Libri di Costanza Casali
L'arte raccontata da Giorgio Soavi per il centenario dalla nascita
Libro: Libro in brossura
editore: Allemandi
anno edizione: 2023
pagine: 184
Il nome di Giorgio Soavi (1923-2008) è sinonimo dello stile Olivetti. Intellettuale poliedrico, scrittore e fine conoscitore delle arti grafiche è stato anche un intelligente collezionista di opere d'arte. I quadri - ha confidato in un suo libro del 1993 - si acquistano per poterne scrivere. Soavi era entrato in Olivetti a 24 anni, incontrando per la prima volta Adriano Olivetti «nel suo ufficio in quella grande fabbrica di vetro e cemento progettata dagli architetti Figini e Pollini». Nella portaerei, come l'aveva soprannominata, fa esperienza di una «nuova realtà alleata all'utopia». Dopo un primo incarico alle Edizioni di Comunità, dagli anni '50 inizia a curare i progetti d'arte ed editoria dell'azienda. Il volume contiene una ricca antologia di testi: la scrittura di Giorgio Soavi scorre tra i libri, gli oggetti, i documenti e le opere di artisti come Alberto Giacometti, Marino Marini, Graham Sutherland, Jean-Michel Folon. Il catalogo completa la collana "Olivetti e la cultura nell'impresa responsabile", nata per documentare il ciclo di sei mostre realizzate al Museo Civico Garda di Ivrea in collaborazione con l'Archivio Storico Olivetti.
Astrattismo e informale nella collezione Olivetti e nella collezione civica
Libro: Libro in brossura
editore: Allemandi
anno edizione: 2023
pagine: 184
Il volume offre un inedito sguardo sull’Astrattismo e l’Informale attraverso le scelte del collezionismo aziendale Olivetti e quello della Città di Ivrea, a testimonianza di un clima culturale storica-mente fondato sul dialogo e sul confronto tra pubblico e privato. I linguaggi che hanno dato vita a queste due luminose costellazioni dell’arte del Novecento, sono documentati dalle 90 opere illustrate nella pubblicazione. Il libro inizia con le opere di Picabia, Balla, Kandinskij e Miró, con rimandi al Futurismo e alle radici dell’Astrattismo. Alla seconda metà degli anni cinquanta risalgono le opere di Eva Fischer, Ennio Morlotti e Tancredi Parmeggiani. Le due collezioni si intrecciano, registrando un’attenzione tesa a recepire il dinamismo della scena locale, come testimoniano i dipinti di Annibale Biglione e Filippo Scroppo, fondatori della sezione torinese del Mac-Movimento Arte Concreta a Torino e l’interesse per i grandi protagonisti internazionali dell’Informel, tra i quali Pierre Alechinsky e Hans Hartung, con lavori degli anni sessanta. Il catalogo è il quinto della collana «Olivetti e la cultura nell’impresa responsabile», legata all’omonimo ciclo espositivo presentato nelle sale del Museo Civico Garda di Ivrea. Segna una nuova tappa nel percorso di valorizzazione della raccolta di opere d’arte Olivetti e del patrimonio storico dell’Associazione Archivio Storico Olivetti.
Olivetti e la cultura nell'impresa responsabile. 12 libri per 12 mesi. Universo Olivetti, un caleidoscopio tra pagina stampata e opera d'arte
Stefano Sertoli, Costanza Casali
Libro: Libro in brossura
editore: Allemandi
anno edizione: 2023
pagine: 184
Il catalogo documenta la terza mostra realizzata dal Museo Civico Garda di Ivrea nell'ambito del ciclo "Olivetti e la cultura nell'impresa responsabile", concepito per far conoscere al grande pubblico un patrimonio di opere d'arte, fotografie, filmati e documenti commissionati dalla società Olivetti per affermare il valore della cultura come fattore di crescita della società, dalla fabbrica al territorio.
Olivetti e l'arte: Jean Michel Folon
Libro: Libro in brossura
editore: Allemandi
anno edizione: 2022
pagine: 111
Adriano Olivetti pensava che la conoscenza, la bellezza, in una parola la «grazia», dovessero accompagnare i giorni e le ore di tutte le vite umane che gli scorrevano accanto e che incontrava in fabbrica e nel mondo. Pensava di dover restituire in «grazia» ciò che gli era stato concesso in sorte. E a chi gli chiedeva quale fosse il contrario del peccato rispondeva senza esitazione che fosse non la «virtù» ma la «grazia». Pensava che generare bellezza fosse un dovere.

