Libri di Claudio Ughetto

Un racconto della propria giovinezza scritto in prima persona che non solo invita a riflettere sulla neuroatipicità, ma fornisce anche informazioni preziose su una condizione, l’autismo, intorno alla quale esiste ancora troppa disinformazione.

Potus, il barbone alcolista della Falciola - la striscia che costeggia la città prima del fiume, che l'Amministrazione ha lasciato agli Spostati, i rifiuti della città - sta morendo nel miglior ospedale di Asenia, in una stanza dal soffitto azzurro. Una radio, abbandonata lì accanto, gli annuncia che d'ora in poi non si morirà più. Ben presto l'annuncio arriva all'intera città. Di qualsiasi cosa si tratti, la Bioterapia promette la vita eterna. Chi vorrebbe ancora morire, in questa particolare notte? Benché privo di speranze, Potus diventa riluttante ad andarsene. Con Tartacola, l'amico d'infanzia che se n'è andato troppo giovane nell'aldilà, affacciatosi alla finestra da una gru per portarlo con lui, si avvia in un ultimo viaggio ectoplasmatico per la città, speranzoso di scoprire se anche lui potrà beneficiare della cura per l'immortalità. Ma i sogni muoiono all'alba, e l'amico non gli lascia speranza: prima che faccia giorno entrambi dovranno lasciare questo mondo, dopo avere inscenato uno spettacolare funerale sul fiume, davanti alla Falciola in cui ha abitato per buona parte della sua vita. Sarà una notte di molteplici racconti.

Seconda metà degli anni novanta. Il diciottenne Elvio Bressan ha due interessi, la cosmogonia e la fotografia, e nessuna idea su cosa fare nella vita adesso che ha dato la maturità. Avere una madre biologa e un padre antropologo che ha pubblicato dei famosi bestseller non gli sembra un particolare vantaggio. Gli pesa, invece, essere visto da tutti come un ragazzo strano e irrisolto. A questo si aggiunge la recente scoperta di avere un fratello arrivato da lontano, frutto di una delle relazioni extraconiugali che il padre ha tenuto per il mondo. Ed è proprio Tridib, il fratello, a fornirgli l’occasione di passare l’estate all’Hotel Costa Bruna per realizzare delle fotografie che Mirco, il proprietario, vuole usare a scopo promozionale. Mirco è un personaggio singolare che, in omaggio a Pirandello, ha chiamato Cargiore la valle ai limiti del Piemonte, dov’è tornato con il sogno di fondare una “Enclave di uomini liberi”. Ama le armi, ha un passato oscuro e si circonda di persone equivoche e strane delle quali Elvio farà presto conoscenza. Tra commedia e dramma, Suolo lunare racconta l’amicizia, l’eros, il confronto tra i ragazzi e gli adulti e la difficoltà di diventare grandi.