Libri di Flaminio Balestra
Secondo orizzonte. Ediz. italiana e inglese
Vanni Cuoghi
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Tito Balestra
anno edizione: 2021
pagine: 100
14 poesie di Tito Balestra selezionate dalla raccolte "Se hai una montagna di neve tienila all'ombra" e "Quiproquo". 14 opere di: Elena Adamou, Fabio Adani, Irene Balia, Elisa Cella, Emanuele Giuffrida, Manuel Grosso, Federico Guerri, Dario Maglionico, Bruno Marrapodi, Isabella Nazzari, Paolo Pibi, Chiara Sorgato, Carlo Alberto Rastelli, Viviana Valla. Traduzioni in inglese di Douglas Reid Skinner e Marco Fazzini.
Tinin Mantegazza. Vintage
Libro: Libro a fogli mobili
editore: Fondazione Tito Balestra
anno edizione: 2019
pagine: 32
Una cartella di stampe che riproducono 30 inchiostri della omonima serie realizzati dall'autore nel 2018. Tirata in 250 esemplari numerati in occasione della mostra: Tinin Mantegazza. Le sette vite di un creativo irriverente. (Bagnacavallo RA, Museo civico delle Cappuccine, 27 aprile - 7 luglio 2019). Dal testo: La memoria fa brutti scherzi, il ricordo negativo si disperde e rimane solo quello positivo. è per questo motivo che i vecchi sorridono.
«Risultato provvisorio di un processo» e altri progetti (1962-1968)
Mario Nanni
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Tito Balestra
anno edizione: 2016
pagine: 112
Il libro intende porre uno sguardo sui processi esplorativi e immaginativi di uno degli artisti italiani più inquieti e produttivi degli ultimi decenni, attraverso la scelta di sessantaquattro disegni – in buona parte inediti – di studi per arredi, oggetti, sculture, allestimenti. Mario Nanni, in una recente intervista rilasciata a Marina Coden, afferma: “Erano gli anni più felici per la sperimentazione, eravamo in anticipo rispetto alle innovazioni che sarebbero poi state della Scuola Romana […] quando andai da Plinio (De Martiis, Galleria La Tartaruga, Roma) a portare un quadro informale che avevo realizzato tre anni prima, lui mi disse che la stessa idea l’aveva avuta in quel momento un artista romano, e tradì un lieve imbarazzo. Anche la prospettiva di una inedita unione tra metafisica e futurismo non era ancora venuta a nessuno. Io tentai di unire questi due periodi, metafisica a destra e futurismo a sinistra, tracciando una linea che doveva dividere e insieme unire i due movimenti […], a San Benedetto del Tronto ho sperimentato un lavoro sul vero e sulla natura, io ho realizzato il progetto e il pubblico ha realizzato l’opera: Automisurazione psicologica, i limiti del mare”