Libri di Giuseppe Girimonti Greco
I vedovi
Pierre Boileau, Thomas Narcejac
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 172
Quando si varca la soglia di una delle storie costruite, con abilità diabolica, da Boileau e Narcejac, si prova sempre una lieve inquietudine – che però, com’è ovvio, fa parte del piacere della lettura. Sappiamo, infatti, che verremo trascinati in un gioco perverso e saremo le consapevoli e appagate vittime di quei due temibili creatori di angosciosa suspense, capaci come pochi altri di tenerci inchiodati alla pagina così come di infliggere un tormento dopo l’altro ai loro protagonisti. Che sono sempre, a ben vedere, uomini – in genere irresoluti, inconsistenti, spesso infantili – che si ritrovano prigionieri di un ingranaggio infernale, al quale, per quanto si dibattano, non riescono a sfuggire. E che, soprattutto, a poco a poco smarriscono la capacità di percepire la differenza tra la realtà e le proprie farneticazioni. E quale sentimento umano si presta meglio a mettere in moto un delirio se non la gelosia? Sarà appunto la gelosia, una gelosia furibonda, autoalimentata, incontrollabile, a condurre all’omicidio il protagonista dei Vedovi – titolo che solo alla fine del romanzo svelerà il suo ambiguo significato. Ma attenzione: l’omicidio non è che l’inizio – il bello deve ancora venire.
Mr Hyde
Thomas Narcejac, Pierre Boileau
Libro: Libro in brossura
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2021
pagine: 160
Perché non riesco più a scrivere una riga? Dov'è l'assassino? Per le strade del quartiere o dentro di me, come Mr Hyde nelle membra del dottor Jekyll? E chi ha dato fuoco al mulino, in quella maledetta notte di tanti anni fa? Uno scrittore vittima del blocco della pagina bianca, una serie di misteriosi delitti che riproducono dettagli che solo lui ha immaginato, eventi dell'infanzia che tornano di continuo, come incubi, a visitarlo. Dalla coppia più celebre del giallo francese, autori di romanzi divenuti film di culto come La donna che visse due volte e I diabolici, la storia della discesa agli inferi di una mente che vacilla. Da anni René Jeantôme, un autore di qualità con alle spalle un libro molto apprezzato dalla critica, e vincitore di un prestigioso premio letterario, non riesce più a scrivere. Sua moglie Myriam, invece, sforna a getto continuo, con una "vena inesauribile" che esaspera il marito-rivale, romanzetti porno-rosa che vendono, immancabilmente, centinaia di migliaia di copie. Alla ricerca delle cause psicologiche di questo blocco che lo umilia e lo fa sprofondare in un abisso di sconforto e autocommiserazione, Jeantôme inizia un faticoso viaggio interiore tra gli incomprensibili orrori della sua infanzia, solo per vederli raddoppiati dagli orrori ancor più indicibili del presente. Ha infatti inizio, in una rete di strade parigine tutte situate a pochi passi da casa sua, una serie di delitti che sembrano ispirarsi alla sua immaginazione e che sono resi ancora più inquietanti da particolari che lui solo può conoscere. I maghi del noir francese, il celebre duo Boileau-Narcejac, trascinano il lettore nei meandri di un incubo senza fine, tenendolo aggrappato alla storia con l'arte di una prosa frantumata e dal ritmo ossessivo, tutta percorsa dal filo smagliante dell'umorismo. Un libro che basta da solo a dimostrare come un thriller possa essere anche un'opera di grande letteratura.
Tutto si muove intorno a me
Dany Laferrière
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2015
pagine: 134
Port-au-Prince, 12 gennaio 2010. Un boato improvviso, sembra il rumore di un treno in corsa, la raffica di una mitragliatrice, e la terra che si scuote per un lungo, interminabile minuto. Dany Laferrière è seduto a un tavolo dell'hotel Karibe insieme a un amico. La corsa verso il giardino, il panico, il rumore sordo dei palazzi che crollano al suolo. Il silenzio. Comincia da qui il racconto dei giorni del terribile terremoto che ha diviso in due il tempo di Haiti. Le notti all'addiaccio, la paura, gli amici scomparsi, le piccole storie dei sopravvissuti e di chi invece non ce l'ha fatta. Le immagini si alternano, si sovrappongono, e ce spazio anche per un Laferrière più intimo, che parla di sua madre, di zia Renée, della vita familiare nel quartiere di Delmas. La narrazione procede, lentamente l'autore prende coscienza del ruolo secondario che ha nella tragedia e il suo "io" si trasforma in "io" collettivo, quello di un popolo che scende in strada a cantare per commemorare tutte le vittime con fierezza, dignità, e una tenacia di fronte alla sventura simboleggiata dalla donna che già il mattino successivo al sisma se ne sta seduta per strada, con la schiena contro il muro, sperando di vendere i suoi manghi. Dopo la serie di romanzi del "ciclo haitiano" e "L'enigma del ritorno", Laferrière torna a scrivere di Haiti e aggiunge un nuovo, toccante capitolo alla storia del suo paese e della sua gente.
