Libri di Francesca Bonicalzi
L'attività razionalista della fisica contemporanea
Gaston Bachelard
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 265
Questo testo misura, nella maturità della riflessione teorica di Bachelard, il complicarsi e ristrutturarsi incessante del pensiero scientifico fin dall’inizio del secolo e il progressivo arricchirsi del sapere fisico, in quanto «attività razionalista». Che senso ha oggi riproporre un razionalismo epistemologico? Per Bachelard il razionalismo non è una pretesa della ragione di avere già da sempre la chiave di lettura della realtà, foss’anche nei termini di un metodo; il razionalismo è un movimento della ragione che non si pone prima o al di là dell’esperienza, ma che l’approfondisce smascherandola nel suo presentarsi chiara, immediata e definitiva. Il pensare bachelardiano permette di riattraversare il dibattito sulla formazione della teoria e sulle sue possibilità conoscitive oggi, perché spezza il parlare della filosofia sulla scienza e inaugura un lavoro di produzione del fisico in laboratorio. Questa la risorsa del testo: indicare una strada di militanza per la ragione in quanto difende non i risultati della scienza, ma la dignità dello scienziato nella sua pratica teorica di laboratorio.
L'impensato della politica. Spinoza e il vincolo civile
Francesca Bonicalzi
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 160
Nel panorama delle teorie seicentesche sulla politica, il "Trattato politico" di Spinoza inserisce elementi del tutto nuovi. Partendo dal problema della sostenibilità delle leggi, soprattutto di quelle intorno a cui si organizza la città, Spinoza sostiene che non si può parlare di politica da filosofi, né di morale applicata alla filosofia. Esiste in noi una 'seconda natura' che, pur concedendo ampio spazio alle passioni, ha leggi efficaci non adeguatamente comprensibili nell'assetto tradizionale del sapere.
Architettura e politica-Architecture and politics
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 208
Nelle sue espressioni concrete, l'architettura costituisce il punto generativo di un ordine che è insieme formale e civile. La sua azione ideativa e le sue determinazioni materiali creano e organizzano spazi e luoghi che sono anche politici. I grandi progetti dell'architettura, del pensiero e della società appaiono sostenuti, in modo particolare in questi anni, da considerazioni che vedono delinearsi in primo piano l'esigenza di nuovi principi ordinatori delle politiche del territorio che non solo si confrontano nell'insieme delle infrastrutture e della dotazione di servizi, ma incidono anche sui grandi temi del rapporto tra tutela della natura e ambiente costruito, della realizzazione della città multietnica e multiculturale, del senso e delle prerogative dei suoi spazi di vita e di socializzazione. Se la riflessione sul rapporto tra architettura e politica prende avvio intorno al difficile interrogativo di cosa sia la realtà attuale, occorre sottolineare come le componenti interpretative della filosofia, della psicologia, delle scienze sociali nei confronti dello spazio architettonico e della città, siano essenziali al pari di quelle operative del progetto e della pianificazione per giungere a formulare proposte condivise e, soprattutto, indirizzate ad una rinnovata qualità dell'esistenza individuale e associata. II volume raccoglie le relazioni del convegno internazionale "Architettura e Politica", tenuto al Politecnico di Milano il 22 e 23 marzo 2007.