Libri di Giorgio Arfaras
Filosofi e tiranni
Giorgio Arfaras
Libro: Libro in brossura
editore: Paesi Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 158
Il travolgente dominio dell'Occidente è come noto all'origine della trasformazione politica, culturale, linguistica, economica e sociale dell'intero pianeta. Quasi ovunque lo Stato nazionale — il prodotto della evoluzione interna dell'Europa — è diventato il pilastro della vita politica e ha via via sostituito le città-Stato, i regni, i califfati che costellavano il globo. Questo "impero occidentale" ha poi intrapreso la strada del declino per effetto delle trasformazioni che esso stesso ha scatenato nel mondo. Ma il declino (e poi il collasso) imperiale non è necessariamente preceduto da un declino secolare. L'Impero romano era l'organismo politico più grande e longevo che l'Eurasia occidentale avesse mai conosciuto, e una sua metà crollò nel giro di pochi decenni dal picco di potenza politica ed economica. Si ha un parallelo tra la storia di Roma e quella dell'Occidente moderno. Per entrambi, la crisi ha iniziato a colpire a partire dai momenti di massima prosperità. Questo libro riflette su quanto complicato sia il percorso dell'economia e della politica, quanto sia poco o per niente prevedibile, quanti crocevia oggi stesso potrebbero aprire dei percorsi diversi.
Le regole del caos. Riflessioni sul disordine economico mondiale
Giorgio Arfaras
Libro: Libro in brossura
editore: Paesi Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 128
In Occidente si assiste al ritorno dello Stato in campo economico e a un’impennata dei lavori ad alta e bassa qualificazione, che però hanno messo in crisi il ceto medio, spingendolo verso populismo e crisi della democrazia. Intanto a Oriente, Russia e Cina hanno consolidato modelli autocratici e spinto lo Stato a controllare l'economia. Lo scontro economico tra Ovest e Est si gioca così sulle loro peculiarità: con l'Ovest che domina nella tecnologia e nei mercati finanziari, e l'Est che possiede le materie prime. A livello politico, intanto, l'idea che il libero scambio avrebbe portato sviluppo e democrazia, non si è ancora manifestata a Oriente. Questo saggio mette in risalto questa sfida politico-economica tra due modelli opposti di futuro.
La storia non è finita. Dalle origini del capitalismo alle varianti occidentale e orientale
Giorgio Arfaras
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2021
pagine: 160
La Cina ormai «risorta» accetta molti degli insegnamenti occidentali in campo economico, ma rigetta quelli politici. Il Partito è l'Imperatore che controlla tutto. La combinazione del Partito-Imperatore con un'economia di mercato ha un nome: capitalismo politico. Agli inizi degli anni Novanta, sembrava che la Storia stesse per giungere a una conclusione: con la caduta dell'Unione Sovietica veniva a imporsi l'ordine liberale, una combinazione di democrazia parlamentare e di mercati liberi. La grande contrapposizione tra liberalismo occidentale e socialismo orientale veniva meno, e il mondo pareva essere finalmente diventato una realtà globale, sancendo quella che Fukuyama avrebbe poi definito la «fine della storia». Qualche decennio dopo, però, a est si sono affermate le autocrazie e il comunismo veniva rimpiazzato in Cina da un capitalismo «politico», che ha presto generato imitazioni nei Paesi limitrofi. A occidente, invece, il capitalismo interventista del Secondo dopoguerra e la sua forma evoluta, il neoliberismo, si stavano fondendo fino a far fronte comune alla crisi innescata dal Coronavirus. Così, abbiamo oggi due sistemi politici – le democrazie e le autocrazie – e tre sistemi economici – il capitalismo combinato a occidente, quello politico e quello dei «compari» ad oriente e nel resto del mondo. La democrazia è fiorita nel Secondo dopoguerra in un numero sempre maggiore di Paesi. Che cosa accadrebbe, però, se quelli autocratici, già affermati politicamente, continuassero a crescere in campo economico?
