degli anni Settanta, i cui protagonisti sono un giovane uomo e una giovane donna, un ragazzo tedesco nato a Roma e una ragazza italiana innamorata della cultura tedesca: Armin e Leda. Due percorsi distinti d'iniziazione che, a un certo punto, miracolosamente s'incrociano. Due energie elementari che si scontrano e si fondono. Conoscendo il mondo, Armin e Leda conoscono se stessi, disincantandosene, s'incantano della sua essenza, l'arte, rinunciando alle azioni, abbracciano l'azione. Orfani del presente, nel loro intimo germoglia, vigoroso e segreto, il seme della tradizione culturale europea travolta e sommersa dalla massificazione.
Diario di un cameriere
Johann Lerchenwald
Libro
editore: Felix Krull Editore
anno edizione: 2009
pagine: 160
Questo libro altro non è che la cronaca delle acrobazie esistenziali di un brillante scrittore tedesco messo alla porta dal suo vile editore di Francoforte sul Meno e costretto adesso a volteggiare tra i tavoli di un caffè-ristorante nel cuore di una grande città. Anche qui il funambolo della parola non sa però rinunciare allo stile e all'eleganza e affila ora le sue doti di osservatore e di attore sulla variopinta umanità che una sorte capricciosa quanto insondabile gli ha dato da servire anziché da educare...
Friederich Güthlin
Johann Lerchenwald
Libro
editore: Felix Krull Editore
anno edizione: 2008
pagine: 200
"Dopo aver fatto la fatale conoscenza di Jeff, ebbi come una folgorazione: in una società in grado di partorire simili mostri, l'assistenza psicoanalitica, mi dissi, è un lavoro di Sisifo che denota tanto stupidità quanto ipocrisia. Ha poco senso estrarre le spine, se poi non si può offrire al malato alcuna occasione per rafforzare e guarire la sua anima e si pretende invece da lui per principio che accetti qualsiasi cosa con l'insensibilità di un fachiro... Friederich si era sfogato, eppure riconosceva di dovere a padre Geremia ancora una spiegazione..."

