Libri di Jean Meslier
Testamento. Le ultime volontà di un prete ateo, comunista e rivoluzionario del ’700
Jean Meslier
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2025
pagine: 260
Pubblicato postumo nella Francia della metà del Settecento, Testamento di Jean Meslier è uno dei frutti più radicali dell’illuminismo. E se la vita del suo misterioso autore, ritenuto dal filosofo Michel Onfray “curato ateo, per di più rivoluzionario comunista e internazionalista, materialista integrale, edonista convinto, collerico patentato, vendicativo, bestemmiatore anticristiano, ma anche, e soprattutto, filosofo nel senso pieno e nobile del termine”, appare priva di eventi straordinari, davvero straordinaria è invece l’appassionata ed eversiva requisitoria della sua opera. Nel testamento spirituale del miscredente parroco di Etrépigny, infatti, Meslier non esita a esporre i fondamenti di una filosofia materialista e ateistica, invitando alla ribellione contro le strutture oppressive della società. La complicità tra il potere religioso e la società civile viene messa alla berlina, suggerendo che l’umanità debba liberarsi dalle catene imposte dalle autorità. Eppure, nonostante le invettive, nella dottrina atea di Meslier sono presenti i principi del cristianesimo primitivo, quelli dell’uguaglianza e della comunità dei beni; ci sono, insomma, gli elementi essenziali del messaggio evangelico sia pure nell’interpretazione più rivoluzionaria.
Memorie intellettuali e sentimentali
Jean Meslier
Libro: Libro in brossura
editore: Diderotiana Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 368
Jean Meslier è in assoluto il primo grande analista e critico delle Sacre Scritture e del sistema di potere religioso nelle sue varie espressioni, allo scopo di evidenziarne l’origine mistificatoria e i gravi guasti prodotti dal Cristianesimo sia nella morale che nella convivenza civile. Ordinato sacerdote nel 1688, esercita per anni la sua funzione di curato in due parrocchie rurali delle Ardennes, senza dar luogo a sospetti circa le sue ricerche e il graduale abbandono della fede cattolica per un ateismo integrale e materialista. Molto amato dai suoi parrocchiani si scontra invece coll’arrogante feudatario del luogo. Questo fatto è probabilmente all’origine del suo atteggiamento populista e proto-comunista, con punte di anarchismo contro il potere costituito e la perversa alleanza parassitaria tra l’aristocrazia e il clero cattolico, a danno dei contadini. L’opera chiamata impropriamente Testament è un testo di grandissimo interesse storico e filologico nei contenuti, che la nostra casa editrice offre al pubblico italiano nella traduzione ed editing di Franco Virzo, è un memoriale nel quale l’autore riporta, nel corso dei decenni e sino alla morte, l’esito delle sue ricerche.