Libri di G. Di Salvatore
Che cos'è la fenomenologia. Movimento, mondo, corpo
Jan Patocka
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2009
pagine: 378
"Che cos'è la fenomenologia?" è un'ampia raccolta antologica dei più importanti lavori fenomenologici di Jan Patocka (1907-1977). Protagonista di rilievo del panorama filosofico e politico del XX secolo, Patocka non fu solo, come è ampiamente noto, l'eroico firmatario della Charta 77, iniziativa politica che ha gettato le basi dell'erosione definitiva della dittatura sovietica nell'allora Cecoslovacchia, ma fu prima di tutto l'allievo diretto di Husserl e il filosofo che, già a partire dagli anni Trenta, ha operato una delle rielaborazioni più originali e straordinariamente pertinenti della fenomenologia. Ancora troppo poco conosciuto in Italia, il pensiero del filosofo ceco, che sofferse lunghi anni di isolamento culturale, brilla come uno dei più lucidi e globali del secolo scorso, anche per il rigore e la chiarezza della scrittura. La scelta dei testi che compongono questa antologia è stata compiuta con l'intento di offrire al lettore italiano un percorso che costituisce una esauriente introduzione alla fenomenologia di Patocka. Per il filosofo ceco la nozione fisica e metafisica di movimento costituisce l'inaggirabile punto di partenza per un'originale considerazione delle nozioni di mondo e di corpo, le quali scardinano ogni tipo di visione dualistica della conoscenza e dell'esistenza dell'uomo. Muovendo da analisi sottili e profonde, Patocka tocca così temi cruciali per la filosofia come quello dell'esperienza del mondo, della soggettività del corpo, dell'altro io.
Clement Greenberg. L'avventura del Modernismo. Antologia critica
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2011
pagine: 446
Questo volume offre un.ampia raccolta di scritti di Clement Creenberg (1909-1994). Figura fra le più influenti e controverse della critica d'arte americana del Novecento, Creenberg assiste al declino dell'illusionismo tridimensionale della pittura da cavalletto e testimonia il progressivo affermarsi dell'astrattismo, fino al traguardo della piattezza radicale che è per lui cifra del modernismo. Tra i primi a intuire il valore dirompente della pittura di Jackson Pollock e degli espressionisti astratti americani, egli sdogana successivamente gli esponenti della Post-painterly Abstraction, tra cui Morris Louis e Kenneth Noland. La selezione dei testi qui proposti è volta a sottolineare l'impronta europea del pensiero critico di Creenberg. La matrice kantiana, quella trotskista, ma anche quella italiana proveniente da Benedetto Croce e Lionello Venturi, delineano il profilo di un critico che ha saputo scandagliare in modo esemplare le vicende del modernismo nelle arti visive rivendicandone i valori di oggettività. A un'acuta analisi socioculturale del fenomeno della massificazione della cultura e delle sue conseguenze sociali, Creenberg accosta questioni a lungo dibattute come quelle del bello e della qualità, dei valori oggettivi in arte, mosso dal bisogno impellente di opporre un fronte di resistenza al degrado del kitsch e dell'accademismo.
Fenomenologia e religione
Jean Héring
Libro
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2010
pagine: 190
Pubblicato per la prima volta nel 1925 a Strasburgo, "Fenomenologia e religione" è un testo raro e di eccellente qualità filosofica, anche perché è il primo testo ad aver incrociato la fenomenologia husserliana con la filosofia della religione. Con un gesto teorico parallelo a quello operato all'epoca da Ernst Troeltsch, Max Scheler e Rudolf Otto, Héring propone una soluzione alternativa tanto all'analisi "positiva", solo antropologica, del fenomeno religioso, quanto a una sua analisi di stampo spiritualista o idealista. Questa proposta si appoggia alla dottrina fenomeno-logica husserliana, di cui Héring presenta una mirabile sintesi in uno dei tre capitoli di Fenomenologia e religione: tale sintesi si può porre ancora oggi come un chiaro punto di partenza didattico per comprendere la teoria husserliana. Preceduta da una lucidissima diagnosi della situazione degli studi religiosi nella sua epoca, la fenomenologia husserliana viene a quelli applicata per delineare una nozione innovativa di "fenomeno religioso", che mantiene piena attualità nel panorama contemporaneo di filosofia della religione. Il testo di Héring è introdotto da un saggio di Giuseppe Di Salvatore, che mira a valorizzarne il contesto storico, l'interesse fenomenologico e la portata teologica. La prefazione di Roberta De Monticelli esalta lo spessore filosofico e l'esemplarità fenomenologica.