Libri di Cristina Cano
La musica nel cinema. Musica, immagine, racconto
Cristina Cano
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2024
pagine: 340
Questo volume è la nuova edizione riveduta, perfezionata e notevolmente ampliata di un testo – già da molti anni esaurito – sulle interrelazioni estetiche, psicologiche e percettive tra musica, immagine e racconto filmico. Cosa succederebbe se provassimo ad eliminare dal film Lo squalo di Spielberg il tema musicale composto da John Williams, che si presenta in coincidenza di ogni attacco del predatore? O magari il brano strumentale Unchained Melody nella scena del film Ghost di Zucker in cui Patrick Swayze abbraccia Demi Moore intenta a modellare la creta al tornio? Scopriremmo certamente quanto va perduto in termini non solo di significato delle immagini e del racconto cinematografico, ma anche del nostro coinvolgimento emozionale. In due ampi e strutturati capitoli e con l’ausilio di moltissimi esempi (da Lezioni di piano a Il grande dittatore, da Woody Allen a Peter Greenaway), La musica nel cinema scandaglia proprio questi aspetti, ovvero da un lato la straordinaria capacità del linguaggio musicale di sottolineare, potenziare e arricchire di significato la narrazione filmica, dall’altro quella di influenzare e addirittura trasformare lo stato d’animo degli spettatori. Il secondo capitolo del volume propone anche una sintetica disamina delle funzioni che la musica ha svolto all’interno della società e della cultura occidentali, alcune delle quali particolarmente rilevanti in rapporto al cinema: ad esempio, la funzione narrativa, che sin dagli anni Trenta del XX secolo si è ridefinita proprio nella musica per film, con il compito fondamentale di sostenere l’unità del racconto mascherandone eventuali discontinuità. In un ambito di studi non certo affollato di contributi, il volume si candida innanzitutto a nuovo testo di riferimento per professionisti, docenti e studenti delle discipline musicali e dello spettacolo, ma potrà anche rappresentare una stimolante lettura per tutti i cinefili e gli appassionati di musica.
Musica e cinema nel dopoguerra americano. Minimalismo e postminimalismo
Cristina Cano, Emiliano Battistini
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2015
pagine: 203
Il volume approfondisce innanzitutto il contesto storico-culturale in cui si sviluppa, tra gli anni '60 e '70, quella corrente musicale americana del secondo dopoguerra detta "minimalismo". La prima parte ne mette in luce i molteplici nessi che la collegano alla poetica e all'opera del compositore John Cage, nonché la più ampia rete di relazioni con i contesti culturali ed estetici di quel periodo - analisi che lascia emergere tutta la radicalità delle scelte linguistiche del minimalismo americano e il suo messaggio di rottura e di alternativa in rapporto alle neoavanguardie europee. La seconda parte del volume è dedicata alla produzione di colonne sonore per il cinema dei compositori postminimalisti, nonché all'analisi di scene o sequenze esemplari tratte da testi filmici ove proprio la colonna sonora realizzata da compositori come Philip Glass o Michael Nyman ha contribuito in modo decisivo a determinare non solo l'esito estetico del film, ma in alcuni casi - primo fra tutti il celebre "Lezioni di piano" di Jane Campion - anche il loro successo presso o largo pubblico.