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Libri di Fiorenzo Albani

Ridere dietro la cortina di ferro. La storia nelle barzellette

Ridere dietro la cortina di ferro. La storia nelle barzellette

Libro: Libro in brossura

editore: Faseuno

anno edizione: 2023

pagine: 168

«Da Stettino sul Baltico, a Trieste sull'Adriatico, una cortina di ferro è calata sull'Europa». Questa frase di Winston Churchill, pronunciata nel 1946, segna l’inizio della guerra fredda, un periodo storico in cui l’Europa si trovò divisa in due, con i paesi occidentali sempre più legati agli Stati Uniti e i paesi orientali dominati dall’URSS. I decenni successivi scavarono un solco profondo tra i due blocchi e per molti anni i popoli dietro la cortina di ferro trovarono uno sfogo in barzellette in cui si ironizzava sulle promesse dei piani quinquennali e la realtà di perenne carenza di beni di consumo, si esorcizzava la paura di una polizia onnipresente e si sognava la fuga all’Ovest. Il libro presenta un'ampia selezione di storielle e aneddoti sui regimi dell’Europa dell’Est che circolavano durante la guerra fredda al di qua e al di là della cortina di ferro. Anche se gli storici fanno andare quel periodo dal 1947 alla fine degli anni '90, la maggioranza delle storielle presentate è legata agli anni '50 e '60, gli ultimi anni del dominio di Stalin sull’URSS e gli anni del "disgelo" di Kennedy e Krusciov, con pochi esempi datati agli anni ’40, ‘70 e ‘80.
18,00

Sturreganz

Sturreganz

Jakob Wassermann

Libro: Libro in brossura

editore: Albani

anno edizione: 2009

pagine: 120

Jakob Wassermann (1873-1934) godette nel primo terzo del XX secolo di una fama paragonabile all'oblio che lo ricopre oggi. L’autore de “Il caso Maurizius” e di “Caspar Hauser o dell’ignavia del cuore” (una storia portata anche al cinema da Werner Herzog in “L’enigma di Caspar Hauser”) scrisse “Sturreganz” nel 1922, ambientandolo in un margraviato di fantasia nella Baviera di fine ‘700. Tra principi indebitati, governanti corrotti e sudditi impoveriti e depressi, Wasserman mette in scena una favola sul potere rivoluzionario dell'arte e del riso. Un racconto tenero, a volte satirico, spesso cinicamente divertente (degna di nota la soluzione per risolvere il problema del debito statale!), ma su un fondale di sostanziale pessimismo bene espresso nel finale: “Vi sono al mondo due o tre dozzine di persone, di simpatici sognatori, che s'illudono che l'arte sia una sorta di arcano, un elisir misterioso ammannendo il quale si può cacciare Belzebù da qualsiasi corpo. Strane illusioni!”.
8,50

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