L'Italia delle autonomie. Alla prova del Covid-19
Alberto Brambilla, Angelo De Mattia, Claudia Segre, Antonio Felice Uricchio
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2020
pagine: 160
L’Italia delle autonomie è un progetto editoriale curato da AffariInternazionali, la rivista online dell’Istituto Affari Internazionali, think tank fondato da Altiero Spinelli nel 1965. Attraverso i contributi di autorevoli esperti, il saggio si occupa delle dinamiche con cui l’area più produttiva del nostro Paese si confronta con i nuovi paradigmi di sostenibilità economica, finanziaria, produttiva, ambientale e sociale, peculiarità di una nuova e complessa fase vissuta a livello globale. Non si può però parlare di questione settentrionale senza rapportarsi alle problematiche di disagio manifestate dalle regioni del Nord Italia nei confronti delle politiche statali nazionali. Così come non si può non ragionare sugli effetti di lungo termine che traggono origine dalla diffusione del Coronavirus. Da un paio di decenni è emersa, dopo l’opzione non realistica della secessione, quella probabilmente più efficace del federalismo. L’Italia delle autonomie è un contributo al dibattito che, a seguito delle iniziative intraprese da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna nel 2017, si è imposto all’ attenzione nazionale. Lo sviluppo socioeconomico del nord, il sistema bancario e finanziario, il welfare, la sostenibilità, l’interazione con il Mezzogiorno sono alcuni dei temi che il curatore Giorgio Arfaras, con i contributi di Alberto Brambilla, Angelo De Mattia, Claudia Segre e Antonio Felice Uricchio, affronta in questo libro.
Il potere delle fondazioni
Giorgio Arfaras
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2013
pagine: 79
Dopo lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena, emerso a inizio 2013, qualcuno ha riscritto così la celebre frase di Brecht contro le banche: "Che cos'è una rapina in banca di fronte alla fondazione di una banca?". Ma lo scandalo è davvero colpa delle fondazioni bancarie finite in mano alla politica? È davvero nelle fondazioni stesse l'origine della corruzione e della malversazione? In questo libro Arfaras cerca di smontare la faciloneria con la quale si tranciano giudizi sommari e prova a sbrogliare la matassa, analizzando anche quanto avviene nelle banche europee. Quando e perché le fondazioni bancarie sono nate, come funzionano e come dovrebbero funzionare, se sia vero che la privatizzazione delle banche avviata nel 1990 è servita soltanto a portare le stesse sotto il controllo della politica, cioè delle forze politiche dominanti nei singoli territori. Un'analisi sulla presenza della "politica", sulla gestione dei fondi per le erogazioni e per gli investimenti sul territorio, sulle capacità gestionali teoriche e pratiche di questi anni, sul rapporto condizionante con il debito pubblico italiano da un lato e la pressione delle direttive europee dall' altro.
Né cicale né formiche. I meccanismi della crisi finanziaria spiegati a tutti
Giorgio Arfaras
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2012
pagine: 79
Come si è creato veramente il debito pubblico italiano? Quel che dicono le agenzie di rating alimenta la crisi? La globalizzazione è un fattore di sviluppo o no? E ancora: sapete che la compravendita del debito pubblico - la cosiddetta speculazione - è stata analizzata nel 1300 dal teologo francescano Francesco da Empoli? In questo libro troverete risposte a queste domande e anche ad altro. Ad esempio, scoprirete perché la secessione agitata periodicamente dal cosiddetto popolo padano, conti alla mano, finirebbe per rovinare economicamente le regioni settentrionali d'Italia. Oppure come è nata e si è sviluppata l'idea (errata) che la Svizzera sia una cassaforte sicura per i capitali più o meno in fuga. Inquadrandola nell'ambito della contingenza economico-finanziaria, l'autore spiega la questione dell'enorme debito pubblico italiano, che sembrava sotto controllo fino a quando non sono scattate le molle che lo hanno messo in seria difficoltà. Nel libro vengono inoltre smontati i meccanismi che hanno reso possibile una situazione di tracollo finanziario per renderli comprensibili anche a chi non ha dimestichezza con l'alta finanza. Infine, l'autore espone sei tesi a confronto su come uscire dalla crisi attuale.