Libri di Elgas
I buoni risentimenti. Saggio sul disagio postcoloniale
Elgas
Libro: Libro in brossura
editore: E/O
anno edizione: 2024
pagine: 240
Un saggio di un grande intellettuale senegalese che attraversa mezzo secolo di storia delle idee dell’Africa subsahariana: da Leopold Sedar Senghor a Yambo Ouologuem, da Frantz Fanon a Mohamed Mbougar Sarr, Elgas indaga le contraddizioni del processo di decolonizzazione e del pensiero post-coloniale. "I buoni risentimenti" affronta una grande questione contemporanea: come può l’autore che ha alle spalle un passato di soggezione coloniale, trovare e mantenere la necessaria libertà di espressione, e quindi superare tutti i pesanti condizionamenti politici e culturali ed economici che le vecchie potenze coloniali (ma che sono ancora oggi i paesi dominanti) impongono sugli autori, gli artisti, gli intellettuali e le persone in genere? Dai tempi delle indipendenze, le letterature degli ex-paesi colonizzati hanno sviluppato nuovi temi e stili di espressione, cercando vie autonome e tentando di sbarazzarsi del pesante giogo coloniale. Autori come Frantz Fanon, l’ideologo dell’indipendenza algerina e della rivolta contro i bianchi, Leopold Senghor, inventore della poetica della negritudine e poi presidente del Senegal, Ahmadou Kourouma, con le sue feroci satire dei dittatori africani, hanno inventato una nuova letteratura e un nuovo pensiero e si sono anche scontrati, accusandosi spesso a vicenda di essere degli “alienati”, ovvero dei succubi delle culture europee e imperialiste. L’accusa di essere degli “alienati” continua a girare ancora oggi, perché il legame (e la dipendenza) tra ex-potenze coloniali ed ex-colonie continua a esistere, pur se in forme diverse. Per chi scrivono gli autori africani, che nei loro paesi non hanno lettori né case editrici? Per il pubblico occidentale? Ma se è così, questo legame può garantire indipendenza d’idee? In questo testo, Elgas risponde a queste e ad altre domande.
Maschio nero
Elgas
Libro
editore: E/O
anno edizione: 2025
pagine: 240
L’amore, il sesso, corpi razzializzati e feticizzati, c’è tutto questo nel romanzo di Elgas e nella storia del suo protagonista, un intellettuale trentenne di origini senegalesi, in Francia ormai da molti anni, alla prese con un apprendistato erotico e affettivo dove le aspettative proprie e altrui, si intrecciano allo sguardo coloniale sul corpo dell’altro. Il protagonista di questo romanzo è un intellettuale trentatreenne senegalese che vive in Francia da più di quindici anni. Non e più tornato in Africa, anche se il continente e rimasto al centro dei suoi studi e delle sue analisi. Pochi giorni prima del conseguimento del dottorato, il protagonista rivede la madre per la prima volta dopo molti anni, e capisce in fondo di non aver mai saputo davvero amare. Conosce il sesso, la passione, l’affetto, ma ha l’impressione di non conoscere l’amore, e forse nemmeno sé stesso. Inizia così un viaggio alla ricerca del significato di questo sentimento così profondo, e della sua identità che ancora oscilla tra le due nazionalità, ripercorrendo le tappe del suo progressivo radicarsi nella dimensione francese. Alcuni incontri decisivi lo conducono lentamente fuori dalla solitudine che si era costruito, ma proprio quando l’amore entra finalmente a far parte della sua vita è costretto a fare una scelta. Un romanzo intenso, profondo, toccante, che indaga in parallelo le dinamiche dell’erotismo e dell’integrazione, mettendoci di fronte, forse per la prima volta, alle conseguenze del nostro sguardo sul corpo dell’altro.