Libri di Daniela Mantovan
Alla fine della storia
Dovid Bergelson
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 352
All’inizio del Novecento, la bella Mirele Hurvitz vive in uno shtetl dell’Europa orientale. Anche se intorno a lei tutto sta cambiando, le sue giornate scorrono monotone: la vita di provincia, opprimente e restrittiva, è una costrizione intollerabile da cui sogna di fuggire, pensando di poter stare meglio altrove. E così si lascia corteggiare da uomini perdutamente innamorati, illudendosi che siano in grado di indicarle la strada e dare un senso alla sua esistenza. Ma agli occhi di Mirele aspirazioni e realtà non coincidono, e l’interruzione sistematica delle sue relazioni è inevitabile. Mentre la borghesia ebraico-russa attraversa un vertiginoso momento di passaggio, lei continua indifferente a interrogarsi su quando cominci “la vita vera”, incapace di trovare consolazione nel passato come pure di immaginare un futuro. È una donna in rivolta, intelligente e istruita, malinconica, sensibile, che si dibatte fra memoria e progresso. Come scrive Daniela Mantovan nella postfazione, Mirele è una figura in bilico tra un mondo scomparso e uno ancora in divenire. E la sua instabilità, il suo essere fuori da schemi e modelli tradizionali, il suo rifiuto dei compromessi, il suo essere disposta a tutto, fanno di lei una protagonista dei nostri tempi. Erede di una storia al tramonto, Mirele è – al pari di Madame Bovary e Anna Karenina – un’eroina incantevole, spigolosa, affascinante che ha segnato in modo indelebile la letteratura moderna.
Pedagogia e rivoluzione. La «Repubblica dei Ragazzi» di Malachovka (1919-1939)
Daniela Mantovan
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2022
pagine: 96
Le guerre hanno sempre causato vittime, ma, oltre a morti e feriti, un numero altissimo di vittime «invisibili» sono, ancora oggi, i bambini. Bambini abbandonati, orfani dopo la morte dei genitori, senza tetto, cibo o difesa di alcun tipo, a milioni popolavano le strade della Russia postrivoluzionaria fino agli anni trenta. Questo studio si occupa di un aspetto particolare del fenomeno del randagismo infantile: bambini e adolescenti ebrei di lingua yiddish – una minoranza etnica e linguistica nella Russia sovietica – che raccolti nella colonia di Malachovka, alle porte di Mosca, andavano inventando giorno dopo giorno un modo nuovo di vivere. La «Repubblica dei Ragazzi» la chiamava il suo direttore. Un bambino la fotografò, altri due ne scrissero la storia. Questo documento di coraggio e resilienza è anche un tassello della storia dell’ebraismo ashkenazita e un contributo, ancorché breve, alla storia della pedagogia moderna.