Libri di Gillo Dorfles
Immagini d'arte. Per la Scuola media. Volume Vol. 3
Gillo Dorfles, Cristina Dalla Costa, Marcello Ragazzi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Atlas
anno edizione: 2009
pagine: 168
Immagini d'arte-Linguaggio-Storia dell'arte. Con schede di analisi. Per le Scuole medie
Gillo Dorfles, Cristina Dalla Costa, Marcello Ragazzi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Atlas
anno edizione: 2009
pagine: 828
Nuovo disegno e rappresentazioni grafiche. Per le Scuole superiori
Gillo Dorfles, Annibale Pinotti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Atlas
anno edizione: 2010
pagine: 336
Paesaggi e personaggi
Gillo Dorfles
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 320
Un'antologia di appunti e ricordi. I viaggi di Gillo Dorfles raccolti capitolo dopo capitolo come un diario ordinato per città e paesi frequentati. Dorfles racconta la sua storia dalla nascita a Trieste allo sfollamento in Toscana fino alla scelta di Milano come città elettiva perché la “più attiva d'Italia”. L'autore narra con semplicità e senza indulgere nei personalismi numerosi passaggi storici del Novecento, come la fondazione di Brasilia nel 1960, o spaccati di vita quotidiana, come la sua visita ad Harlem, quando i neri avevano fontanelle pubbliche diverse dai bianchi. Ogni pagina esprime amore per culture lontane come quella russa e giapponese o visite lampo in piccoli paesi vicini e remoti. Attraverso numerosi racconti inediti che percorrono per intero tutto il Secolo breve, Gillo Dorfles narra le sue frequentazioni e le amicizie con uomini come Toscanini e Montale e donne come Leonor Fini. Un libro prezioso, che più di tanti trattati o testi accademici restituisce l'immagine vivida e potente di un uomo dalle molteplici esperienze.
La mia America
Gillo Dorfles
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 296
A partire dal secondo dopoguerra, Gillo Dorfles viaggia negli Stati Uniti dove incontra personalità di primo piano: conosce i più noti studiosi di problemi estetici e critici d'arte (Thomas Munro, Clement Greenberg, James Sweeney, Alfred Barr, Rudolf Arnheim, György Kepes) e dialoga con alcuni tra i maggiori architetti della East e West Coast (Frank Lloyd Wright, Mies van der Rohe, Louis Kahn, Frederick Kiesler). Dai suoi soggiorni Dorfles trae spunto per numerosi articoli sulla società, la pittura, l'architettura, il design e l'estetica americana, all'epoca pubblicati su "Domus", "Casabella", "Aut Aut", "La Lettura", "Metro" e in numerosi cataloghi, articoli che, raccolti ora assieme ad altri scritti inediti in questo volume, ci permettono di approfondire uno dei periodi più significativi e stimolanti della cultura USA, attraverso i racconti e le memorie del grande critico d'arte.
Leo Castelli. L'italiano che inventò l'arte in America
Alan Jones
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 372
«Che fine avremmo fatto se non ci fossero stati i mercanti d’arte?» si chiedeva un tempo Pablo Picasso. In pochi casi la domanda è così calzante come per Leo Castelli: il gallerista italiano che reinventò l’arte in America accanto a espressionisti astratti dell’Action Painting come Jackson Pollock e Willem De Kooning, a neodadaisti come Robert Rauschenberg e Jasper Johns, con protagonisti della Pop Art come Roy Lichtenstein e Andy Warhol, e artisti del calibro di Frank Stella e Cy Twombly. Dandy, poliglotta dalle mille sfaccettature, brillante e raffinato seduttore, Leo Castelli scrisse più di un importante capitolo della storia dell’arte del Novecento nelle sue gallerie newyorkesi: prima sulla Settantasettesima Strada Est, e poi al leggendario 420 di West Broadway. La storia comincia dalla Trieste di inizio secolo, per passare al rarefatto ambiente surrealista di Parigi, con i suoi vernissage a mezzanotte, in cui la femme fatale Leonor Fini si incontrava con i maîtres-à-penser André Breton e Marcel Duchamp. Arrivando alla New York degli anni Cinquanta, tra le icone pop e i loft degli artisti di SoHo, fino al clima arrivista e rampante degli anni Ottanta. La vita di Leo Castelli è il «viaggio incantato» verso l’essenza di ogni uomo: la sua creatività, la sua vocazione, la sua missione nel mondo. Introduzione di FIllo Dorfles.