Libri di Francesca Delvecchio
Gli snodi problematici della riforma Cartabia con uno sguardo al futuro
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2023
pagine: 294
La riforma del processo penale, nonostante le difficoltà e le ultime incertezze, ha finalmente compiuto l’ultimo passo che la separava dall’approvazione definitiva. Un progetto ampio, ambizioso e, soprattutto, controverso. La sua gestazione è stata complicata, caratterizzata dall’avvicendarsi e dal sovrapporsi di schemi e modelli differenti, a volte antitetici. Non meno problematica è stata l’entrata in vigore, improvvisamente rinviata e poi diluita nel tempo, così come, poco prima, l’interpretazione delle previsioni in materia di improcedibilità hanno vissuto un esordio traumatico, segnato immediatamente da sospetti di illegittimità costituzionale e polemiche. È quindi necessario valutare l’impatto della novella, cogliere le sfumature e le conseguenze pratiche della trasformazione radicale di snodi vitali del processo penale attraverso un’esercitazione generale sul testo legislativo che concorra ad agevolarne la lettura, nell’auspicio che questo impegno possa contribuire a metabolizzare meglio la metamorfosi in atto.
Presunzioni legali e rieducazione del condannato
Francesca Delvecchio
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 256
Studi sul caporalato
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: VIII-205
La monografia «Studi sul caporalato» vuole essere un approccio interdisciplinare ad un settore, quello della intermediazione illecita e dello sfruttamento del lavoro, dove – con la legge n. 199/2016 – si coglie la nitida consapevolezza delle ricadute della giustizia sull'economia (e non solo sull'impresa coinvolta) e su soggetti incolpevoli (in primis, i lavoratori) e della necessità di operare in modo che la responsabilità (penale o amministrativa) rimanga circoscritta alle persone fisiche o giuridiche cui l'illecito è attribuibile Il diffuso lavoro sommerso, la persistente crisi economica, l'ingresso della criminalità organizzata nella gestione di "gruppi vulnerabili" hanno portato a conoscere la figura del "caporale" anche in settori diversi da quello agricolo (quali l'edilizia e la cantieristica), trasformandola in componente dell'organizzazione criminale in grado di avvalersi dei metodi ad essa connaturali. La repressione penale è articolata e colpisce (finalmente) il datore di lavoro consapevole sfruttatore, ma l'attenzione maggiore viene rivolta all'azione di prevenzione, controllo e contrasto al fenomeno dello sfruttamento nella consapevolezza che il processo (e la condanna) penale può venir marginalizzata da un'economia non impegnata a massimizzare il profitto, ma anche sensibile a rimuovere le sacche di "esclusione sociale". La legge n. 199/2016 appare un laboratorio sperimentale che testa soluzioni alternative alla repressione, interventi della iniziativa economica privata, misure di sostegno ai singoli e alle imprese e che non preclude ulteriori sviluppi.