Libri di G. Ferreccio
James Joyce: whence, whinther and now. Studies in honour of Carla Vaglio-Studi in onore di Carlo Vaglio
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2015
pagine: 584
"Bilanci e prospettive della critica joyciana di oggi, in continuità/rottura con percorsi precedenti, colgono gli echi e riverberi plurilingui che configurano l'opus joyciano come pietra miliare della cultura contemporanea, nel segno della mobilità transnazionale. Gli interventi individuano convergenze/dissonanze con il canone modernista e postmodernista, secondo modalità ermeneutiche e prospettive interdisciplinari diverse. Attraverso questi contributi la pagina joyciana, dal manoscritto alla stampa, parla (a) noi, joyciani e non joyciani, hommes moyens sensuels, critici e studiosi di letteratura, linguistica, traduttologia, arte."
Il preludio 1799. Testo inglese a fronte
William Wordsworth
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 126
"Preludio al Preludio", o inizio del poema gli inizi: così potremmo definire questo intenso, luminoso, piccolo "Preludio 1799", ovvero la prima stesura del grande poema autobiografico che Wordsworth continuò a scrivere e riscrivere per tutta la vita, ampliandolo e modificandone struttura e intenti, senza mai pubblicarlo, senza mai, perfino, dargli un titolo definitivo, tanta era l'urgenza di assecondare la fluidità inarrestabile della forma poetica, che in epoca romantica sempre configura come in-finito, organismo in divenire, produzione continua di forme, significati e relazioni nuove e mutevoli. Fu la versione del 1805 in 13 libri, pubblicata postuma e finalmente con un titolo "Il preludio" appunto, scelto dalla moglie Mary - a imporsi come quella canonica e a suo modo "definitiva": una lunga meditazione sulla "crescita della mente del poeta", con i suoi momenti di gloria, di attesa e di perdita, innervata sulla narrazione di avvenimenti formativi della vita di Wordsworth. Ma l'agile "Preludio 1799" si colloca all'origine di tutto questo, nei momenti privilegiati e ansiosi dell'infanzia di un poeta, quando il mondo fisico e naturale si rivela come presenza sublime e paurosa, esperienza incomunicabile di appartenenza ed esclusione, turbamento e felicità. Momenti di presente puro in cui il tempo-spazio umano si sospende e si apre ai percorsi dell'immaginazione, dei sensi, del ricordo.