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Libri di Costas Lapavitsas

Contro la trojka. Crisi e austerità nell'eurozona

Contro la trojka. Crisi e austerità nell'eurozona

Heiner Flassbeck, Costas Lapavitsas

Libro: Copertina morbida

editore: Asterios

anno edizione: 2016

pagine: 170

Questo scorrevole saggio fornisce un'alternativa all'ortodossia neoliberista che ha dominato il dibattito economico in anni recenti e il suo principale contributo risiede nella sua capacità di farci riesaminare alcune delle tesi più diffuse sulle cause dell'attuale crisi dell'Eurozona e sui modi in cui è possibile superarla. Una panoramica nuova e ricca di spunti sulla crisi, che contribuisce fortemente al dibattito rilevante, particolarmente utile nel definire le basi dei programmi economici proposti dai partiti di sinistra che hanno cominciato a far sentire la loro voce in tutta l'Europa, a cominciare da Syriza. Prefazione di Oskar Lafontaine. Introduzione di Paul Mason. Postfazione di Alberto Garzòn Espinosa.
17,00

L'euro rapito. L'alternativa dei PIGS

L'euro rapito. L'alternativa dei PIGS

Costas Lapavitsas

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2013

pagine: 158

Ci troviamo nel bel mezzo di una crisi sistemica senza un programma di socializzazione di massa dell'attività produttiva, e in un contesto di accanita competizione internazionale fra poli imperialisti, con uno scontro sempre più duro e frontale fra area del dollaro e area dell'euro-marco. La Germania controlla la sua crescita incentrandola sull'export e necessita del deficit dei paesi europei dell'area mediterranea, i cosiddetti PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna), inclusa anche la Francia, in quanto l'acquisto da parte del sistema bancario e finanziario tedesco dei titoli del debito pubblico di questi paesi rappresenta una forma di investimento del proprio eccedente accumulato con le esportazioni. In concreto, il surplus della bilancia commerciale tedesca è reso redditizio dall'investimento nel debito dei paesi europei con bilancia commerciale in deficit. Ed è proprio il sistema bancario tedesco che gestisce tale eccedente, compreso quello di altri paesi del Nord Europa. Alla fine, la politica applicata difenderà ovviamente gli interessi dei più forti, in questo caso dei paesi esportatori dell'Europa centrale, rispetto ai deboli paesi europei della periferia mediterranea. In pratica, salvare l'Unione Europea e quindi il modello di export tedesco significa semplicemente distruggere le possibilità autonome e autodeterminate di sviluppo dei paesi europei dell'area mediterranea, lasciando un sempre maggior numero di persone senza protezione, nella miseria...
14,00

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