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Libri di Emiliana Ruppi Cromìe

La morte è solo occhi L'orrore civile dei desaparecidos negli anni della dittatura argentina 1976-1983

La morte è solo occhi L'orrore civile dei desaparecidos negli anni della dittatura argentina 1976-1983

Nora Strejilevich

Libro: Libro in brossura

editore: Poiesis (Alberobello)

anno edizione: 2024

pagine: 158

Un intreccio fitto di voci, memoria e documenti ufficiali organizzati in una sapiente struttura a frammenti, rappresenta la trama di questo romanzo testimoniale di Nora Strejilevich. La morte è solo occhi ripeteva la nonna all’autrice e aggiungeva della morte “Non devi averne paura!”. Non né ebbe Nora quando venne sequestrata, rinchiusa e torturata nel centro di detenzione clandestino Club Atlético, a Buenos Aires nel 1977. Nora, per un mese, divenne uno dei tanti, numerosi desaparecidos rinchiusi nei sotterranei di morte di Jorge Rafael Videla capo della giunta militare che nel 1976, prese il potere in Argentina. Nora Strejilevich ha la fortuna di liberarsi e rifugiarsi in esilio prima in Israele, poi in Canada. Nel 1997 pubblica il romanzo Una sola muerte numerosa, da noi tradotto per esigenze editoriali con il titolo La morte è solo occhi. Due anni dopo il regista italo-argentino Marco Bechis ne trarrà l’indimenticabile film Garage Olimpo. Il libro narra della desaparición del fratello Gerardo, della sua fidanzata, di due cugini, nonché il sequestro della stessa Strejilevich, la sua scampata miracolosaamente ai suoi aguzzini. Primo Levi ci ha insegnato che sopravvivere significa avere l’obbligo della memoria, ricostruire il catalogo minuzioso, inequivocabile delle violenze e degli abusi subiti, nel tentativo di spezzare il cerchio del trauma umano, civile, personale; per chi verrà dopo. Inoltre c’è un altro dovere da assolvere: ed è aprire una finestra di luce, adoperare “il racconto lirico”; la poesia come antidoto al dolore e all’orrore dell’esperienza vissuta, ed è questa la cifra tenace, irrinunciabile di questo romanzo connotato ogni forma di antisautoritarismo. A quasi cinquant’anni da quegli tragici avvenimenti, l’Italia, non può tirarsi fuori, mentre della popolazione argentina è fatta di italiani migrati in quel paese.
18,00

Harraga bruciare per l'Europa. Indagine e psicanalisi dei migranti nel Mediterraneo. Per un pensiero decolonizzato delle frontiere

Harraga bruciare per l'Europa. Indagine e psicanalisi dei migranti nel Mediterraneo. Per un pensiero decolonizzato delle frontiere

Wael Garnaoui

Libro: Libro in brossura

editore: Poiesis (Alberobello)

anno edizione: 2024

pagine: 279

Harraga, "bruciare" le frontiere del mare, cercare un "altrove", l'Italia, l'Europa, vuol dire per i migranti tunisini, realizzare un atto di insubordinazione che ha l'aspetto di una messa a rischio totale del proprio essere: è questo il destino degli harrag. Gettandosi nel mare madre, realizzano inconsapevolmente un imperativo categorico: quello di un "desiderio di Occidente", che è allo stesso tempo una scelta forzata e feroce. Gli harraga, divisi fra la speranza di un "salto epico" che possa salvarli e la sofferenza dell'abbandono, tra schegge e scricchiolii, nell'attraversata cercano il luogo impossibile della fiducia in sé stessi. È a partire da questo che il giovane e brillante psicanalista tunisino Wael Garnaoui ci conduce nelle storie di chi parte, di chi è costretto a bruciare, quali le motivazioni profonde di tale scelta e, nella sua indagine diretta, mostra anche il ruolo centrale delle madri nella pulsione migratoria dei figli, sottolineandone la funzione dei dispositivi frontalieri e l'impatto della chiusura delle frontiere sul divenire dei migranti. Come egli stesso precisa: "Decolonizzare il pensiero che pensa le frontiere significa smascherare le resistenze politiche, oggettive e simboliche che si profilano attorno alle frontiere: un meccanismo destinato a gestire popolazioni, a trasformare desideri, a perpetrare la logica stessa della colonizzazione". Questo libro rivela la psicopatologia dell'emigrazione, vista attraverso gli occhi di uno psicanalista mediterraneo, e al tempo stesso oppure uno strumento prezioso per interpretare il malessere della gioventù tunisina, impossibilitata a realizzarsi e spesso pronta a morire nel tentavo di lasciare la propria terra.
20,00

