Libri di Francesca Recchia Luciani
Jean-Luc Nancy
Francesca Recchia Luciani
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 224
Jean-Luc Nancy lascia un'impronta profonda in chiunque, godendo di una scrittura di rara passione e intensità, si avvicini alla sua filosofia. Il suo è un pensiero sagittale, cioè radicalmente attuale. Colpisce al cuore grazie a un'interrogazione incessante che esplora, per un verso, l'esistenza "singolare plurale" spartita dai viventi e, per l'altro, il mondo dei corpi e lo spazio delle loro relazioni. Ogni corpo è un corpo estraneo, segnato dalla sua irriducibile diversità e unicità. Eppure, ha la capacità di entrare in rapporto con gli altri corpi grazie alla struttura reticolare che li separa. Questa "spaziatura" crea le condizioni del respiro, del movimento, del reciproco toccarsi, della contiguità così come del distacco - in una parola, della relazione. L'ontologia di Nancy è un'ontologia del "noi". L'esperienza liminale e potente di un trapianto cardiaco subìto a circa cinquant'anni intensifica la riflessione del filosofo intorno al corpo pensato, mentre egli si assume il rischio del funambolo sul filo di un pensiero che affronta l'ontologia dell'"essere-con": "l'essere," scrive Nancy, "può essere soltanto essendo-gli-uni-con-gli-altri". I corpi non smettono mai di esperire, gioendo e soffrendo, tramite il tatto, il linguaggio, l'amore, il sesso, il "con" e il "tra" del nostro essere-in-comune. Quella di Nancy è una filosofia del corpo pensato, anzi, una vera e propria ontologia corporea, in cui gli esseri viventi vengono a coincidere con il loro corpo, con il loro essenziale essere corpi.
Pop Shoah? Immaginari del genocidio ebraico
Francesca Recchia Luciani, Claudio Vercelli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2016
pagine: 192
Come è accaduto per altri eventi storici, anche nel caso della Shoah l'industria culturale globale ha contribuito significativamente alla costruzione di molteplici immaginari collettivi, nei quali occupa ormai una posizione di assoluto rilievo, non solo per le innumerevoli opere letterarie, filmiche, teatrali che vi si ispirano, ma anche per la crescente attenzione rivolta ai musei e ai luoghi della memoria. Ciò ha prodotto due conseguenze: da un lato, lo sterminio degli ebrei è assurto a paradigma del "male assoluto", dall'altro rischia di trasformarsi sempre più in "merce di consumo", esposta a ricostruzioni di circostanza, ma anche a manipolazioni e negazioni. Il discorso pubblico sulla Shoah si confronta sempre più frequentemente, infatti, con una cultura pop che metabolizza ogni contenuto, riproducendolo all'infinito ma anche svuotandolo di significato. Una riflessione sugli immaginari e sul loro "buon uso" diventa quindi imprescindibile per cogliere il significato da affidare alle nuove generazioni in relazione alla cognizione di una catastrofe che ha segnato la storia umana e dei suoi riflessi sulla formazione di una coscienza civile. Se tutto può essere Auschwitz, infatti, il rischio è che Auschwitz si riduca a nulla.
Saperi di genere. Per le Scuole superiori
Francesca Recchia Luciani
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: D'Anna
anno edizione: 2017
pagine: 112
Collana rivolta agli studenti e ai docenti del quarto e quinto anno degli Istituti Secondari Superiori, che si propone di sollecitare riflessioni interdisciplinari su temi di attualità. Prendendo spunto dai programmi di Storia e/o di Filosofia, ogni testo sviluppa un tema, fornendo una cornice generale (trama) e un approfondimento (ordito), affidati alla voce di due o più autori.
Simone Weil. Tra filosofia ed esistenza
Francesca Recchia Luciani
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2012
pagine: 268
La figura di Simone Weil, originale pensatrice e interprete acutissima del suo tempo, travalica le mode filosofiche passeggere e le tendenze culturali effimere e si impone come una delle personalità più intense e interessanti del secolo scorso. Ella ha, nel corso della sua breve vita, rielaborato in forme inedite la propria approfondita formazione filosofica attraverso una relazione ininterrotta con la storia e la politica, divenute oggetto non solo di instancabile riflessione, ma anche di scelte radicali in cui la filosofia è venuta traducendosi in modalità dell'esistenza. In tal senso, la sua è stata una vera e propria "vita filosofica", poiché ogni esperienza teoretica, culturale o intellettuale proveniva da vicende deliberatamente sperimentate e appassionatamente vissute.