Libri di Giulia Villoresi
Chi è felice non si muove
Giulia Villoresi
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 328
Una giovane donna, ancora per metà immersa nell'indolente beatitudine della vita familiare, si imbarca in un progetto che la porterà lontano da casa, su una sperduta isola greca quasi dimenticata dal turismo. È l'inizio dell'autunno. La sua nuova vita, giorno dopo giorno, sarà sempre più scissa: da una parte i tempi lunghi del lavoro, il rapporto quotidiano con isolani prevedibili o imprevedibili, l'incedere curioso della gatta Cocca, l'amicizia con Kora e le fantasie proibite sul fratello di lei, Autonomos; dall'altra il pensiero fisso delle cose e delle persone lasciate nella sua città, le interminabili telefonate alla madre e alle amiche, la nostalgia sensuale e intellettuale del fidanzato, Olmo, la riflessione sull'origine, sul destino, sul burrone tra uomo e donna. A poco a poco, qualcosa si incrina. L'amore per Olmo, attraverso i vuoti della distanza, sembra complicarsi inutilmente e il rapporto con Kora, diventata allieva, compagna di giochi dell'anima, svela alla protagonista una parte di sé che non conosceva. Che cosa non funziona? Dove si può cominciare a cambiare? Da un gesto semplice, che permetta alla giovinezza di sbocciare in maturità.
La panzanella
Giulia Villoresi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 200
La Panzanella - ovvero Carlotta Cordelli, discendenza fieramente partenopea, un corpo in trasformazione, un magma di pensieri onirico e torrenziale - si vede brutta e sgraziata ma, implacabile, si muove a tentoni verso "bellezza e amore". Lo fa quando si mette in minigonna per farsi abbordare, lo fa quando si aggira per piazza Navona ostentando l'aria da giovane intellettuale, lo fa quando nerovestita si sente una anarchica. Ma la sua storia è fatta anche di episodi più circoscritti che rimbalzano nella memoria e mettono in fila le perfide suore delle elementari, la morte spiata dentro un'auto posteggiata nel buio, le notti bianche dell'estate romana, un'avventurosa gita scolastica a Atene, un gatto torturato, le vacanze ad Amsterdam. È come se la Panzanella fosse tutta avvitata su un'attesa di emozioni a venire, di incontri a venire, di scoperte a venire. Un'attesa che si consuma con la forza disordinata dell'esperienza del mondo, dei sentimenti, delle cose.