Il sogno del cosmonauta

Il sogno del cosmonauta

Eugénie Lemoine Luccioni

Libro: Libro in brossura

editore: Poiesis (Alberobello)

anno edizione: 2023

pagine: 165

Lacan ha scritto che “i nostri angeli sono i cosmonauti”, li abbiamo visti in televisione sfondare il soffitto, attraversare le pareti, mettere piede sulla Luna e realizzare così il sogno di uscire da questo mondo ed entrare in un altro, senza gravità e nel vuoto. Gennie Lemoine, riprendendo le parole che un amico rivolse a Freud, afferma invece che “l’uomo non può uscire da questo mondo”, gli uomini hanno infatti desiderio di un altro spazio, ma ricostruiscono, una volta che lo toccano, il vecchio spazio. Fin dalla nascita infatti, da questo primo passaggio nel vuoto, il bambino è precipitato in un punto di rottura in cui nasce anche il grido che fa sì che l’altro lo afferri, che non cada; il grido dona il segno di presenza dell’Altro, che pone fine all’angoscia e che costituisce lo spazio del linguaggio e dello scambio, portando il soggetto a entrare nel simbolico. È lo stesso grido che si ripeterà in altri punti di rottura, come il godimento e la morte, in cui viene a lacerarsi lo spazio immaginario e l’organizzazione simbolica, e in cui si annuncia la vicinanza di quello che Bataille definiva il sacro e Lacan reale impossibile. Gennie Lemoine coniuga in questo testo le sue diverse anime, in particolare quella di femme de lettre e di psicoanalista, in un intreccio di riferimenti letterari, poetici e filosofici che si strutturano coerentemente a casi clinici reali, portando alla luce la vivacità e l’attualità di una donna che affascina e che conduce con franchezza nei tragici dilemmi umani. Un’abilità di cui anche in questo libro ci dà testimonianza.
20,00

Verità della menzogna

Verità della menzogna

Jean-Luc Nancy

Libro: Libro in brossura

editore: Poiesis (Alberobello)

anno edizione: 2023

pagine: 56

Parlare di menzogna e farlo con verità: è questo l'impegno ambizioso di cui Jean-Luc Nancy si fa carico nella sua conferenza. Partendo dalle bugie borbottate tra i banchi di scuola o ai propri genitori, Nancy è riuscito a dimostrare quanto i meccanismi sottesi alla menzogna siano sempre diversi, sebbene inquadrati nella verità di ogni età. La possibilità di mentire esiste perché esistono i rapporti tra gli uomini, ma non sempre essa rappresenta un male: lungi dal rimproverare a priori la scelta di mentire, Nancy spiega come la menzogna faccia parte della crescita, in quanto meccanismo spesso involontario e collaterale. Essa risulta essere, dunque, uno dei migliori modi per imparare ad interpretare i rapporti con gli altri e capire «cosa significa stare con gli altri»: parlare di menzogna attraverso la fiction della letteratura, mentire per imparare a non farlo.
12,00

La vita degli alberi

La vita degli alberi

Francis Hallé

Libro: Libro in brossura

editore: Poiesis (Alberobello)

anno edizione: 2023

pagine: 56

Vivi, autonomi, umili, necessari: questo sono, secondo Francis Hallé, gli alberi. Egli li umanizza e li contempla con ammirazione, non dando mai per scontato quanto siano fondamentali per la vita dell'uomo. Invita tutti a farlo, anche solo a guardarli, a non considerarli meri oggetti inanimati e decorativi. "L'albero è un organismo talmente generoso da offrire la sua ombra a chi viene per abbatterlo": sono esseri viventi disinteressati, ed evidente è il divario tra il poco di cui hanno bisogno e l'enormità dei benefici che producono per l'uomo. Affiancando le sue parole di ammirazione a dati e studi scientifici e darwiniani, Hallé vuole far comprendere quanto stretto sia il rapporto tra uomini e alberi anche a livello relazionale: la nascita della società affonda le radici proprio nell'esistenza degli alberi, così come la vita stessa dipende dalla loro tutela.
12,00

Animal amour

Animal amour

Hélène Cixous

Libro: Libro in brossura

editore: Poiesis (Alberobello)

anno edizione: 2023

pagine: 56

Fips, Aletheia e Philia: sono loro che hanno insegnato a Hélène Cixous come amare. Fips, il cane di quand'era bambina; Aletheia e Philia, le sue amate gatte con i loro nomi che significano "Rivelazione" e "Amore". Come tracciassero una storia, questi nomi riassumono una parabola di vita vissuta sempre accanto agli animali, e come essi possano e debbano influenzare la crescita di noi uomini sin dall'infanzia. Hélène Cixous sente di essere nata in un mondo di «ingiustizie e odio cieco», in cui avrebbe voluto spiegare al suo cane Fips, da bambina, che la libertà da lui sempre cercata non può sopravvivere. Attraverso un racconto amaro, ma anche estremamente dolce, trova come soluzione per i bambini proprio gli animali, col fine di «non ritrovarsi senza pelo, nudi, spogliati di fratelli e sorelle».
12,00

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