Libri di Francesca Pau
La maestrina degli operai
Edmondo De Amicis
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2020
pagine: 140
Correva l'anno 1891 quando Edmondo De Amicis, scrittore e giornalista, pubblicò La maestrina degli operai. A una prima lettura una serie di bozzetti nei quali si sottintendeva uno scontro di classe sempre in procinto di deflagrare. Più nel profondo, si scopre come nella scrittura abbia prevalso il De Amicis giornalista, quello che sapeva descrivere e analizzare la complessa realtà della Torino operaia, prima delle grandi fabbriche. E anche lo sguardo di De Amicis sulla scuola, senz'altro più realista di quello utilizzato in Cuore, rivela debolezze e timori di una piccola borghesia di insegnanti, pronta ad esplodere nell'irredentismo da lì a due decenni. Senza rinunciare a inculcare qualche sapere in alunni difficili e fuori età. Prefazione di Francesca Pau. Introduzione di Antonella Inserra.
Giorgio Asproni. Una vita per la democrazia
Libro: Libro rilegato
editore: Paolo Sorba Editore
anno edizione: 2017
pagine: 658
Atti del convegno internazionale di studi su Giorgio Asproni, 13-16 novembre 2008. Il volume ripercorre la vita di Giorgio Asproni, uomo politico, giornalista, memorialista di rilievo nella storia risorgimentale.
L'idea di democrazia progressiva nella stampa mazziniana. «Il Dovere» e altri giornali repubblicani (1848-67)
Francesca Pau
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 251
Il volume mette in luce l'impegno culturale, educativo e politico dei giornali mazziniani, con particolare attenzione a uno dei più importanti organi repubblicani del tempo, il settimanale "Il Dovere" di Genova. Per gli scrittori protagonisti di questi giornali, si trattava di andare oltre la linea segnata dalla politica dei diritti innescata dalla Rivoluzione francese, trasformatasi nel tempo in un orizzonte privo di senso. Era sentita fortemente la necessità di superare lo stallo deleterio dell'individualismo egoistico della politica nazionale e internazionale attivando la responsabilità del pensiero, esortando il lettore a riconoscere le intersezioni di orizzonti che, purtroppo, anche oggi appaiono distinti se non addirittura separati. La definizione di una "Sinistra dell'Avvenire" e l'esigenza democratica vengono postulate stabilendo un dialogo che va oltre i muri del tempo, addentrandosi in tematiche cariche di operante attualità. Sono scritti così sostanziati di contenuto ideale, rispondono a una concezione così alta e così vasta della realtà politica, che molti di essi vanno ben oltre la transitorietà tipica di un giornale, affrontando i grandi temi che tuttora contrassegnano il nostro presente.
Un oppositore democratico negli anni della destra storica. Giorgio Asproni parlamentare (1848-1876)
Francesca Pau
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 411
Il volume ricostruisce il pensiero e l'azione del politico, giornalista, memorialista Giorgio Asproni (Bitti 1808-Roma 1876), figura di rilievo nell'età risorgimentale che lo vide partecipe dei momenti decisivi dell'unificazione italiana. Dopo essere stato prete e canonico nella diocesi di Nuoro, ormai quarantenne uscì dalla gerarchia ecclesiastica dedicandosi all'attività politica e giornalistica. Il deputato Asproni ebbe fama di convinto democratico in tempi in cui essere repubblicano era reato; avversò il governo piemontese nella Sardegna vicereale, successivamente nell'Italia unificata e fu irriducibile antimonarchico e antisabaudista. Avvalendosi della documentazione disponibile presso la Biblioteca e l'Archivio della Camera dei Deputati di Roma, con un richiamo ad altre fonti rinvenute dall'autrice nei principali istituti culturali e archivi italiani, quali le sue numerose corrispondenze ai giornali repubblicani mazziniani e ai carteggi con illustri personaggi del Risorgimento, come Garibaldi, Cattaneo, Mazzini, Celesia, Sella, Guglielmi e tanti altri, si è voluto dare risalto al suo ruolo di oppositore. Un'opposizione, quella di Asproni, che non conobbe partito e che ebbe come unico discrimine i principi di giustizia e verità.