Libri di Giulia Strippoli
Riti di passaggio. Cronache di una rivoluzione rimossa. Portogallo e immaginario politico 1974-1975
Sandro Moiso, Giulia Strippoli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 184
Riti di passaggio non vuole essere una cronaca della cosiddetta “Rivoluzione dei garofani”, che portò nel 1974 alla fine del più antico regime fascista europeo, all’instaurazione della democrazia e alla fine del colonialismo portoghese in Africa. Tutti questi fatti non sono solo ripercorsi dal saggio, ma vengono compresi all’interno di un più ampio discorso intorno alle speranze e all’immaginario politico che questo sommovimento repentino suscitò anche al di fuori del Paese, tanto da far scrivere al “Financial Times”, nell’estate del ’75, che “il capitalismo è morto in Portogallo”. La reazione agli eventi superò i confini geografici e accese soprattutto i militanti di Lotta Continua, che si trovarono catapultati in quell’esperienza per conto della stessa organizzazione extraparlamentare. Il saggio, infatti, prende avvio da un’introduzione che spiega le radici culturali dell’immaginario di quei giovani (e come queste si adattassero alla nuova situazione politica e di lotta cui dovettero far fronte), ma riflette anche sull’azione “ribelle” dei soldati, per rovesciare i governi, invertire il colonialismo e lo stesso militarismo. A seguire, il memoriale di uno dei due autori che visse quei giorni in prima persona, “pericolosamente” in terra lusitana (e non solo). Completano il volume due scritti di Giulia Strippoli, che valutano le riflessioni del giornale “Lotta Continua” intorno a quel periodo e le esperienze dei suoi militanti di quegli anni, raffrontate a quelle degli attivisti portoghesi.
Il partito e il movimento. Comunisti europei alla prova del Sessantotto
Giulia Strippoli
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2013
pagine: 190
Il libro traccia un profilo di tre partiti comunisti dell'Europa occidentale durante gli anni Sessanta. Il Partito comunista italiano, il Partito comunista francese e il Partito comunista portoghese sono studiati in un periodo di particolare fermento politico e sociale. Partendo dalle novità di inizio decennio e giungendo alle soglie degli anni Settanta, lo studio si concentra in particolare sulla gestione, da parte dei dirigenti dei tre partiti comunisti, del dissenso politico e culturale maturato soprattutto negli ambienti studenteschi e sfociato nelle proteste della fine del decennio. Ne emerge un quadro che evidenzia il rapporto dei tre organismi politici con i rispettivi contesti nazionali e con mobilitazioni per certi versi estranee agli apparati di partito, che vissero situazioni di conflitto provenienti in parte dall'esterno e in parte dai partiti stessi. Lo sguardo comparativo mette in risalto analogie e differenze del PCI, del PCF e del PCP di fronte a contestazioni studentesche multiformi e non riducibili a una generica ribellione giovanile e permette di evidenziare le sfaccettature di tre partiti nella declinazione della comune appartenenza comunista.

