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Libri di Ilaria Ramoni

Il giro dei soldi. Dal cuore di Milano ai paradisi fiscali: il riciclaggio tra economia illegale e vita quotidiana

Il giro dei soldi. Dal cuore di Milano ai paradisi fiscali: il riciclaggio tra economia illegale e vita quotidiana

David Gentili, Ilaria Ramoni, Mario Turla

Libro: Libro in brossura

editore: Altreconomia

anno edizione: 2025

pagine: 240

Il riciclaggio trasforma il crimine in business legale: denaro sporco che scorre sotto i nostri occhi, nei bar, nei negozi, nei conti, da Milano ai paradisi fiscali. E troppi fingono di non vedere o di non sapere. Questo libro illustra in modo chiaro e accessibile a tutti il complesso fenomeno del riciclaggio: un'enorme macchina che "ripulisce" il denaro di provenienza illecita, nascondendosi dietro attività legittime, come il ristorante o il supermercato sotto casa. Come riesce la criminalità organizzata a rendere legali somme di denaro che, sulla carta, non dovrebbero esistere? E perché, nonostante strumenti di contrasto sempre più avanzati, chi combatte il fenomeno sembra spesso un passo indietro rispetto all'ingegnosità dei riciclatori? Una delle ragioni sta nella presenza, in questo sistema, di una moltitudine di figure insospettabili che, consapevolmente o meno, contribuiscono al "capitale sociale" delle mafie, dei corrotti e dei grandi evasori. Tra silenzi, complicità e una regolamentazione talvolta inefficace, il riciclaggio si insinua in ogni settore, minando le fondamenta della legalità e della fiducia collettiva. Professionisti che, troppo spesso, evitano di chiedersi la vera provenienza dei fondi che si trovano a gestire. Prefazione a cura di Gian Gaetano Bellavia. (Nuova edizione, 2025)
18,00

Il giro dei soldi. Storie di riciclaggio. Da Milano al Delaware: dove finiscono i capitali sporchi di evasori e criminali

Il giro dei soldi. Storie di riciclaggio. Da Milano al Delaware: dove finiscono i capitali sporchi di evasori e criminali

David Gentili, Ilaria Ramoni, Mario Turla

Libro: Copertina morbida

editore: Altreconomia

anno edizione: 2021

pagine: 192

Il "riciclaggio" è l'impiego in attività economiche lecite dei profitti realizzati tramite condotte delittuose: tutti i criminali - narcos e mafiosi, evasori e corrotti - hanno bisogno infatti di una "lavatrice", per ripulire i propri capitali sporchi. Il riciclaggio ha effetti devastanti sulla società e sull'economia lecita perché altera il libero mercato, inquina la concorrenza, sottrae risorse allo Stato. Questo libro - alternando il registro del saggio e quello della crime story - racconta la storia del riciclaggio dagli anni 70 ad oggi, ne spiega la fattispecie e il rapporto con altri reati - quali corruzione ed evasione fiscale -, svela il funzionamento di sistemi offshore e paradisi fiscali e gli habitat dei riciclatori. Gli strumenti di contrasto ci sono ma bisogna anticipare le mosse della criminalità, a livello globale e locale. Un ruolo centrale lo possono giocare l'Europa e le amministrazioni comunali. La prima negando la possibilità di investire nei Paesi dell'Ue a società opache; le seconde individuando il rischio di riciclaggio nel proprio territorio ed escludendo da gare, appalti e transazioni imprese di cui non si conosca nemmeno il "titolare effettivo".
15,00

Per il nostro bene. La nuova guerra di liberazione. Viaggio nell'Italia dei beni confiscati

Per il nostro bene. La nuova guerra di liberazione. Viaggio nell'Italia dei beni confiscati

Alessandra Coppola, Ilaria Ramoni

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2013

pagine: 160

Un reportage dal fronte, tra le fortezze espugnate a quella mafia che ha fatto la storia, e che ancora soffoca il Paese. La villa di Tano Badalamenti a Cinisi.la reggia di "Sandokan" Schiavone a Casal di Principe, l'enclave dei Casamonica nella periferia romana, perfino una residenza principesca a Beverly Hills, proprietà di Michele Zaza, 'o Pazzo, re del contrabbando. E poi cascine di 'ndrangheta in Piemonte, tenute in Toscana, castelli, alberghi, discoteche, campi di calcio, maneggi. Trincee di ieri e di oggi. Questo libro racconta cos'erano e cosa sono diventate. Un patrimonio che vale una Finanziaria. Un'occasione che rischiamo di perdere. Scuole e uffici pubblici pagano l'affitto mentre migliaia di immobili restano abbandonati.Tra ostacoli di ogni tipo, terreni occupati, edifici distrutti, una legislazione carente, amministratori pavidi, funzionari di banca che concedono mutui ai clan per aiutarli a "salvare" il patrimonio: un terzo delle case sottratte ai mafiosi e non assegnate è gravato da ipoteche, inutilizzabile. Per non parlare delle aziende, quasi tutte, che nel passaggio dalla criminalità organizzata allo Stato falliscono. C'è un'Agenzia nazionale che gestisce e destina i beni sequestrati e confiscati: trenta dipendenti in tutto, zero risorse, rischia lo stallo. Tra le pieghe di un clamoroso insuccesso, questo libro racconta le vicende di tante persone che con intelligenza e straordinaria determinazione hanno tentato di far rinascere la vita là dove prima si predicava solo morte.
12,90

Mai più cosa vostra. Come spezzare le radici del patriarcato e della violenza maschile

Fabio Roia, Ilaria Ramoni

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2025

pagine: 144

Gli episodi di violenza di genere che occupano le cronache non sono fatti isolati, ma l'espressione estrema di un sistema radicato. Sono il volto più visibile di una subcultura che affonda le radici nelle logiche del patriarcato: un potere antico e pervasivo, che si insinua nei linguaggi, nelle abitudini, nei rapporti quotidiani e perfino nelle aule dei tribunali. Ilaria Ramoni e Fabio Roia mettono in luce un parallelismo scomodo ma necessario: quello tra la subcultura patriarcale e quella mafiosa. Entrambe si reggono sul silenzio, sulla complicità, sull'idea che le donne non siano soggetti, ma oggetti da possedere o scambiare. Gli autori ricostruiscono le radici storiche e culturali di questo sistema, mostrando come si rinnovi nelle pratiche sociali e giuridiche, e smascherando i meccanismi attraverso cui il patriarcato continua a riprodursi. Negli ultimi anni non sono mancati progressi, dalle reti dei centri antiviolenza alle normative nazionali e internazionali. Ma resta ancora molto da fare: smontare stereotipi radicati, contrastare la vittimizzazione secondaria, raggiungere comunità che hanno scarso accesso a strumenti di difesa. Soprattutto, serve una nuova cultura del rispetto, capace di insegnare alle giovani generazioni a riconoscere i segni del patriarcato silenzioso e a spegnerne sul nascere ogni rigurgito. Non è soltanto un atto d'accusa, ma un invito a un cambiamento necessario: superare l'eredità della sopraffazione, per restituire alle donne piena autonomia e dignità. Perché il futuro non può che essere fondato sul rispetto e sull'autodeterminazione. Un futuro in cui nessuna donna debba più sentirsi dire: «Sei cosa mia».
18,00

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