Libri di Erodoto
Le storie. Volume Libro 1
Erodoto
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 552
Con questo nuovo grande commento alle Storie di Erodoto, al quale hanno partecipato studiosi inglesi, israeliani e italiani, la Fondazione Lorenzo Valla vuole rendere omaggio al padre della storiografia europea: all'uomo che simboleggia la passione dell'Occidente per tutto ciò che non gli appartiene. Quante cose aveva contemplato Erodoto! Mentre leggiamo le Storie, lo vediamo ancora, animato da una curiosità insaziabile verso la totalità dell'esistenza, entrare nei templi e «osservare, conversare, porre domande, ascoltare, riflettere, paragonare, sollevare problemi, ragionare, talvolta concludere». Egli considera con attenzione e rispetto tutto ciò che fa l'uomo - tutte le nostre imprese gli sembrano degne di interesse o memorabili. E, insieme, sparge un'onnipresente ironia sugli orgogli, le vanità, le pretese, le follie, la hybris dell'uomo. «Nulla è sicuro tra le cose umane.» «Tutto nell'uomo è caso e circostanza.» Nella nostra vita si fondono l'iridescente imprevedibilità del caso, la ferrea necessità del destino, la strana partecipazione degli dèi - verso i quali egli prova un'ellenica mescolanza di venerazione e diffidenza. Prima o dopo di lui, nessuno ha mai saputo orchestrare così perfettamente una storia totale: i fatti politici, economici, militari, i costumi, le leggende, le favole, il folclore, la geografia, i monumenti si equilibrano in quest'opera che respira l'immensità e la libertà degli spazi aperti. La mente di Erodoto è complessa, molteplice, intrecciata, polimorfa. Quando egli insinua un tema dentro l'altro, e poi ancora un altro, e poi un altro ancora, quando procede a inserti e parentesi successive e scatole cinesi, come a mimare «l'infinito labirinto di concatenazioni» nel quale consiste l'universo, - noi pensiamo ai lontanissimi intarsi, alle ramificazioni di Henry James. Ma poi, se egli vuole, riesce a sembrarci semplicissimo: candido come un barbaro o un bambino. Molto spesso fatichiamo a capire cosa pensi e quale sia il suo punto di vista. Forse è inutile chiedergli un giudizio. Forse dobbiamo soltanto abbandonarci al suo talento di narratore: al senso prodigioso che egli ha della fluidità del tempo - allo scorrere del mondo e del racconto come, diceva Cicerone, «un fiume quieto», che muove da un punto ignoto e si perde chissà dove, oltre ogni limite.
Le storie. Libro 3°. La Persia
Erodoto
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1990
pagine: LXVIII-396
Narrazioni scelte. Per le Scuole superiori
Erodoto
Libro
editore: Principato
anno edizione: 1982
pagine: IV-132
Le storie. Libro 8°: La vittoria di Temistocle. Testo greco a fronte
Erodoto
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2003
pagine: LXV-411
Il libro comincia sotto segni sinistri per i Greci. I Persiani occupano Atene abbandonata e deserta: vi è rimasto soltanto un piccolo gruppo di Ateniesi, che barricano l'Acropoli con travi. Quando i Persiani vi salgono, i Greci si gettano giù dalle mura o cercano rifugio nel megaron, dove vengono massacrati. L'Acropoli è incendiata. Poco tempo dopo, nelle acque di Salamina, avviene la battaglia decisiva, davanti agli occhi di Serse. La flotta greca sconfigge la flotta persiana, mentre una parte dell'esercito persiano torna in patria, torturata dalla fame e dalle pestilenze. Tra i protagonisti greci e persiani, uno primeggia fra tutti: Temistocle, il nuovo Ulisse, geniale, audace, avido, corrotto, senza scrupoli.
