Libri di G. Zago
Le discipline filosofiche e pedagogiche a Padova tra positivismo e umanesimo
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 256
Fra Ottocento e Novecento, l'Università di Padova divenne la "roccaforte" del Positivismo filosofico e pedagogico italiano. Il docente più prestigioso era sicuramente Roberto Ardigò, unanimemente riconosciuto come il principale esponente, a livello nazionale, di questa corrente di pensiero. Attorno a lui si raccolse ben presto una vivace Scuola formata da filosofi e pedagogisti, ma aperta al dialogo e alla collaborazione con colleghi di altre discipline, soprattutto di area medica e scientifica, accomunati tutti da una convinta adesione agli ideali del movimento positivistico. Il volume si sofferma sulla figura di Ardigò, ricostruendone il magistero padovano e l'originale contributo al rinnovamento della cultura italiana e in particolare delle scienze umane. Vengono poi indagati i rapporti e le collaborazioni di alcuni docenti padovani con colleghi di altre sedi universitarie e con il mondo scolastico e civile della città. Scritti di W. Büttemeyer; T. Pironi; E. Giora - A. Bobbio; F. Grigenti - S. Aurora; G. Chiosso; C. Callegari; G. Merlo; G. Piaia; G. Fasan; G. Zago.
Pensiero e formazione. Studi in onore di Giuseppe Micheli
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2016
pagine: 580
Tra pensiero e formazione il nesso appare inscindibile, e si sarebbe anzi tentati di porre un'equivalenza: pensiero = formazione, e viceversa. Ma a partire dall'ultimo Settecento il legame interattivo fra questi due poli si è assai articolato e si è fatto quindi complesso e talora problematico. All'idea di Bildung, che in Germania aveva ripreso e sviluppato l'eredità dell'umanesimo classico, si è affiancata nell'ultimo Illuminismo la nuova science de l'homme, da cui ha avuto poi origine il ventaglio sempre più ricco delle human sciences. Di qui una sfida al confronto e alla convivenza, ma soprattutto all'interazione, in nome di quella centralità dell'umano che non si dovrebbe mai perdere di vista, pena il fallimento di entrambi, sia del pensiero sia della formazione. L'antico detto di Terenzio, Homo sum, humani nihil a me alienum puto, rimane a tal proposito quanto mai attuale. È questo l'orizzonte in cui è stato concepito e costruito il presente volume, che colleghi e amici offrono in dono a Giuseppe Micheli, giunto al termine della sua carriera presso l'Università di Padova.
Il contributo della «Scuola padovana» allo sviluppo delle scienze pedagogiche e didattiche
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2015
pagine: 168
Sguardi storici sull'educazione dell'infanzia. Studi in onore di Mirella Chiaranda
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 506
Il volume raccoglie una serie di contributi di studiosi italiani e stranieri che affrontano dal punto di vista storico e pedagogico il tema dell'educazione dell'infanzia. Alcuni studi tracciano un bilancio sulla ricerca pedagogica e sulla ricerca storiografica in questo settore, allargando l'orizzonte ad una prospettiva europea. Altri saggi approfondiscono aspetti particolari: da vari contesti istituzionali a differenti strumenti educativi a molteplici figure di educatori e di educatrici. Una particolare attenzione viene riservata alle donne e ai modelli di educazione femminile realizzati in contesti famigliari o scolastici, in momenti storici diversi.
Il pensiero pedagogico di Giovanni Marchesini e la crisi del positivismo italiano
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2014
pagine: 302
Nella storia della pedagogia, Giovanni Marchesini (1868-1931) viene ricordato per lo più come un epigono di Ardigò e il suo pensiero come una delle manifestazioni più evidenti della crisi che travagliava il positivismo italiano destinandolo ad una rapida eclissi. Questa pubblicazione si propone di portare un contributo ad una migliore conoscenza della sua figura di pedagogista e della sua molteplice attività di studioso. Ne emerge una linea di pensiero che, partendo da una lucida riflessione sulla crisi del positivismo, si sviluppa coerentemente passando attraverso alcune fasi, o momenti, per concludersi con un approdo squisitamente pedagogico, e cioè con quella pedagogia del "come se" che costituisce il suo contributo più originale in questo settore.