Libri di Fabiana Mattioli
Ricerche sui capita geminata. Volume Vol. 1
Fabiana Mattioli
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 184
Il volume è destinato allo studio dei capita geminata, intendendo specificamente per tali, secondo una classificazione proposta dal Verrey, quelle coppie di testi che, pur provenendo da opere di diversi autori, presentano precise e ben individuabili corrispondenze testuali. Il fenomeno, benché riguardi un ampio ventaglio di passi giurisprudenziali, sembra tuttavia maggiormente concentrarsi nelle opere di alcuni autori e fra queste forse più di tutti, anche per la consistente mole di materiali a noi pervenuti, nelle opere ulpianee e soprattutto nei grandi commentari ad Sabinum e ad edictum. In questi ultimi in particolare sono significativamente piuttosto numerose le corrispondenze testuali con i digesta giulianei, che talvolta risultano accompagnate a un'esplicita citazione dell'autore di epoca adrianea, ma che talaltra – in un numero non meno significativo di casi – non trovano riscontro in una citazione esplicita, senza che pertanto dal testo del giurista di Tiro risulti il nome di Giuliano, le cui parole vengono dunque riprodotte verbatim (sia pure di norma con alcune varianti), ma senza nominarlo. La ricerca è rivolta all'approfondimento specifico di questi due tipi di corrispondenze testuali e, in ultima analisi, a individuare le relazioni fra due delle più importanti opere della giurisprudenza dell'epoca del Principato.
Giustiniano, gli argentarii e le loro attività negoziali. La specialità di un diritto e le vicende della sua formazione
Fabiana Mattioli
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2019
pagine: 216
Il volume ha per oggetto di indagine la legislazione di epoca giustinianea relativa alle attività finanziarie e commerciali degli argentarii. L'insieme degli interventi normativi giustinianei viene preso in esame in una trattazione unitaria (ma senza che ciò comporti il sacrificio della trama esegetica - talvolta complessa - dei singoli provvedimenti) volta ad affrontare, dopo gli episodici (benché rilevanti) interventi realizzati dalla cancelleria già all'epoca delle compilazioni, un corpus di norme, essenzialmente riconducibile al periodo della legislazione novellare, che risulta nel suo complesso compatto e omogeneo, sia quanto ai tempi di emanazione (che vanno quasi certamente dal 536 al 542), sia per le linee di politica legislativa, di sostanziale favore, che esprime nei confronti della corporazione degli costantinopolitani. In un contesto in cui non si rinuncia a collocare la legislazione oggetto della ricerca nel quadro politico ed economico del tempo, ne scaturisce un quadro articolato delle svariate attività a loro riconducibili rispetto alle quali, in deroga al diritto comune, tende a configurarsi un diritto marcato da una spiccata specialità, espressione della volontà di un legislatore pronto a sacrificare alle esigenze della corporazione regole e principi consolidati.
Ricerche sulla formazione della categoria dei cosiddetti quasi delitti
Fabiana Mattioli
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2010
pagine: 332
La ricerca, che ha per oggetto lo studio dei cosiddetti quasi delitti, si articola in cinque capitoli. I primi quattro sono dedicati all'analisi delle singole figure indicate come fonti del "quasi ex maleficio teneri" (Iudex qui litem suam facit, effusum vel deiectum, positum aut suspensum, actiones damni et furti in factum adversus nautas, caupones et stabularios). Ciascuna figura viene indagata partitamente e, per quanto necessario, in relazione alle altre componenti del genus, con particolare attenzione al relativo regime quale risulta dall'esame diretto delle fonti giuridiche e letterarie a nostra disposizione. Nel quinto la trattazione si sposta, più in generale, sul genus del "quasi ex maleficio teneri" e sulla connessa creazione della categoria dogmatica delle "obligationes quae quasi ex delicto nascuntur", affrontando la questione complessa e controversa dell'individuazione dell'elemento unificante delle diverse figure di quasi delitti, anche con riferimento alla problematica individuazione del momento in cui possa fissarsi l'emersione della categoria. L'autrice è dottore di ricerca in Diritto romano e diritti dell'antichità. Ha altresì ottenuto il postdottorato presso l'Università degli Studi di Bologna ed è risultata vincitrice per due anni di un assegno di ricerca presso la stessa Università. Attualmente è titolare di un modulo di insegnamento per il corso di Fondamenti romanistici del diritto europeo presso la Facoltà di Giurisprudenza di Bologna (sede di Ravenna).