La donna che visse due volte
Pierre Boileau, Thomas Narcejac
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2016
pagine: 200
Narra la leggenda che la premiata ditta del noir francese formata da Pierre Boileau e Thomas Narcejeac abbia scritto "La donna che visse due volte" con uno scopo ben preciso: quello di piacere ad Alfred Hitchcock. Una scommessa azzardata, indubbiamente (anche se i due non ignoravano che il regista avrebbe già voluto adattare per lo schermo I diabolici, che gli era stato soffiato da Henri-Georges Clouzot). Come tutti sanno, la scommessa fu vinta, e la storia della enigmatica Madeleine, che sembra tornare "dal regno dei morti", diventò quello che la critica ha definito il capolavoro filosofico di Alfred Hitchcock - e uno dei film più amati dai cinéphiles di tutto il mondo. Quando, molti anni dopo, François Truffaut gli chiederà che cosa esattamente gli interessasse nella storia di questa ossessione amorosa che ha la tracotanza di sconfiggere la morte, Hitchcock gli risponderà: "la volontà del protagonista di ricreare un'immagine sessuale impossibile; per dirlo in modo semplice, quest'uomo vuole andare a letto con una morta - è pura necrofilia". Attenzione però: se è vero che ci si accinge alla lettura del libro avendo davanti agli occhi la sagoma allampanata di James Stewart e il corpo di Kim Novak, a mano a mano che ci si inoltra nelle pagine del romanzo le immagini del film si dissolvono e si impone, invece, la dimensione onirica, angosciosa, conturbante di Boileau e Narcejac, che sanno invischiare il lettore negli stessi incubi ai quali i loro personaggi non riescono a sfuggire fino all'ultima pagina.
I racconti
Marcel Proust
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2017
pagine: 196
Questa raccolta contiene una scelta di testi narrativi giovanili di Proust, tratti da "I piaceri e i giorni" (1896) - il noto esordio del futuro autore della Recherche - a eccezione dell’Indifferente, che l’autore eliminò dalla raccolta e di cui si ignorava l’esistenza fino alla fine degli anni Settanta del Novecento. In questa collezione emergono già con grande nettezza di contorni i temi e i motivi che saranno poi centrali, quando non addirittura ossessivi, nel capolavoro narrativo di Proust.
Le fiabe
Charles Perrault
Libro: Libro in brossura
editore: La Nuova Frontiera Junior
anno edizione: 2018
pagine: 125
In controtendenza rispetto ai molti rimaneggiamenti che le splendide fiabe di Charles Perrault, ispirate alla tradizione popolare, hanno subito nel corso del tempo, Giuseppe Girimonti Greco ed Ezio Sinigaglia con la loro traduzione riportano alla luce le versioni originali, incluse le argute morali aggiunte dall'autore. Ad accompagnare i testi le sognanti illustrazioni di Gemma O'Callaghan. Età di lettura: da 7 anni.
Il banchiere
Régis Jauffret
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2018
pagine: 155
Un banchiere svizzero ucciso alla fine di un gioco erotico sadomaso, un’amante assassina, uno dei più grandi scandali sessuali recenti in un romanzo-verità di enorme successo. Un libro che lascia senza fiato e che in Francia è diventato un caso giudiziario che ha messo in discussione la libertà di espressione degli scrittori: la famiglia del banchiere Edouard Stern, di cui questo romanzo racconta, ha chiesto il ritiro e la distruzione di tutte le copie del libro.
Il Mediterraneo in barca
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 160
Che Simenon sia un prodigioso narratore è a tutti noto. Ma forse non tutti sanno che Simenon, in particolare fra il 1931 e il 1946, è stato un reporter abile e singolare. Singolare perché, lungi dal considerarsi un inviato speciale, i suoi reportage li ha scritti «per sé», per viaggiare, per finanziare la sua curiosità. Quella curiosità nei confronti dell'uomo che ha scoperto in sé sin da quando, giovanissimo, lavorava alla «Gazette de Liège»: «Ho sempre colto la differenza fra l'uomo vestito e l'uomo nudo» ha dichiarato. «Intendo dire l'uomo com'è davvero, e l'uomo come si mostra in pubblico, e anche come si vede allo specchio». Così, alla vigilia di ogni viaggio, Simenon andava da un amico caporedattore e gli diceva: «La settimana prossima parto. Le interessano dodici articoli?». Ma proprio perché concepiti in funzione dell'unica attività che gli stesse a cuore, la scrittura – non a caso ha voluto intitolare il volume che li raccoglie «Mes apprentissages» («Il mio apprendistato») –, i suoi pezzi giornalistici non fanno dunque che rivelarci un'altra faccia del Simenon romanziere. Lo dimostra questo resoconto di una crociera compiuta nel Mediterraneo – da Porquerolles alla Tunisia passando dall'Elba, Messina, Siracusa, Malta – a bordo di una goletta: una lunga crociera durante la quale Simenon, che si era ripromesso di capire e descrivere il Mare nostrum, non potrà che confermarsi nella sua vera vocazione, la stessa di Stevenson: raccontare storie. Con una nota di Matteo Codignola.
