Libri di Giovanni Columbu
Balentes. Trallallà trallallà
Giovanni Columbu
Libro
editore: Oreri Iniziativa Editoriale
anno edizione: 2025
pagine: 70
Balentes. Trallallà trallallà
Giovanni Columbu
Libro
editore: Oreri Iniziativa Editoriale
anno edizione: 2025
Balentes. Erano amici fraterni
Giovanni Columbu
Libro
editore: Oreri Iniziativa Editoriale
anno edizione: 2025
pagine: 78
Balentes. L'arrivo del treno
Giovanni Columbu
Libro
editore: Oreri Iniziativa Editoriale
anno edizione: 2025
pagine: 77
Balentes. Giorni felici
Giovanni Columbu
Libro
editore: Oreri Iniziativa Editoriale
anno edizione: 2025
pagine: 69
Giovanni Nonnis. L'arte della reinvenzione del mito
Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 200
					«Quale artista meglio di Nonnis, come è stato giustamente notato, ha proposto nel secondo Novecento nuova arte sarda di genere anticlassico e planare, in piena coerenza storica con quella delineata da Maltese e Serra? Eccola, di nuovo, l'attualità di Nonnis proiettata in uno scenario ideale di arcaismo senza tempo che non disdegna l'uso della materia anomala o preziosa, in contrasto solo apparente con la ruvidità degli impaginati, quasi che il massimo della modernità non possa che coincidere con l'antico più remoto, l'originalità della proposta con la spersonalizzazione del discorso, l'ordine costituente dell'impianto visuale con l'imprevedibilità creativa dell'istinto. Ecco la risposta equilibrata a chi, fra gli anni sessanta e settanta, quelli in Sardegna del massimo slancio verso la modernità (Nonnis si è nel frattempo trasferito nella "capitale" Cagliari, reduce da diversi viaggi di aggiornamento in Italia e all'estero), pretendeva scelte più radicali fra "sardità" e "italianità", tradizione e innovazione, localismo e internazionalismo, destinazione colta e popolare. L'anima estetica più autentica della Sardegna sta nella sua disponibilità a farsi decorazione potenzialmente infinita nelle manifestazioni come nelle varianti, arte non tanto per luoghi particolari, in questo senso eletti (la galleria, il museo), ma applicabile al quotidiano, così come già avevano capito, per esempio, i Melis. Chissà dove sarebbe potuto ancora arrivare, l'espressionismo antropologico di Giovanni Nonnis, se la storia, quella che lo riguardava più direttamente, non avesse deciso all'improvviso di voltargli le spalle. Presto, troppo presto.» (Vittorio Sgarbi)				
									