Le storie. Volume Libro 2
Erodoto
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 496
Il secondo libro delle Storie di Erodoto - commentato da Alan B. Lloyd e tradotto con intelligente eleganza da Augusto Fraschetti - è dedicato all'Egitto. Erodoto fu sulle rive del Nilo tra il 449 e il 430 a.C.: visitò Pelusio, Bubastis, Sais, Eliopoli, Chemmis, Tebe, Menfi, Elefantina; come informatori, ebbe sia discendenti degli Egiziani che avevano appreso il greco dagli Ioni, sia sacerdoti d'alto rango. Da un lato, la civiltà egizia è, per lui, quella più antica, religiosa e saggia: la civiltà che ha fondato il tempo e nominato gli dei; dall'altro, è quella più strana - dove tutte le cose sono capovolte rispetto al mondo greco. Con la sua infinita amabilità e la sua scrupolosa competenza, Erodoto parla di tutto: gli oracoli, i sacrifici, i gatti, i coccodrilli, la fenice, i serpenti alati, le profezie, la medicina, l'imbalsamazione, i pesci, le zanzare, i labirinti, il Nilo, gli dei, le inondazioni, i santuari, i sacerdoti, i prodigi, Elena di Sparta, Sesostri, le piramidi, Micerino, gli Etiopi, gli abiti, Psammetico, Amasi. Nel primo libro, Erodoto ci aveva mostrato le sue qualità di complicato e variegato narratore. Qui trionfa il suo talento di etnologo: l'Egitto è il più bel testo di etnologia che sia mai stato scritto. Ma Erodoto non sarebbe Erodoto se si dimenticasse di raccontare. La storia di Elena, quella di Micerino e quella dei ladri di Rampsinito sono tra le sue novelle più straordinarie: intrecciate con arte raffinatissima al corpus etnologico, evocano un delizioso sapore d'Oriente. Il moralista, infine, si affida alla storia di Amasi. Secondo il modello del faraone Amasi, che la mattina curava gli affari politici e poi si divertiva, il nostro arco psicologico-morale non deve essere mai troppo teso: altrimenti, cadiamo preda delle furie. Ciò che conta, nella vita come nella letteratura, è soprattutto l'arte della variazione.
Storie. Testo greco a fronte. Volume Vol. 2
Erodoto
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1984
pagine: 384
Storie
Erodoto
Libro: Libro in brossura
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2021
pagine: 576
La grande storia di Erodoto, uno dei padri della storiografia, narra la lotta tra Europa e Asia, ossia i contrasti tra Greci e "barbari". Dopo alcuni rapidi accenni alle origini mitiche del dissidio, Erodoto passa ad analizzare le cause delle guerre persiane, interrogando fonti di prima mano (orali e non) per discernere il vero dalla menzogna. Ma Erodoto è innanzitutto un narratore, e non disdegna di arricchire il proprio discorso riferendo miti e versioni fantasiose, disseminando nell'esposizione dei fatti storici innumerevoli excursus sui più vari aspetti dei territori e delle genti di cui tratta: usi, costumi, favole e leggende, economia e religione vengono descritti con grande attenzione, con curiosità, interesse e a volte con meraviglia, fino a costituire una sorta di variegata enciclopedia delle popolazioni del Mediterraneo. È un racconto, quello di Erodoto, che non stanca mai e che, come tutti i grandi classici, continua a dispensare piacere e sapere, senza risentire del passare del tempo. «Espone qui Erodoto di Alicarnasso le sue ricerche, perché delle cose avvenute degli uomini non svanisca col tempo il ricordo; né, di opere grandi e meravigliose, compiute sia da Elleni sia da Barbari, si oscuri la gloria; e narrerà fra l'altro per quale causa si siano combattuti fra loro».
Le storie. Libro 7º: Serse e Leonida. Testo greco a fronte
Erodoto
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 609
Tutta l'Asia si muove per partecipare alla spedizione che il re di Persia, Serse, organizza contro Atene e la Grecia al fine di vendicare la sconfitta patita dal padre Dario. Del viaggio e dei popoli che lo compiono Erodoto fornisce una descrizione precisa e affascinante: dei luoghi, degli usi, dei costumi, dell'abbigliamento e degli armamenti delle diverse etnie. Per noi moderni, però, il centro del libro è la battaglia delle Termopili nell'estate del 480 a.C, che per primo Erodoto descrisse e che da più di due millenni è impressa nella memoria collettiva: quando, come recita un'iscrizione riportata proprio dallo storico, in quel passo tra i monti, «un giorno, contro tre milioni combatterono quattromila uomini dal Peloponneso»; resistenza, tradimento, aggiramento, ferocia e valore, vittoria e sacrificio sino all'ultimo istante: «Alla maggior parte di loro» scrive Erodoto dei momenti finali, quando i quattromila sono ridotti a trecento spartani, «le lance si erano ormai spezzate, ed essi uccidevano i Persiani con le spade. E in questo scontro cade Leonida, dopo essersi rivelato uomo valorosissimo e, intorno a lui, altri illustri Spartiati». I Greci indietreggiano verso la parte stretta della strada e vanno ad attestarsi su una collina: «Questa collina si trova all'ingresso del passo, dove ora è collocato il leone di pietra in onore di Leonida. E qui, i barbari li seppellirono con i dardi, mentre si difendevano con le spade - quelli che ancora le avevano -, con le mani e con i denti, alcuni, inseguendoli di fronte e demolendo il muro di difesa, altri, circondandoli tutto intorno da tutte le parti». Lo scontro tra Greci e Persiani deflagra in tutta la sua portata: è uno scontro tra civiltà, tra ideali opposti gli uni agli altri.
