Libri di Gabriella Bartalucci
Ignota latebat
Gabriella Bartalucci
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2022
pagine: 96
Traduttrice e studiosa del filosofo inglese Edward Herbert di Cherbury (1582-1648) e delle fonti platonico-ermetiche del suo pensiero religioso, Gabriella Bartalucci, nel trecentesimo anniversario dalla pubblicazione del vichiano De Constantia Iurisprudentis (Napoli 1721), si cimenta in questo saggio in una inedita spiegazione della figura simbolica di donna dalle tempie alate che compare nel frontespizio dell'edizione del 1744 della Scienza Nuova di Giambattista Vico. Ne collega il significato introspettivo di donna-mente, all'inizio "sepolta" e "nascosta" (ignota latebat) nella materia-corpo, a un percorso conoscitivo che la congiunge, oltre che a determinati contenuti delle Orazioni Inaugurali, e di altre opere vichiane, all'immagine più nota, e commentata da Vico stesso, della Dipintura. Nei riposti significati delle due immagini, nei loro dettagli, nella loro relazione, e nel loro indiscusso legame con testi di rappresentazioni simboliche figurate e con i loro contenuti, vengono colti motivi centrali della tradizione neoplatonica, di Agostino, e soprattutto il tema della mente-specchio di Dio di Marsilio Ficino e di Edward Herbert di Cherbury. Le due immagini vichiane della Scienza Nuova del 1744, nell'interpretazione della Bartalucci, non solo potrebbero inquadrarsi nelle polemiche contro la Geometria cartesiana dell'amico di Vico Paolo Mattia Doria, ma costituire una sorta di "manifesto dell'opera", in cui si individuano, come in altri testi vichiani, i segni, le tracce di un universalismo religioso che ha al centro lo Studio della Pietà. "Allo stesso modo di Giobbe e di Agostino ma anche del laico Herbert di Cherbury" scrive nel testo l'autrice "lo Studium della Pietas si delinea in realtà per Vico come un percorso di Sapienza e di perfezionamento verso e attraverso il divino".
Religio laici. Edward Herbert di Cherbury, John Dryden Charles Blount. Deismi e violenza politica nell'Inghilterra degli Stuart
Gabriella Bartalucci
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2019
pagine: 350
L'idea moderna di laicità e di libertà religiosa si fece strada in forme diverse in Inghilterra tra gli anni segnati dalla guerra civile (1642-1648), dal suo epilogo con la vittoria dei puritani indipendenti di Oliver Cromwell e l'uccisione del re Carlo I Stuart (1649), e quelli del successivo ritorno degli Stuart (1660) e delle lotte tra Carlo II e il Parlamento. Dall'inquietante intreccio del trattato-manifesto latino Religio Laici (1645) del filosofo e barone Edward Herbert di Cherbury (1582-1648) con tre altre opere in lingua inglese prodotte, con il medesimo titolo latino, nell'arco del successivo quarantennio, emergono, nel saggio di Gabriella Bartalucci, responsabilità politiche precise e l'ipotesi della giustificazione post-herbertiana, paradossale in un contesto laico, di forme di violenza politica nel nome di Dio e con argomenti di origine clericale. Centrali nello sviluppo del libro sono il nuovo inquadramento storiografico del testo inglese Religio Laici (1683) del filosofo libertino e "deista" dichiarato Charles Blount (1654-1693), e la messa a fuoco di alcune fonti inesplorate del suo materialismo, del suo relativismo morale e della sua collusione con il puritanesimo regicida. Quest'ultima si definisce anche grazie al poem "Religio Laici or a Layrnan's Faith" (1682) di John Dryden (1631-1700) e ai significati dei mysterious secrets che il poeta inglese, realista, erasmiano, e aperto ad un cristianesimo "cattolico" e dialogante, vi porta alla luce, preannunciando un nuovo "raccolto insanguinato" pochi mesi prima del Rye House Plot (1683), il discusso complotto fallito della "Casa della Segale", architettato per uccidere un altro re, Carlo II Stuart e il fratello ed erede al trono, il cattolico Giacomo II.
Lord Herbert di Cherbury. Alchimisti dialoghi e misteri. Gli oscuri risvolti di «A dialogue between a tutor and his pupil»
Gabriella Bartalucci
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2013
pagine: 240
Un libro che segna una svolta significativa nei misteri di un'opera e nella disputa, che dura da più di cinquant'anni, sulla sua attribuzione. Con un'analisi stringente e colpi di scena degni di un thriller, l'autrice di "La religione della mente" rivela i misteri di un manoscritto inglese anonimo del diciassettesimo secolo, "A Dialogue between a Tutor and his Pupil", attribuito forzatamente e deliberatamente al filosofo e lord inglese Edward Herbert di Cherbury. Sullo sfondo di ancora oggi oscure dinamiche e lotte di potere, inerenti al tessuto sociale, religioso e politico-economico dell'Inghilterra post-herbertiana degli ultimi Stuart, l'autrice indaga tra deisti, libertini, rosacroce, massoni e druidi, ma in particolare tra veri e presunti alchimisti.
La religione della mente. Paganesimo e tradizione ermetica
Gabriella Bartalucci
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2011
pagine: 198
Herbert di Cherbury fu tra i primi a offrire nel Seicento una risposta laica ai perenni quesiti dell'uomo sulla verità, sull'assoluto, su Dio. Il libro, che sviluppa e articola temi già intuiti e trattati in passato, vuole essere un contributo allo studio del pensiero religioso del filosofo inglese, personaggio versatile, geniale, enciclopedico e, per molti versi, ancora enigmatico. Rintracciando dietro le concezioni religiose di Herbert i tratti che collegano il filosofo ai pensatori del Rinascimento e in particolare alla tradizione ermetica, arricchitasi nel Seicento del contributo di nuovi autori, ma anche delle suggestioni provenienti da correnti libertine.