Nuvole corsare
Libro: Libro in brossura
editore: Caffèorchidea
anno edizione: 2020
Al Moma, il principale museo moderno al mondo, danno una retrospettiva integrale della sua filmografia. Abel Ferrara gli dedica un film. Fabrizio De Andrè una canzone. Oriana Fallaci una lettera memorabile. A Roma c’è un noto murale, lo hanno rinomato “la Cappella Sistina di Torpignattara”. Raffigura Pier Paolo Pasolini, in una caduta metaforica tra gironi danteschi che ricordano scene di Salò. È passato tanto tempo dalla sua morte. Tuttavia la voce di Pasolini è ancora viva e la sua opera continua a interrogarci sul mondo che cambia, su noi stessi. Ma è possibile ricostruire una cartografia pasoliniana che sottenda alla letteratura contemporanea? E se sì: che lingua parla, che temi affronta? Quindici scrittori italiani incontrano Pasolini, in altrettanti racconti. Con stili diversi e da angolazioni inaspettate, fra le pagine si delinea un sismogramma aggiornato dell’influenza pasoliniana, le cui onde non hanno mai smesso di vibrare.
Il cibo dei morti
Dimitri Bortnikov
Libro: Libro in brossura
editore: Tunué
anno edizione: 2021
pagine: 144
Il cibo dei morti ci mostra dapprima un'infanzia felice, un Eden contadino ai confini della steppa, ma la fine dell'età dell'innocenza scaraventerà il protagonista in una serie di avventure picaresche: un cerchio infernale che passa attraverso gli amori senza speranza delle prostitute, l'esperienza della milizia, il contrabbando di diamanti, fino a tornare all'infanzia, al dolore, alla morte. Su tutto aleggia il fantasma di un figlio forse perduto: una specie di ultima, innocente crudeltà della vita, un'agghiacciante risata bambina che tutto pervade. La narrazione, di ispirazione autobiografica, si inabissa di continuo in una corrente sotterranea traboccante di storie e verità nascoste. In questo romanzo, morte, sesso e decomposizione ci lanciano addosso la loro beffarda risata come in un Rabelais postmoderno. La voce del cantastorie dietro al Cibo dei morti non parla: singhiozza, ringhia, scatarra. E se il riferimento iniziale è il Dostoevskij delle Memorie del sottosuolo, ben presto si viene inghiottiti dalla crudezza di un Céline, irretiti da un linguaggio che scava nel dolore e nella sporcizia umana senza il minimo pudore ma con una bellezza inusitata di sintassi e ritmi.
A margine dei meridiani
Georges Simenon
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2021
pagine: 223
C’era qualcosa che Simenon cercava quasi ossessivamente, nei suoi viaggi. Storie, atmosfere, personaggi lontani da lui, certo. Ma non solo. E forse a metà del suo giro del mondo, nel 1935, quel qualcosa – il segreto per passare dalla magnifica narrativa in bianco e nero dei primi anni a quella che sarebbe venuta dopo, in cui il colore avrebbe finito per prevalere – lo trovò dove nemmeno lui avrebbe creduto: negli orizzonti perduti di quelli che ancora si chiamavano mari del Sud. Di cui questi testi, e queste fotografie, raccontano tutto l’incanto, e la malattia. Con una Nota di Matteo Codignola.
Viviane Élisabeth Fauville
Julia Deck
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 129
In una stanza disperatamente vuota una donna culla su una sedia a dondolo una bambina di pochi mesi. Ha l’impressione di avere commesso qualcosa di terribile, ma non ne è certa, tutti i suoi ricordi sono sfocati. Contempla la piccola quasi si aspettasse da lei una risposta, una rivelazione. Poi, un bagliore: ha quarantadue anni, ha abbandonato il bel marito che l’ha lasciata per un’altra e si è rintanata lì, in un appartamento spoglio, in un quartiere dov’è una straniera. Il giorno prima ha ucciso a coltellate il suo analista, incapace di alleviare le crisi di terrore di cui soffre, in segreto, da tre anni. Di quel che è stata – ambiziosa direttrice della comunicazione, moglie e figlia devota – non le resta che un nome, Viviane Élisabeth Fauville, regale e fragile relitto di un’esistenza inappuntabile, della scrupolosa obbedienza alle leggi dell’abitudine e della necessità. Certa solo del delitto che ha commesso, e del colpo di grazia che non potrà tardare, Viviane esce dai binari che guidavano il suo destino, si addentra in una Parigi oscura e parallela, affonda in un gorgo di insostenibile angoscia – sino all’esplosivo epilogo.