Libri di Gianfranco Orsenigo
Progettare in carcere. Gli spazi di relazione nella città reclusa
Andrea Di Franco, Marianna Frangipane, Gianfranco Orsenigo
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 200
Il libro raccoglie dieci anni di studio e lavoro sul carcere, nel carcere. È un percorso che prende le mosse da un problema di spazio e che, dal 2014, deposita riflessioni, progetti e realizzazioni all'interno delle quattro strutture milanesi. La forma dello spazio, con tutte le sue implicazioni sulla vita delle persone, è la chiave di lettura per esplorare usi, rituali, significati, pratiche attivate o interdette, relazioni tra interno ed esterno, effetti sugli abitanti e possibilità di trasformazione. Attraverso la lunga sequenza di episodi, il volume mette in luce le possibilità di progettare dentro, mostrando come lo spazio, da problema apparentemente insolubile, possa diventare strumento di cambiamento, relazione, cura.
Le domande del progetto
Andrea Di Franco, Marianna Frangipane, Gianfranco Orsenigo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2021
pagine: 106
Il volume raccoglie le esperienze di questo gruppo di ricerca-azione che è impegnato, da diversi anni e lungo alcune linee di ricerca distinte, a definire un metodo relativo al progetto dell’architettura dello spazio collettivo in ambiti urbani connotati da particolari criticità. Gli ambiti intercettati sono, da un lato, quelli degli spazi pubblici esterni e degli spazi comuni interni di quartieri o semplici agglomerati di edilizia pubblica e, dall’altro, quelli degli spazi comuni interni alle strutture carcerarie. Intento trasversale, anche in riferimento a questa genesi, è il tentativo di costruire un ponte tra teoria e pratica, tra università e società, tra l’architettura e le altre discipline che intervengono nel processo di progettazione. Oltre a ciò, l’assunto comune riguarda l’esplorazione del ‘carattere relazionale’ dello spazio collettivo e delle reti connettive, a partire da uno stato critico dei sistemi analizzati, quale sostegno della qualità formale e d’uso dei luoghi. Questo lavoro fa parte di un’attività volta alla definizione di un metodo relativo al progetto di architettura in contesti marginali. Gli ambiti intercettati vengono ingaggiati, attraverso una struttura multidisciplinare, in un percorso di ricerca-azione. Carattere specifico di questo approccio è quello del coinvolgimento degli attori dei territori e dell’orientamento a sperimentazioni concrete. Il progetto di architettura, inteso come pratica sociale, tenta così l’esplorazione del rapporto tra la necessità degli abitanti e le possibilità di modificazione dello spazio.
ReverseLab. Uno spazio per l’arte contemporanea tra il carcere e la città
Libro
editore: Silvana
anno edizione: 2025
pagine: 104
ReverseLab riqualifica e riattiva uno spazio inabitabile nel carcere di San Vittore a Milano, rimasto chiuso dalla seconda metà degli anni ’80 del ‘900, trasformandolo in un luogo dedicato alla produzione artistica e culturale. Grazie al progetto, quest’area dismessa viene convertita in un laboratorio permanente, che ospiterà attività formative rivolte alle persone detenute, ma che sarà anche uno spazio espositivo aperto al pubblico, con l’obiettivo di creare forme di dialogo e integrazione tra il carcere e la città. Uno spazio-ponte tra passato e presente, in cui l’arte diventa la lente attraverso cui carcere e città si guardano: il mezzo attraverso il quale le persone possono esprimersi e condividere le loro storie, in connessione e comprensione reciproca, fra “dentro” e “fuori”.