Le storie. Testo greco a fronte. Volume Vol. 1
Erodoto
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2014
pagine: 1581
"Le Storie" di Erodoto di Alicarnasso, composte dall'autore ormai anziano nella seconda metà del V secolo a.C, sono la prima opera storiografica della letteratura occidentale a essere giunta fino a noi nella sua forma completa. Frutto delle numerose esperienze di viaggio e d'esilio che lo storico dovette affrontare quando la sua famiglia cadde in disgrazia presso il tiranno Ligdami, e degli incontri con popoli distanti ed esotici dell'Africa e dell'Asia, l'opera erodotea aveva come scopo quello di riferire gli eventi che, dagli albori della storia, avevano portato allo scoppio delle Guerre Persiane nel 499 a.C, e si conclude pertanto con la vittoria dei Greci e con la conquista di Sesto del 479, che pose fine a vent'anni di conflitto. Ma più che nella narrazione di uno dei momenti-chiave della storia della Grecia antica, il valore letterario delle "Storie" risiede nell'immensa quantità di materiale geografico, etnografico e storico che Erodoto ha raccolto nel corso della sua vita e dei suoi viaggi, che lo portarono dalla Caria all'Oriente, e poi in Egitto, ad Atene e nella Magna Grecia, lungo le vie di un mondo che Ryszard Kapuscinski ha definito "un quadro vivente, un caleidoscopio in movimento, uno schermo luminoso dove accade continuamente qualcosa". In questo secondo volume, il tempo della narrazione si restringe, e si concentra sui decenni interessati dalla guerra tra Greci e Persiani...
Le storie-La guerra del Peloponneso
Erodoto, Tucidide
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2008
pagine: 1618
La parola "storia", nel greco antico, significava soprattutto "inchiesta", ovvero quell'indagine che a partire dalla narrazione dei fatti avvenuti, e dalla riflessione su essi, aveva l'ambizione di individuare le ragioni logiche per le quali cause ed effetti si connettevano tra loro dando luogo alle vicende degli uomini: dalle guerre alle gesta degli eroi, passando per i grandi viaggi per il Mediterraneo e le fondazioni di città, I due maggiori rappresentanti di quella che possiamo considerare contemporaneamente una scienza e un'arte, la storiografia, furono Erodoto - di fatto considerato il "padre della storia" - e Tucidide - che seppe formalizzare in maniera sapiente i criteri metodologici ai quali uno storico doveva attenersi.
Le storie. Libri 1º-2º: Lidi, Persiani, Egizi. Testo greco a fronte
Erodoto
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: XXXVII-512
"Le storie" trattano dei contrasti e delle lotte tra la Grecia e i barbari prima e durante le guerre persiane. L'opera si basa sulla raccolta di materiali frutto di ricerche dirette e narra di paesi e popoli diversi, coprendo un arco di vari secoli. Attento alla dimensione religiosa, Erodoto la coniuga con un senso acuto della relatività dei fenomeni umani: pur accogliendo fatti mitici o leggendari, egli rifiuta l'interpretazione mitica della storia e fonda il suo racconto - che si avvale di uno stile semplice ed efficace - sull'analisi critica sorretta da una passione investigativa laica e razionale. Con un saggio di Luciano Canfora.
Il regno di Creso
Erodoto
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2000
pagine: 208
Il re al culmine della sua potenza vuole ricevere dal saggio dei saggi la consacrazione della sua felicità, il riconoscimento di essere lui, Creso, l'uomo più fortunato della terra. Ma Solone gli propone altri modelli esemplari: il cittadino ateniese Tello che vide crescere una bella famiglia e alla fine morì gloriosamente in difesa della patria. E poi Cleobi e Bitone che muoiono sereni nel momento di massima felicità, alla fine di una giornata perfetta. Due opposte mentalità si scontrano in questo famoso dialogo tra il saggio ateniese e il re dei re. La definizione della felicità è difficile e precaria. Testo greco a fronte.