Libri di Filippo Curtosi
Note di Pasqua. Il Vangelo in dialetto calabrese
Letterina Guerrera, Maria Elisabetta Curtosi, Filippo Curtosi
Libro: Libro in brossura
editore: Francesco Tozzuolo Editore
anno edizione: 2024
pagine: 175
Custodi di memorie. L’uomo, il sacro, i simboli. Oggetti sonori e simulazioni rituali. La nostra ricerca rivolta alla raccolta e valorizzazione del patrimonio immateriale calabrese, tra prodotti della cultura orale religiosa in quanto chiave di accesso alla comprensione della cultura tradizionale che non può prescindere dall’opera di Luigi Bruzzano, Raffaele Corso, Lombardi Satriani e da Ambrogio Sparagna, esempi europei di etnoantropologia. Questo immenso e spesso trascurato patrimonio, la nostra ricerca ha cercato di salvaguardare e promuovere, partendo da un variegato insieme di materiali selezionati in base al criterio dell’interesse etnoantropologico non estraneo a quello estetico per costruire un percorso finalizzato a mostrare la pervasività del sacro nella vita delle classi subalterne e non solo di quelle nel ”tempo che fu”, come provano il perdurare delle feste tradizionali tra prassi festiva e metamorfosi del mondo.
Contro il mito Matteotti. Colpevole di parresia o capro espiatorio
Maria Elisabetta Curtosi, Filippo Curtosi
Libro: Libro in brossura
editore: Francesco Tozzuolo Editore
anno edizione: 2024
pagine: 152
Giacomo Matteotti fu il più carismatico e inflessibile intellettuale antifascista europeo. Nato da una facoltosa famiglia socialista, dopo aver rinunciato a una importante carriera di professore di diritto e procedura penale universitaria, si dedicò fino al sacrificio della vita alla lotta contro i totalitarismi fascista e comunista, contro qualsiasi autorità, politica, militarista, religiosa, per la libertà, la democrazia e la giustizia. Attraverso gli scritti, i discorsi, le lettere che abbiamo scelto per raccontare il vero DNA dell’uomo, delle tante vite del deputato socialista, al netto del mito, del martire e dell’eroe e contro ogni retorica del “santino”. La parola a volte può essere fabbricata, ingannevole, bifronte, non nel caso di Matteotti, qui è una continua rinascita, movimento inesauribile, materia che s'impasta con i suoni, i silenzi, il mistero dello sguardo, dell’immagine di una realtà diversa che schiude mondi. Le parole di Matteotti, sovversive, sacrali, capaci di rovesciare certezze della mente, distruggere pregiudizi, primitive, emotive, per scuotere il coro che dorme...