Libri di Francesco Paolo Capone

«La partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese per le sfide del dopo pandemia affronta in modo chiaro e comprensibile, anche da parte dei non addetti ai lavori, un argomento di grande attualità: le diverse modalità per il coinvolgimento dei dipendenti nei processi decisionali, nell'elaborazione delle politiche industriali e nella ripartizione degli utili delle imprese per le quali lavorano. Se le imprese per vincere le sfide della globalizzazione prima e della crisi Covid adesso richiedono ai dipendenti un impegno d un coinvolgimento maggiore e diverso che in passato, è conseguenza logica che debbano anche condividere con i lavoratori le informazioni, le decisioni strategiche e anche i risultati economici della gestione. Un cambiamento che, come si evince dall'interessante saggio sul tema di Augusto Cocchioni, è, quindi, nell'ordine delle cose, tanto giusto quanto necessario. Dalla prefazione di Francesco Paolo Capone.

Si fa un gran parlare di «sovranità», declinando il tema quasi esclusivamente sul piano di quella monetaria. Ridurre tutto all’abbandono del fallimentare progetto dell’euro non è tuttavia condizione, per quanto necessaria, allo stesso tempo sufficiente. Dall’architettura economica prevista nella Costituzione al lavoro, dall’industria all’intervento pubblico, passando per il debito pubblico e il fisco: tanti sono i temi da affrontare, anche con uno sguardo al passato e a quell’«Italia quarta potenza» che possiamo, ancora, ambire a essere.

«A partire dal rapporto tra vita quotidiana e i grandi fenomeni della globalizzazione, passando per l'analisi puntuale delle sofferenze più evidenti del nostro Paese nel settore delle infrastrutture, delle banche, delle relazioni sociali e istituzionali, quello che emerge sconfessa finalmente ogni tentazione ideologica di ridurre il mondo ad uno slogan o peggio ad un dogma, ma al contrario restituisce al nostro tessuto produttivo la sua dignità di organismo complesso, fondato sul valore delle persone e non certo sui freddi parametri di Bruxelles». (dalla prefazione di Matteo Salvini)