Libri di G. Fink (cur.)
La commedia degli errori. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 224
Farsa del "doppio", "La commedia degli errori" (1594 circa) riprende liberamente i Menecmi di Plauto, portando le situazioni burlesche alle estreme conseguenze. Se il modello latino si limitava a una coppia di gemelli, Shakespeare accosta ai due gemelli protagonisti, continuamente scambiati l'uno per l'altro, i loro due servi, anch'essi gemelli e indistinguibili, moltiplicando gli effetti teatrali e gli elementi di comicità e confusione. Gran parte della commedia consiste nella personale "versione dei fatti" fornita dai diversi personaggi (ma nessuna è affidabile), in un febbrile susseguirsi di equivoci, scambi di identità e smascheramenti che finiscono con lo scardinare i ruoli familiari e sociali. Sullo sfondo di una Efeso di stregoni e incantesimi - un contesto esotico e fiabesco da vero e proprio romance - Shakespeare mette in scena l'altro, il doppio, il perturbante: è la scoperta di un motivo che riaffiorerà puntuale e ossessivo in tutta la sua opera, da quelle gallerie di specchi che sono le commedie giovanili come "I due gentiluomini di Verona" e "Pene d'amor perdute" fino al trionfo della metamorfosi nel "Sogno di una notte di mezza estate". Prefazione di Nemi D'agostino.
Shamela
Henry Fielding
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1997
pagine: 192
Uscito prudentemente anonimo nel 1741, solo un anno dopo la popolarissima "Pamela" di Samuel Richardson, che era divenuto immediatamente un vero e proprio libro di culto della piccola e media borghesia, oggetto di pubbliche letture e di calde raccomadazioni da parte di parroci, educatori e buone signore, "Shamela" ne è una graffiante parodia. Trasformando la pudica e trepida Pamela in una Shamela sfacciata e aggressiva, pronta a tutto pur di compiere la sua scalata sociale, Fielding scrisse un controcanto sarcastico di quell'eroina virtuosa che trionfa ancor oggi nei romanzi rosa, nelle soap operas televisive o nelle rubriche di piccola posta.

