Libri di Giuseppe Patroni Griffi
Peppino naturale e strafottente. Per chi la notte non ha mai voglia di dormire
Giuseppe Patroni Griffi
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2017
pagine: 560
Giuseppe Patroni Griffi (Napoli 1921 – Roma 2005) amava definirsi scrittore (oltre ad alcuni racconti ha pubblicato i romanzi «Scende giù per Toledo», «La morte della bellezza», «Del metallo e della carne» e «Allium»), ma la sua attività artistica, sin dal 1957, s’è concentrata sul teatro: come commediografo («Metti, una sera a cena» è il suo testo principe), e come regista (dal 1965 al 2005 ha allestito oltre sessanta tra commedie, tragedie e opere liriche). È stato inoltre autore di film di successo; e per la televisione, tra l’altro, ha dato vita alle imprese in diretta dedicate alla lirica («Tosca» e «Traviata»). Il volume contiene gli articoli di Giuseppe Patroni Griffi scritti per il «Messaggero» e per il «Corriere della Sera».
Teatro
Giuseppe Patroni Griffi
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2016
pagine: 438
Questa è la prima edizione completa del teatro di colui che la critica ha collocato tra i più significativi drammaturghi italiani del secondo Novecento, Giuseppe Patroni Griffi. Nella consapevolezza che, come autore, scelse di non recidere mai il proprio cordone ombelicale con Napoli, sua terra d'origine, questa edizione raggruppa i suoi testi per temi. Ci sono, quindi, quelli napoletani (includono anche Il mio cuore è nel Sud, radiodramma composto nel 1950) dove il confronto con la figura di Eduardo appare costante, e quelli italiani immaginati e scritti per attori ai quali Patroni Griffi fu legato per tutta la vita (Rossella Falk, Giorgio De Lullo, Romolo Valli). Completa la raccolta Gli amanti dei miei amanti sono miei amanti, dichiarazione d'amore dell'autore verso l'opera lirica (altra sua grande passione).
Scende giù per Toledo
Giuseppe Patroni Griffi
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: 137
"Patroni Griffi ci ha raccontato, di Rosalina Sprint, tutto ciò che era giusto sapere. E di quale caritatevole grazia, di quale armonia, di quale intima perfezione e completezza è costituito il rapporto tra lui e il suo personaggio, noi lo comprendiamo dal fatto che tutto, in questa gracile vicenda, ci appare di una verità struggente. E a me sembra che lui, scrivendo questo romanzo, abbia compiuto anche un atto di estremo coraggio. [...] Si è servito dell'amorosità e dello stile d'acqua. E noi spesso tentati di usare, nello scrivere, amorosità e stile d'acqua, ce ne asteniamo perché ci sembrano mezzi e sentimenti troppo poveri e caduti in disuso." (Natalia Ginzburg)