Libri di Gaspare Stassi
Il faro della poesia
Gaspare Stassi
Libro
editore: Di Carlo Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 146
Vastum
Gaspare Stassi
Libro: Copertina morbida
editore: CTL (Livorno)
anno edizione: 2021
pagine: 68
"Ho incontrato l'inchiostro di Gaspare Stassi poco tempo fa, quando lessi una sua prima poesia nel gruppo fb "L'isola della poesia", di cui, insieme a Sabrina Morelli, sono amministratore. Solo successivamente lo stesso mi chiede di aderire ad un progetto antologico in lingua inglese inviandomi undici poesie; dopo averle lette mi sono reso conto di aver conosciuto un animus poeticus particolare per spontaneità e per singolarità. Ho subito notato l'originalità dei suoi versi e così, pian piano, è nata subito una bella amicizia e stima reciproca, fatta di confronti quotidiani e di riflessioni che di certo ci hanno reciprocamente arricchito."
Lo spazio immenso della vita
Gaspare Stassi
Libro: Libro in brossura
editore: L'Inedito
anno edizione: 2021
pagine: 96
Dateci un occhio, se vi pare e se questo libro vi sembra scontato, se la poesia vi sembra già sentita e la solfa nient'altro che un vociare di pene, emozioni irrisolte e malora, è perché anche voi, prima di leggere queste poesie, in qualche modo, ce l'avevate già, scritte dentro.
La cultura dell'equilibrio
Gaspare Stassi
Libro: Libro in brossura
editore: L'Inedito
anno edizione: 2019
C’è nel poeta Gaspare Stassi, una genuina convinzione, che ne permea tutta l’opera, almeno quella che abbiamo qui pubblicato, che la poesia possa essere - e come non dargli ragione - uno strumento vero e proprio di unione di intenti tra poeta stesso e lettore usufruitore dei versi messi lì proprio per essere letti e di cui appropriarsi. Ce lo dice in tutti i modi. Ci parla di grandi riflessioni che a volte vanno oltre le stesse capacità intuitive dello scrittore, e forse del lettore medio di poesie, ma che quasi scippa al suo super io, quello nascosto, per farle sue e in qualche modo concederle, rigenerate, alla lettura amicale. Le figure retoriche, come in ogni poeta anche qui la fanno da padrone, ma quando arrivano sono mozze, intercalate a inciampi quasi ricercati e del tutto naturali, dove la parola viene a volte sottintesa perché difficile parrebbe perfino ritrovarla scritta. Parrebbe dimenticata. Eppure quel sostantivo nascosto, quel termine mancante di fatto c’è perché stranamente durante la lettura lo ritrovi in automatico...