Libri di F. Landucci Gattinoni
Storie di Atene, storia dei Greci. Studi di attinografia
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: VIII-344
Gli attidografi, scrittori di storie dell'Attica che, a causa della centralità di Atene nel mondo greco, erano anche storie dei Greci, operavano in contesti di vivace confronto politico, in cui sembra difficile immaginare la redazione di testi di carattere puramente erudito e con tendenza del tutto neutrale su temi politicamente sensibili. Non pare dunque prudente, da un lato, negare la presenza di elementi di carattere ideologico in autori talora impegnati direttamente in politica, come pure è stato fatto; nè, dall'altro, affermare che gli attidografi scrivessero da intellettuali 'organici' e militanti. I contributi qui raccolti si propongono di mettere a fuoco l'apporto di un genere storiografico tanto importante quanto difficile da evidenziare, a causa della conservazione frammentaria di tutte le opere attestate.
«Partiti» e fazioni nell'esperienza politica greca
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: X-266
L'esistenza di partiti politici nella polis greca è oggetto di un vivace dibattito tra gli studiosi. Alcuni sostengono l'impossibilità di parlare di partiti politici nel contesto di una democrazia diretta quale quella greca. Essi infatti dovrebbero essere guidati da un leader, essere sostenuti da una consistente schiera di seguaci e avere un certo grado di organizzazione e stabilità. Usare il temine "partito" a proposito del mondo greco sarebbe quindi solo la conseguenza anacronistica di un "topos modernizzante". Il presente volume, al contrario, vuole riconsiderare la questione senza idee preconcette e mettere in luce, accanto ai tanti sottolineati elementi di differenziazione tra mondo antico e mondo moderno, anche le analogie. Attraverso l'analisi di alcuni contesti cittadini quali Atene, Sparta, Siracusa e altre corti ellenistiche, il problema dei partiti nella realtà greca viene dunque rivisto in una prospettiva più possibilista, volta a sottolineare l'idea che, nel nostro rapporto con il mondo antico, continuità e discontinuità non possono escludersi reciprocamente.
L'«Onomasticon» di Giulio Polluce. Tra lessicografia e antiquaria
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: VIII-176
Giulio Polluce, professore di retorica ad Atene sotto Commodo, fu uno degli intellettuali di maggior spicco alla fine del II secolo d.C., che segna l'apogeo dell'ellenismo sotto l'impero romano. La sua opera di maggior impegno, l'Onomasticon, è la più antica opera a carattere enciclopedico trasmessaci dall'antichità. Tuttavia, Polluce è stato assai trascurato negli studi moderni. Questo volume intende colmare almeno parzialmente la lacuna, inquadrando l'autore nella cultura del suo tempo e proponendo esempi di commenti a singole sezioni o lemmi dell'Onomasticon. Un ruolo privilegiato spetta alle istituzioni e al diritto di Atene; ma anche altri interessi (la numismatica, le questioni militari) ed omissioni (storia ed istituzioni del mondo postclassico) trovano considerazione. Il quadro d'insieme che ne risulta intende servire da stimolo ad ulteriori ricerche sull'Onomasticon e sul suo autore.
Diodoro e l'altra Grecia. Macedonia, occidente, ellenismo nella biblioteca storica
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2005
pagine: 424
Questo volume è dedicato alla Biblioteca storica di Diodoro Siculo, in particolare alle sezioni dell'opera riguardanti non la storia della Grecia metropolitana classica, ma settori geopolitici e cronologici specifici e diversi, quali l'Occidente greco, la Macedonia, l'età ellenistica. Esso riunisce gli interventi al Convegno tenutosi a Milano il 15-16 gennaio 2004. I saggi degli studiosi che vi hanno preso parte toccano argomenti assai diversi sul piano cronologico e tematico, avendo però come punto di riferimento unitario il contributo storiografico di Diodoro, di cui considerano, sotto svariati punti di vista, la terminologia, le fonti, l'interpretazione, il pensiero storico. Ne risulta un significativo contributo a una miglior comprensione dell'opera complessiva dello storico di Agirio. Il lavoro si inserisce in un percorso di ricerca su temi di storia della storiografia antica che da anni vede collaborare l'Università Cattolica di Milano e le Università di Bologna, Firenze e Pavia, e ha già portato alla pubblicazione dei seguenti volumi: Storiografia locale e storiografia universale. Forme di acquisizione del sapere storico nella cultura antica, Como 2001 e Storici greci d'Occidente, Bologna 2002. Un ulteriore sviluppo di tale percorso prevede la realizzazione di un commento storico sistematico alla Biblioteca storica di Diodoro.
Vite parallele. Sertorio-Eumene. Testo greco a fronte
Plutarco
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2004
pagine: 478
Due biografie plutarchiane dedicate a due condottieri che si batterono per un ideale di giustizia e di dignità. Quinto Sertorio, generale romano fedele a Mario e rivale di Silla, tentò di fare della Spagna una terra nella quale il partito popolare potesse riorganizzarsi per combattere la tirannia. Eumene di Cardia, segretario di Filippo II di Macedonia e capo della cancelleria di Alessandro Magno, dopo la morte di quest'ultimo, cercò di conservare l'unità dell'impero e impedire che venisse diviso fra i Diadochi. Due vicende che si svolsero in tempi di crudeltà, di tradimento e di cupidigia; la storia di due uomini che non si batterono per avidità di potere o per ambizione personale, ma in nome di una causa superiore: l'interesse di Roma e dell'Impero Macedone.
Argo. Una democrazia diversa
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 360
Argo, una delle più importanti 'terze forze' del quadro internazionale greco, fu città di solide tradizioni democratiche, ma la sua esperienza fu assai diversa rispetto al modello ateniese, sia sul piano delle forme istituzionali, sia sul piano della convivenza civile. I saggi raccolti in questo volume cercano, da una parte, di cogliere il ruolo internazionale di Argo nel contesto geopolitico peloponnesiaco e nel più ampio contesto panellenico; dall'altra, di mettere in evidenza, sul piano della politica interna, le peculiari caratteristiche istituzionali della città argiva e le profonde fratture che ne attraversano il contesto sociale, originate dalle forme particolari di un processo di democratizzazione avviato dall'immissione di elementi estranei, in senso etnico e sociale, nel corpo civico. Ne esce il quadro di una vicenda storica profondamente condizionata dalla costante minaccia delle potenze confinanti e dal ricorrere di sanguinose lotte fratricide.