Libri di Giuseppe Catarinella
Il bello per San Tommaso d'Aquino
Giuseppe Catarinella
Libro: Libro in brossura
editore: Grafie
anno edizione: 2023
pagine: 80
Appunti, ricordi, storie della prima guerra mondiale. Il fronte italiano
Giuseppe Catarinella
Libro: Libro rilegato
editore: Editrice Hermaion
anno edizione: 2022
pagine: 270
La beffa di Pola, meno conosciuta della Beffa di Buccari, fu però altrettanto eroica e significativa e forse più pericolosa. Era il 21 agosto 1918 quando il Vate si era salvato fortunatamente da un bombardamento austro-ungarico, ma lo scoppio aveva ridotto in frantumi un prezioso vaso di Murano che egli teneva sul comodino. Secondo il suo racconto raccolse i cocci, li avvolse in un drappo tricolore e li lanciò sull'Arsenale di Pola insieme al motto ed a una buona dozzina di bombe. Per questa impresa D’Annunzio usò il motto BIS PEREO (Muoio due volte) motto funebre di Giuliano l’Apostata, scritto da d’Annunzio sul messaggio lanciato dall'aereo su Pola il 21 agosto 1918 per significare la contrarietà nel distruggere una opera d’arte.
Diario di guerra di Francesco Paolo Conte
Giuseppe Catarinella
Libro
editore: Delta 3
anno edizione: 2021
Le Madonne di Lavello
Giuseppe Catarinella, Angela Grazia Rita Catarinella
Libro
editore: Delta 3
anno edizione: 2020
Lidia. Novella storica
Giuseppe Catarinella
Libro: Libro in brossura
editore: Delta 3
anno edizione: 2019
pagine: 32
L'oppio nostrale. Suoi effetti, e virtù
Libro: Libro in brossura
editore: Delta 3
anno edizione: 2019
pagine: 40
De iustitia, et iure (rist. anast.)
Donato Galasso
Libro: Libro in brossura
editore: Gesualdo Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 192
Giuseppe Catarinella, curando la ristampa anastatica del "De iustitia, et iure", commentario seicentesco del giureconsulto Donato Galasso, compie un importante lavoro di valorizzazione, ricco di interessanti risvolti scientifici. Accanto alla riscoperta di figure storiche, che nei secoli hanno garantito la centralità del territorio lucano nel panorama culturale italiano, v’è l’intuito di offrire agli specialisti alcuni spunti di riflessione intorno a inaspettati “percorsi intellettuali” che, pur nutrendosi di movimenti europei, sono stati trascurati dalla critica perché considerati non lineari rispetto alle tendenze comuni della propria epoca. E in effetti l’opera di Donato Galasso, partecipe senz’altro dei precetti dell’umanesimo giuridico elaborati originariamente in Francia, si pose in alternativa al modo tipicamente italiano d’intendere il diritto in età moderna, anticipando finanche nuove correnti di pensiero. In questo modo, passando in rassegna filologica testi della tradizione giuridica classica, l’autore diede il suo personale contributo a ridisegnare il rapporto tra giuristi e istituzioni, svolgendo un sottile ruolo di intermediazione politica, sociale e culturale.