Libri di Daniele Cianfriglia
La grande accelerazione. Una storia ambientale dell'Antropocene dopo il 1945
John R. McNeill, Peter Engelke
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 253
La Terra è da poco entrata in una nuova era, in cui l'uomo condiziona sempre più massicciamente l'ecologia globale: il periodo più anomalo nella storia della nostra relazione con la biosfera. Dalla metà del XX secolo, il ritmo accelerato dell'uso di energia, le emissioni di gas serra e la crescita della popolazione hanno spinto il pianeta dentro un gigantesco esperimento incontrollato. I numeri sono impressionanti: più di tre quarti dell'emissione di anidride carbonica nell'atmosfera ha avuto luogo dal 1945 a oggi; nello stesso periodo il numero di veicoli a motore è cresciuto da 40 a 800 milioni, la popolazione del pianeta è triplicata e gli abitanti delle città sono passati da 700 milioni a 3,5 miliardi. Un gigantesco terremoto ecologico, del quale "La Grande accelerazione" spiega cause e conseguenze, evidenziando il ruolo dei sistemi energetici, nonché gli andamenti dei cambiamenti climatici, ambientali e urbani. Finora, gli uomini non hanno mai gestito i cicli biogeochimici del pianeta. Ma se provassimo a controllare questi sistemi attraverso la geoingegneria, inaugureremmo un'altra fase dell'Antropocene. Quali che ne siano gli esiti.
Kraftwerk. Publikation
David Buckley
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2016
pagine: 352
Quando i Kraftwerk emersero come gruppo pop mainstream nel 1975, la loro originalità era fuori discussione. All'inizio non tutti compresero la loro celebrazione di una cultura tedesca postbellica fondata sull'industria, o la loro visione di un futuro che sembrava mostrare una fantascienza che si stava trasformando in scienza e realtà. I Kraftwerk però non erano gli araldi privi di senso dell'umorismo di un mondo nuovo e non troppo appetibile. Con le loro canzoni in tedesco sui piaceri dell'Autobahn, erano molto distanti dal rock californiano, ma mostravano anche arguzia ed eleganza... e forse stavano esplorando il futuro della popular music da una prospettiva mitteleuropea. In quattro album esprimevano - con ironia e innocenza - molte delle occupazioni e preoccupazioni emergenti nella società tedesca del dopoguerra. Tra i temi esplorati dai Kraftwerk compaiono il viaggio (Trans-Europe Express, Space-Lab) la tecnologia e le comunicazioni (Computer World, Pocket Calculator), l'Europa (Europe Endless) e l'ambiente (Radio-Activity). Il gruppo reclamò il suo posto nella musica moderna, prima in Gran Bretagna, poi negli Stati Uniti, dove la loro musica divenne estremamente popolare nei club e influenzò la nascita dell'hip hop e della techno negli anni Ottanta. Prefazione di Karl Bartos.
Bluvertigo & Morgan. Il suono è mille brividi
Daniele Cianfriglia
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2009
pagine: 244
Italia, fine anni Ottanta: una festa di compleanno, due ragazzi che si mettono a suonare un pianoforte e una chitarra. Ci sono i paninari e i new romantic, ci sono i primi videoclip e le tastiere elettroniche, ma soprattutto ci sono tanta voglia di sperimentare e un atteggiamento dandy che sa comunque essere easy. Nascono cosi i Bluvertigo, una band capace di mescolare Duran Duran, David Bowie, Franco Battiato, Depeche Mode e mille altre bizzarrie creando una miscela pop-rock. Questo libro prende in esame tutta la loro vicenda musicale attraversando almeno tre decenni, dai demo "preistorici" fino alla recente reunion e senza tralasciare il fortunato periodo di attività solista di Marco "Morgan" Castoldi: una personalità eclettica che grazie all'approccio camaleontico ha saputo trasformarsi anche in una star televisiva.
Kraftwerk. Publikation
David Buckley
Libro
editore: Arcana
anno edizione: 2013
pagine: 320
Quando i Kraftwerk emersero come gruppo pop mainstream nel 1975, la loro originalità era fuori discussione. All'inizio non tutti compresero la loro celebrazione di una cultura tedesca postbellica fondata sull'industria, o la loro visione di un futuro che sembrava mostrare una fantascienza che si stava trasformando in scienza e realtà. I Kraftwerk però non erano gli araldi privi di senso dell'umorismo di un mondo nuovo e non troppo appetibile. Con le loro canzoni in tedesco sui piaceri dell'Autobahn, erano molto distanti dal rock californiano, ma mostravano anche arguzia ed eleganza... e forse stavano esplorando il futuro della popular music da una prospettiva mitteleuropea. In quattro album esprimevano - con ironia e innocenza - molte delle occupazioni e preoccupazioni emergenti nella società tedesca del dopoguerra. Tra i temi esplorati dai Kraftwerk compaiono il viaggio (Trans-Europe Express, Space-Lab) la tecnologia e le comunicazioni (Computer World, Pocket Calculator), l'Europa (Europe Endless) e l'ambiente (Radio-Activity). Il gruppo reclamò il suo posto nella musica moderna, prima in Gran Bretagna, poi negli Stati Uniti, dove la loro musica divenne estremamente popolare nei club e influenzò la nascita dell'hip hop e della techno negli anni Ottanta.
Morrissey & The Smits. Gli ultimi inglesi
Daniele Cianfriglia
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2007
pagine: 364
Gli Smiths sono forse il gruppo più importante del rock britannico degli anni Ottanta. Nel Regno Unito la loro popolarità rivaleggia con quella dei Beatles: a distanza di vent'anni dal loro scioglimento riescono ancora a guadagnare regolarmente copertine dalle maggiori riviste musicali inglesi e a vincere sondaggi su sondaggi. Morrissey, il leader della band, è ormai oltremanica ben più di un cantante: è un'icona culturale. I suoi testi sono un ineguagliabile mix di rabbia e arguzia. Morrissey ha immaginato la morte della regina e messo la Thatcher sulla ghigliottina, convertito migliaia di ragazzi al vegetarianesimo, e forse salvato la vita ad altrettanti aspiranti suicidi solo con la forza del suo humour. A metà tra biografia e saggio critico, questo volume si propone di ricostruire la complessa mappa di riferimenti elaborata in venticinque anni di canzoni da Morrissey. Una mappa fatta di suggestioni musicali, letterarie e cinematografiche: dai gruppi femminili degli anni Cinquanta a Oscar Wilde, da Sandie Shaw al Free Cinema britannico, da James Dean a Pasolini. Senza tralasciare gli scandali che hanno visto coinvolto Morrissey e la sua band, fino alle controverse dichiarazioni sul "quarto sesso" di un uomo sempre sospeso tra passione e astinenza. Autoelettosi "figlio ed erede di niente in particolare", Morrissey è così portavoce di una generazione (o forse più d'una) e campione di stravaganze e contraddizioni, amarezze e ironie tutte inglesi.